« Non sono una principessa».
« E io non sono un principe azzurro».
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Irlanda è una maschera di ghiaccio bravissima a fingere, mentre si diletta a scrivere articoli per il giornalino della scuola insieme ai piccoli bambi...
Un vampiro non è solo una creatura misteriosa. È un rappresentante di un epoca passata, una creatura che incarna i sentimenti più profondi dell'animo umano.
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« A domani!» saluto Roran sulla soglia di casa con un abbraccio.
« A domani piccola Irly, e non combinare guai!» ridacchia.
« Sarà fatto!» oltrepasso il cancello, avventurandomi nel bosco.
Ad un tratto sento un fruscio alle mie spalle e mi irrigidisco.
Cos'è stato?
Un ramo che si rompe attira la mia attenzione e, in meno di un secondo, mi trovo coricata a terra.
« Buonanotte ragazzina» sento.
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« Era proprio il caso, Adrian? Dorme da almeno cinque ore!» esclamo preoccupata, tastando la fronte alla ragazza.
« È semplicemente una dormigliona, vedrai che si risveglierà e poi darà di matto. Se siamo fortunati sopravviveremo» brontola, seduto sul pregiato divano di casa sua.
Non ero mai stata qui, o almeno, non di persona.
È stato tutto così improvviso: la lettera, casa dei Fondatori, Adrian.
Ho avuto a malapena il tempo di partire che la dea Luna mi aveva già riempita di informazioni confuse e scarabocchiate.
Ho davanti la mia regina.
Che ansia.
« Solo tu puoi avere paura di una ragazzina» si intromette Adrian.
« È la tua regina, portale rispetto. Saremmo tutti morti se non fosse per lei» obbietto.
« Mi sembra che per ora non abbia ancora fatto molto» alza le spalle.
« Sono certa che sia adatta per quel compito. È l'ultimo Cavaliere. Tu non capisci» scuoto la testa.
« E se non fosse in grado di portare a termine il suo compito?» alza gli occhi al cielo.
« Siamo qui per questo, o sbaglio?» lo guardo in cagnesco.
