21. Piccola Guerriera

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Siate ribelli,
sparpagliate delicatezza
in ogni dove, fate grandi i
dettagli, operate meraviglie
e amate senza chiedere
il permesso.

Siate ribelli, sparpagliate delicatezzain ogni dove, fate grandi idettagli, operate meravigliee amate senza chiedereil permesso

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Al mattino mi sveglio nel letto di Irlanda, avvolta dalle coperte, ma di lei non c'è nessuna traccia.

Mi alzo e decido di aspettare, non sapendo la scusa che ha inventato con gli zii.

Accendo il telefono, accorgendomi delle 17 chiamate perse da parte di 'Mami' e 'Papi'.

Digito subito il numero della mamma e la chiamo.

« Dove diavolo eri finita?!» gracchia.

« Scusa mami, ero da Irlanda. Abbiamo fatto una... giornata film. Mi ha proposto di dormire da lei e mi sono dimenticata di avvisarti. Scusami» sospiro tremolante, sperando che se la beva.

« Oh, Kate! Dove diamine avevi la testa?!» borbotta arrabbiata « Torna subito a casa».

« Okay, okay. Arrivo» concludo la chiamata nell'esatto momento in cui la mia migliore amica irrompe nella camera.

Si chiude la porta alle spalle e ci scivola contro, rassegnata.

« Abbiamo fatto un casino. Dovevamo tornare prima! È mezz'ora che gli zii mi guardano come se avessi ucciso qualcuno! Ho impiegato tantissimo tempo per trovare una scusa plausibile!» esclama, alzandosi da terra e appoggiando il libro del nonno sulla scrivania.

« Forse ora è meglio che vada, non voglio finire troppo nei guai. Mia mamma mi ha detto di tornare il prima possibile» ammetto, issandomi sulle spalle il mio piccolo zainetto.

« Okay, scrivimi quando hai risolto con i tuoi. Io è meglio che vada a scuola per il giornalino, non ho ancora risposto alla mail che mi hanno mandato chiedendomi il perché della mia assenza ieri» annuisce.

« A dopo!» la saluto, uscendo dalla finestra e non potendomi non accorgere della sua espressione turbata.

Mentre cammino per il marciapiede, sento una presenza alle mie spalle e appena mi giro spaventata mi trovo davanti nientemeno che quel burbero di un principino.

« Chris» borbotto infastidita, continuando per la mia strada.

« Kate! Aspetta, ho bisogno di chiederti una cosa!» esclama affannato.

« Corri per cinque metri ed hai già il fiatone? Sei imbarazzante» sputo acida.

« Sei arrabbiata perché ti ho fatto notare che russi? Guarda che non c'è niente di male... c'è di peggio. Tipo gli gnomi, quelli... beh, il cuscino al mattino è un lago» ridacchia tra sé e sé.

« Sì, ma io non sono uno gnomo» gli faccio notare.

« Sì, cioè... questo lo so. Ma tornando a prima, ho bisogno di un favore. Per Irlanda» mi fa cenno di fermarmi e al nome della mia migliore amica obbedisco.

IRLANDA e il segreto dell'ametista Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora