29. Lettera E Fatina Impedita

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Quando il primo bambino rise per la prima volta, la sua risata si sbriciolò
in migliaia di frammenti che si sparpagliaronoqua e là.
Fu così che nacquero
le fate.

Ci incamminiamo verso il villaggio, già in subbuglio

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Ci incamminiamo verso il villaggio, già in subbuglio.

Per essere solo le sei del mattino, i mendicanti sembrano più attivi che mai: alcuni sistemano le loro bancarelle lungo il viale principale, altri che sembrano totalmente abbagliati da Derek e Chris.

Come se non uscissero mai da palazzo.

« Non scendiamo spesso in paese» indovina i miei pensieri Chris.

« Oh» faccio « Pensavo non foste dei principi del tipo: "Sono un reale troppo importante per stare in mezzo agli altri"».

« Infatti non siamo così, ma è questo che ci ha insegnato nostra madre. Lei rispecchia a pieno la figura di una regina con i fiocchi: educata, composta e con il suo tipico atteggiamento di superiorità verso gli altri. È questo ciò che ci insegnano a palazzo» fa spallucce, abbandonandosi ad un sospiro.

« Non vorrei mai vivere come vivete voi! Come fate a stare dietro a tutte queste regole?» commento stupita.

« Lo facciamo dalla nascita, ormai non ci sfiorano nemmeno più» sorride amaramente, appoggiandomi un braccio sulle spalle « Ma non è il momento di pesare a questo! Dobbiamo trovare qualche mercante che ci scorti fino a Sunrise!» mi rivolge un occhiolino.

Kate ci affianca, camminando al mio fianco « Credete che troveremo qualcuno?».

« Ne sono certo, magari riusciamo anche a farci portare in qualche ostello per le notti» risponde il biondo al mio fianco.

« Quanto dura il viaggio da qui a Sunrise?» chiedo, rendendomi conto di non saperlo nemmeno.

« In realtà non ne ho idea. Solo alcune famiglie conoscono la vallata di Nightmare e nessuna di loro si è mai spinta fino a quella opposta alla nostra» spiega.

« Ottimo» borbotto.

Passiamo tra varie bancarelle e, mentre Fleur e Kate - che sembrano sopportarsi meglio di quanto pensassi - si soffermano ogni volta che trovano qualcosa di loro interesse, scorgo una collana esposta su un piccolo tavolino.

Prendo la catenella di rame e faccio scorrere tra le dita il ciondolo con il sole: metà è di rame mentre l'altra parte di un giallo brillante.

Sorrido, mentre il signore della bancarella mi scruta incuriosito.

« Ti piace?» sento due mani appoggiarmisi sulla vita.

Derek appoggia il viso nell'incavo del mio collo, abbracciandomi da dietro.

« È bellissima» commento, rimettendola al suo posto.

« Che fai? Puoi prendertela, te la pago io» ribatte.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Where stories live. Discover now