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Sebbene la veste reale fosse pesante, Yong non se ne lamentava

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Sebbene la veste reale fosse pesante, Yong non se ne lamentava. Scivolava addosso come un caldo abbraccio, agognato tanto a lungo da non volersene più distaccare. I capelli neri, pettinati con olio di camelia, si stendevano lungo la schiena e presto sulla sommità della testa avrebbe potuto esibire la corona di Kaewang.

Percorse la veranda reale insieme ad alcuni eunuchi che si affrettavano a stare al suo passo e si fermò poco distante dalle porte che celavano la sala del trono. Shu Lien si stava avvicinando dalla parte opposta, stringeva le gonne blu e rosse in una mano, mentre con l'altra si sosteneva al braccio di Sheng.

La presenza della guardia ricordò a Yong gli assassini che avevano attaccato Shu Lien e di cui ancora non si conosceva la provenienza.

La donna, tuttavia, si fermò prima di salire le scale e finì per rimettere in un vaso trasportato da una delle dame. Solo dopo, con debolezza, superò la gradinata gettandosi fra le braccia del marito.

«Yong, non penso di esser mai stata così male in vita mia.»

Non appena il principe la accolse tra le braccia indicò a una dama di aiutarla a ripulirsi, per evitare che potesse intaccare il suo abito regale. «Dunque, sei certa di poter proseguire?»

Delusa da quella freddezza, la futura regina indietreggiò verso Sheng che le passò una tazza di tè con cui sciacquarsi. «Ne sono certa, poterò a termine i miei doveri» disse, sputando il liquido in un altro vaso. I lunghi capelli sollevati solo in parte sulla nuca finirono per coprirle le guance pallide.

Yong provò un senso di amarezza nel vedere come Sheng l'avesse aiutata e gli scoccò uno sguardo adirato, geloso.

Non capiva il motivo per cui quei due sembrassero comprendersi senza bisogno di parlare.

Inspirò a fondo e portò un braccio dietro la schiena. «Mi dispiace, non volevo essere brusco. Sono solo colto da molte preoccupazioni, tra cui la partenza di Areum.»

Ed era vero. In fondo, il modo in cui la sorella lo aveva fissato al funerale del padre, il modo sprezzante in cui gli aveva parlato. Yong si era dovuto trattenere pur di non ucciderla con le sue stesse mani. 

Shu Lien drizzò la schiena, dalla sua espressione sembrava che non credesse a quella preoccupazione, ma fece finta di niente per non turbare i servi. «Non temere, ti capisco» mormorò, prima di piegarsi di nuovo sul vaso per liberarsi per l'ennesima volta.

«Volete aiutare la vostra regina?» sibilò Yong, ormai infastidito, alle dame che corsero a prendersi cura di lei. Non poteva credere che proprio in un giorno simile vi fossero tali ripercussioni, perciò si fece avanti. «Shu Lien, non sei obbligata a seguirmi.»

«No... Lì dentro c'è mio padre, e lui vuole vedermi ascendere al trono come regina» mormorò la ragazza, raddrizzando la schiena e asciugando le labbra. «Non posso deluderlo, ma tu devi aiutarmi.»

Cieli di Sangue - La nuova dinastiaWhere stories live. Discover now