« Non sono una principessa».
« E io non sono un principe azzurro».
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Irlanda è una maschera di ghiaccio bravissima a fingere, mentre si diletta a scrivere articoli per il giornalino della scuola insieme ai piccoli bambi...
Quel giorno lì, quello in cui ti ho conosciuto, non l'avevo mica capito. Non l'avevo mica capito che da quel giorno avrei fatto i conti ogni istante con la paura di perderti.
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« Garrow sa che la profezia è stata compiuta nella sua totale completezza, ciò implica il dover fare il doppio dell'attenzione» afferma Lily, guardandomi di sottecchi « E dovete seguire gli ordini del Cavaliere e del suo drago. Sono nati per questo compito, sanno esattamente ciò che devono fare. Non ribattete ciò che Logi dice. Lui sa».
Lui sa.
Certo.
Ma se seguire i suoi ordini implicherebbe mettere Irlanda in pericolo non esiterei a controbattere.
« Derek» mi richiama, guardandomi dolcemente « Lo so che la ami, ma se davvero provi questo per lei proteggila. Non ribattere agli ordini di Logi, proteggila solo. So che lei non vuole, ma due spade ben usate sono meglio di mille frecce».
Annuisco in silenzio, scendendo le scale.
Un essere sui colori del rosso scuro mi passa davanti, guardandomi minaccioso e tossicchiando fumo.
È sorprendente come in una notte possa esser cresciuto di due metri.
L'unica cosa eroica che ha fatto stamattina è stata svegliarsi prima di pranzo, notevole per uno che deve salvare un intero Regno e combattere contro sei Guardiani.
Seguire i suoi ordini, certo.
« Scusami!» una voce baritonale mi riscuote, mentre una chioma viola mi passa accanto « Porto notizie».
« Non pensavo fossi un gufo viaggiatore» aggrotto le sopracciglia, guardando i suoi occhi, dove il grigio e il verde si combattono per avere la meglio.
« Io posso essere tutto» risponde « E l'unica che può fornirvi le informazioni giuste per arrivare al Lago Maggiore. Potreste cominciare a portarmi più rispetto, ad esempio, se volete arrivarci vivi».
Wow, viva la modestia.
« Ora, se vuoi scusarmi, ho delle informazioni da portare ai tuoi amici» asserisce, spostandosi con fare teatrale i capelli dietro alla schiena. Alzo gli occhi al cielo, sbuffando.
E pensare che credevo che gli esseri più insopportabili del Regno fossero i Goblin.
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