Capitolo 2

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-hai una faccia da funerale- borbottò Velson osservando attentamente il suo migliore amico che era seduto difronte a lui nella caffetteria della loro università.

-tu dici?- domandò il ragazzo alzando un momento il suo sguardo azzurro prima di riposarlo sul suo cappuccino già arrivato a metà.

-tu e Dren vi siete presi un'altra pausa vero?- domandò il castano alzando gli occhi al cielo solo al pensiero della cosa. Ormai i due andavano avanti così da tre anni e davvero Velson non vedeva l'ora che Julian si svegliasse e lasciasse quell'energumeno tutto muscoli e niente cervello -lasciatevi e basta Jul-

-Vel- protestò Julian -ci amiamo solo che non ci veniamo incontro-

-a me sembra di vedere un cretino che corre dietro a una massa di muscoli- rispose schiettamente il castano conscio che il suo migliore amico non se la sarebbe minimamente presa per quell'insulto.

-sei impossibile, solo perché voi due non vi sopportate non puoi screditare il mio ragazzo- concluse il discorso Julian mentre un gruppetto di tre ragazze urlava come delle oche inferocite facendo girare verso la loro direzione l'intera caffetteria.

-oh mamma quanto è bono- stava dicendo la rossa con occhi a cuoricino mostrando la foto che le era apparsa alle altre due.

-è illegale per quanto è bello- le diedero manforte.

-di chi stanno parlando adesso?- domandò esasperato Velson curioso ma anche stufo di sentirle sempre sparlare anche perché tutte e tre seguivano i suoi stessi corsi.

-un tizio qualunque- sussurrò Julian.

-ehi- la rossa si voltò verso di loro infuriata segno che aveva sentito perfettamente il sussurro di Julian -stiamo parlando del dio sceso in terra: Kenan Harper- sorrise ancora lei mentre Julian per poco non si strozzava con il suo cappuccino dopo aver riconosciuto il nome del fratello.

-Jul tutto bene?- domandò preoccupato Velson al suo migliore amico.

-sei rimasto incanto anche tu dalla sua bellezza vero?- domandò la bionda.

-sono rimasto sconvolto da quanto fa schifo- sbuffò Julian ringraziando di non aver mai accennato a nessuno in tutti quegli anni che il famosissimo modello e attore Kenan Harper era in realtà suo fratello minore avvantaggiato anche dal fatto che l'altro avesse preso il cognome della madre. Dopo che Kenan era partito non si erano più sentiti e non per colpa sua. Proprio come aveva promesso al fratellino Julian lo aveva chiamato ogni giorno per un mese ma quando gli rispondeva la madre la risposta era sempre la stessa: "Kenan mi ha detto che non vuole parlare con te e che si trova bene qui". Suo fratello si era abituato così tanto velocemente alla sua nuova vita che non solo non si erano mai sentiti per telefono ma l'altro non era mai tornato a trovare lui e il padre tanto che Julian ci aveva messo una pietra sopra a tutta la questione: non aveva più un fratello.

-come puoi dire che Kenan è orribile!- protestò la rossa -ma li hai visti che occhi penetranti che ha? Sei gay dovrebbe piacerti anche solo per quegli occhi!- e la ragazza cambiò foto per far vedere una dove gli occhi azzurri di Kenan sembravano star scrutando nell'anima la persona che aveva difronte.

"sono i miei stessi fottuti occhi cogliona" fu il pensiero di Julian che però non espresse ad alta voce.

-be' sono davvero belli- confermò Velson mentre Julian gli lanciava un'occhiataccia.

-anch'io ho gli occhi azzurri però non hai fatto commenti del genere Vel- gli ringhiò contro e Velson rise.

-ma i suoi sono più azzurri-

-sarà il filtro della foto- ringhiò ancora Julian che era certo che il fratello avesse i suoi stessi identici occhi.

-Kenan non usa filtri- rispose arrabbiata la bionda -e poi invidio tantissimo Viktoria che può stare al suo fianco!-

-già, tutte vorremmo essere al posto di Viktoria- confermò la terza ragazza che non aveva ancora aperto bocca e con sguardo sognante mentre Julian alzava gli occhi al cielo e tronava al suo cappuccino intenzionato a non sentire nessun altro commento sul suo fratellino.

-sarebbe bello se vivesse in America e non in Inghilterra, almeno potremmo incontrarlo- sussurrò la rossa con aria sognante.

-non vi degnerebbe di uno sguardo- disse Julian finendo definitivamente il suo cappuccino e alzandosi velocemente dalla sedia per uscire da quella caffetteria. Velson sospirò pesantemente e dopo aver finito a sua volta la sua bevanda corse dietro il suo migliore amico.

-si può sapere perché ti innervosisci sempre quando nomino Mary o Kenan Harper?- domandò sinceramente il castano mentre Julian sospirava.

-non mi piacciono, è un odio a pelle- rispose Julian. Sapeva che forse con qualcuno fino alla fine doveva confidarsi, e Velson era suo amico da anni nonché candidato perfetto, ma non voleva sentirsi compatito da qualcuno per quello che era successo ormai quattordici anni prima.

-un po' come io non sopporto il tuo ragazzo- ragionò Velson mentre Julian alzava gli occhi al cielo. Velson e Dren non si erano mai piaciuti ma lui non poteva farci niente: amava il suo ragazzo e voleva un mondo di bene al suo migliore amico quindi non avrebbe mai rinunciato a uno dei due.

-se proprio la vuoi mettere così- si arrese a dire Julian osservando il suo orologio per capire che ore fossero -tu non hai lezione alle dieci? Perché mi sei venuto dietro?-

-perché non volevo restare da solo a sentire quelle galline parlare dei migliori attori del mondo e poi mi sembravi nervoso-

-scusa è solo che...questa volta è stato Dren a chiedere una pausa- spiegò Velson -e ci eravamo appena riappacificati-

-te lo ripeto devi cercare di farti passare la cotta che hai per lui. Andare avanti con tutti questi tira e molla non vi farà per niente bene. Secondo me dovresti provare ad uscire con Brandon- aggiunse poi il castano osservando attentamente Julian che sospirò.

-non è il mio tipo e lo sai già- e così dicendo il ragazzo aumentò il passo superando il suo migliore amico per andare a seguire al prima lezione del giorno mentre Velson alzava gli occhi al cielo per quella reazione, come se non avesse fatto altro in quei pochi minuti.

Ritorno alla normalitàOnde histórias criam vida. Descubra agora