20. Cantastorie E Leggende

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Insegnami a domare i miei draghi.
Quelli più spaventosi.
Quelli che nessuno vede ma io
sento.

Cammino per lo stretto sentiero sterrato, fischiettando spensierata

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Cammino per lo stretto sentiero sterrato, fischiettando spensierata.

O meglio, spensierata si fa per dire.

Cerco di rimanere tranquilla, anche se al primo rumore salto su come una molla.

Arrivo fino alla quercia della sera precedente, osservando che degli strani esseri incappucciati non rimane più nulla.

Nemmeno il segno del falò di ieri sera.

Dev'essere opera dei Custodi del Bosco...

Passo tra i cespugli spinati, camminando per non so quanto, fino ad arrivare ad una piccola casetta.

Le pareti bianche stonano con i colori vivaci del bosco, rendendola... pallida in confronto a tutto ciò che le sta attorno.

Le finestre sembrano cristalli appena forgiati e, accanto alla porta di legno d'entrata, vi giace un piccolo gnometto da giardino.

Percorro il diametro della casa arrivando sul retro, dove della glicine copre completamente la parete, colorandola di un dolce violetto.

Sorrido ammaliata, mentre cerco di scorgere dei movimenti dall'interno.

Niente.

Ma è troppo bella per poter essere abbandonata.

Torno sul davanti, dove noto esser sparito il piccolo gnomo.

Sbarro gli occhi, guardandomi intorno.

« Fossi in te mi terrei stretta la collana; adora tutto ciò che brilla» gracchia una voce alle mie spalle, facendomi sobbalzare.

Mi volto, trovandomi davanti ad un signore dai corti capelli grigi, abbinati a due occhi color smeraldo.

« Sei in una proprietà privata, sai?» continua.

« Oh... io, sì! Scusi! Pensavo...» balbetto imbarazzata.

Colta con le mani nel sacco.
Complimenti, Irlanda!

« È una casa molto bella» ammetto.

« La glicine era di mia moglie, ne andava matta» sospira « È morta cinque anni dopo esserci sposati».

« Mio nonno diceva che quando un anima si spegne, soltanto il ricordo di un qualcosa di concreto può legarci ad una persona» mormoro.

« Tuo nonno si sbaglia. L'anima non si spegne mai, è più forte di qualsiasi ricordo. Astratto o concreto che sia» obbietta.

« Ma... il ricordo lo puoi sentire. L'anima no... che senso ha?» aggrotto le sopracciglia.

« Solo due cose ci portiamo con noi quando moriamo, cerbiattina. L'amore e la famiglia. Loro non sono concrete, sono dei valori... dei legami. E questi due legami sono più forti di qualsiasi roccia o metallo esistente» appoggia sulle scale d'entrata gli stivali.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Donde viven las historias. Descúbrelo ahora