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QUATTRO ANNI DOPO

La lunga veste rossa, dalle ricamature in oro, fluì sul corpo di Shin nel momento in cui compì il terzo inchino

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La lunga veste rossa, dalle ricamature in oro, fluì sul corpo di Shin nel momento in cui compì il terzo inchino. Questo si era dimostrato ben più pesante del primo e del secondo, poiché aveva sancito il principio di un lungo cammino, difficile, ma fondamentale. Nel sollevare il viso incontrò il velo sottile dietro cui si nascondeva Koryen. Gli parve di vedere un sorriso soddisfatto al termine della cerimonia. Il suo abito così ampio copriva in parte Yuki, che era rimasta dietro di lei, rigida e in attesa. Troppo lontana da Shin, che avrebbe desiderato ci fosse la donna di Haruna al posto di colei che era diventata la moglie ufficiale.

Il lutto ormai era trascorso, e così quattro anni insieme ad esso, che gli avevano concesso il tempo di allontanare il matrimonio. Adesso, però, era diverso, non poteva più esimersi dal compiere i suoi doveri.

«Ora posso chiamarti marito, Shin.» Koryen posò una mano sul suo braccio con estrema confidenza.

Shin divagò per un attimo verso i grandi festoni appesi fra gli alberi del giardino, senza badare agli ospiti che attendevano di poter consumare il banchetto. Dunque le sorrise, compiendo uno sforzo, e le sfiorò la mano, con una dolcezza che avrebbe preferito riservare solo a Yuki.

«Davanti a tutti saremo marito e moglie.»

Nel suo cuore, invece, no.

«Davanti a tutti?» sibilò Koryen, mentre scendevano dal piedistallo e si allontanavano dall'altare bardato di rosso, dove i fumi di tre bastoncini di incenso volteggiavano ancora in aria. «Lo dici perché in solitudine non mi guarderai come una moglie?»

Shin strinse un pugno a quella risposta seccata. Non avevano già affrontato quel discorso altre volte? Si morse la lingua, ma fu salvato da un annuncio inaspettato. Un eunuco entrò sbrigativamente in giardino.

«Il principe ereditario è giunto per presenziare al banchetto cerimoniale!»

Subito dopo Song, vestito con un abito bianco, accecante, che richiamava a sé tutti i raggi del sole, si fece largo tra gli ospiti in compagnia della prima moglie e delle sue due figlie.

«Mio fratello è qui per portarci i suoi omaggi» sussurrò a Koryen, attirandola accanto a sé, così da rimandare il suo malcontento.

Yuki, che dovette aver compreso la situazione tesa, gli sorrise sotto al velo senza avvicinarsi. «Mi allontanerò verso il banchetto per poterti permettere di discorrere in privato con il principe ereditario, marito» mormorò, chinandosi davanti ai due sposi per poi dirigersi verso i tavoli.

Koryen, al contrario, si ancorò al suo braccio con le unghie che sembravano scavare sotto la seta. «Che stupida... Non lo sa che alle mogli non è permesso mangiare durante le nozze?»

«Non importa» borbottò Shin, sperando che la smettesse di esagerare. Era già abbastanza appesantito dalla situazione per ascoltare simili futilità.

Cieli di Sangue - La nuova dinastiaWhere stories live. Discover now