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L'ultimo bagaglio era stato caricato, presto Areum sarebbe partita

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L'ultimo bagaglio era stato caricato, presto Areum sarebbe partita. Il cielo si era schiarito, era il tramonto, lei e Dier avrebbero raggiunto la città di Goryeo ancor prima che la luna fosse alta nel cielo.

La principessa sospirò, stringendo la sella sui fianchi del proprio cavallo. Hwa le stava vicina, guardandola di sottecchi, e Areum ne sorrideva. «Sei triste anche tu?» la volpe guaì, sgranchendosi le zampette e la schiena. «Fossi in te mi farei l'ultima corsa, piccola mia. Non so quando torneremo."

«Spero mai» quelle parole, proferite da una voce secca, la fecero voltare verso destra. Delgher sostava di fronte a lei, con i capelli tornati di piume e un'espressione orgogliosa sulle labbra rosse. «Io mi fidavo di te, Areum.»

«Delgher?» le domandò Areum, aggrottando le sopracciglia. Dalla fine della battaglia, non si erano più parlate. Anzi, sembrava quasi la donna l'avesse evitata per tutto il tempo.

Lei sbatté le lunghe ciglia, intrecciando le dita sul grembo coperto da un lungo deel color acquamarina. «Il fatto che tu te ne vada è un bene. Se fossi rimasta avremmo avuto dei problemi.»

Areum carezzò il collo del cavallo con una mano, e con l'altra si strinse in una mano le gonne d'onice. «Cosa volete da me? Vi ho fatto qualcosa?»

«Sei andata a letto con mio marito» sibilò Delgher, senza mezzi termini e a voce troppo alta. Areum sgranò gli occhi, grata di essere sola. Dier si era allontanato per andare a recuperare delle provviste, i membri della tribù erano tutti troppo lontani per udirle, e indaffarati. D'altro canto, la tribù sarebbe presto tornata nella valle dell'Arkhangan.

«Io?» domandò Areum, sentendo il cuore battere all'impazzata. Doveva negare, negare fino allo sfinimento. «Mi avrete confuso con qualche altra donna.»

Delgher scosse il capo, i lunghi capelli neri erano stretti in troppe forcine, altrimenti sarebbero stati smossi dal vento. «No, nessun errore. La mia dama fidata era appostata dietro la tenda di Baylagh, sai che sono solita a tenere d'occhio quella megera. Mi ha riferito ciò che ha visto, è stato ributtante. Almeno per me.»

«Il khan sa che spiate la sua moglie favorita?» le domandò Areum, piccata, senza perdere la calma. «Sa che mettete in giro voci sbagliate, sul suo conto? Avevate detto che avremmo perso la battaglia, quando in realtà, Baylagh...»

Delgher si avvicinò di scatto. Era molto più alta di lei, statuaria. Areum puntò gli occhi nei suoi, sentendo il cuore battere all'impazzata. «Baylagh è una ciarlatana, ma tu sei molto peggio. Pensi che non sappia niente? Ti sei fatta possedere come una puttana, più volte a quanto mi ha riferito la mia dama, e hai mancato di rispetto a me, alla khatun e alla tribù che ti ha accolto. Credevo fossimo amiche.»

Areum indietreggiò di un passo, l'ultima cosa che le serviva era essere mortificata dalla seconda moglie di Tomur. Una moglie dimenticata. «Se avete dei problemi riferiteli a vostro marito. Non c'è bisogno che vi ricordi che le cose si fanno in due.»

Cieli di Sangue - La nuova dinastiaWhere stories live. Discover now