Capitolo 12

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-sei serio?- domandò Velson alzando gli occhi al cielo mentre camminava con calma in direzione della pizzeria visto che aveva ordinato due pizze per quella sera e doveva andarle a recuperare ma a quanto pareva in quel momento il suo migliore amico gli aveva appena dato buca.

-mi dispiace ma devo aiutare mio padre per domani- sbuffò Julian passandosi una mano tra i capelli e chiedendosi che fine avesse fatto Kenan. Erano giorni infatti che il fratellino scompariva la sera e a volte capitava anche che non cenasse insieme a loro: si era già stancato di stare li?

-per il compleanno di Corinne?- domandò Velson ricordandosi che il giorno dopo sarebbe stato il compleanno della donna.

-si, vuole portarla in un buon ristorante e mi ha chiesto di andare con lui a provarne alcuni e non posso dirgli di no- Julian sorrise leggermente -nei giorni scorsi non ci siamo riusciti e adesso dobbiamo letteralmente fare tutto all'ultimo minuto-

-almeno il regalo glielo avete comparato?-

-lo sai che papà glielo fa sempre a parte. Comunque si le ho fatto il regalo- confermò Julian per poi sorrise in direzione del padre che era andato a bussargli alla porta per dirgli di andare -devo scappare, ti aggiorno domani-

-a domani bastardo che mi fa mangiare due pizze da solo- ringhiò Velson chiudendo la chiamata e sospirò pesantemente aumentando il passo già iniziando a pregustarsi la pizza di Julian per la colazione del giorno dopo. Sarebbe anche entrato direttamente nella pizzeria se solo non avesse notato quello che sapeva essere il ragazzo Julian, con il quale il suo migliore amico era tornato insieme quel giorno stesso, baciare qualcuno che di certo non era Julian -EHI- urlò avvicinandosi.

-cosa vuoi?- gli chiese esasperato Dren voltandosi verso di lui e così fece anche il moro che stava baciando poco prima il biondo. Velson rimase interdetto nel notare come quel ragazzo sembrasse qualcuno che conosceva anche se non riusciva a capire chi.

-cosa voglio? Cazzo Dren hai un fottuto ragazzo!- sbottò Velson.

-siamo in pausa-

-ma se vi siete rimessi insieme questa mattina!- continuò Velson che non aveva nessuna intenzione di raccogliere ancora una volta i pezzi infranti del cuore di Julian. Perché il suo migliore amico non lasciava perdere quel mister muscolo?

-io non lo sapevo- disse con un'alzata di spalle Dren mentre il moro che era al suo fianco aveva incrociato le braccia al petto e lo stava guardando malissimo cosa che sorprese molto Velson.

-ah no? Ti ricordo che il tuo ragazzo è il mio migliore amico coglione-

-ci siamo lasciati-

-sei un coglione!-

-mi stavi usando come passatempo?- parlò per la prima volta il moro e Velson sgranò gli occhi capendo chi gli sembrasse quel ragazzo: Kenan Harper. Ma era impossibile come cosa no? L'attore era da tutt'altra parte in quel momento anche se da due settimane non postava più niente sul suo profilo instagram.

-hai detto anche tu che era senza impegno la cosa e poi ti sei buttato tu su di me-

-stavi flertando spudoratamente non pensavo fossi fidanzato altrimenti non sarei stato al gioco- rispose ancora il moro sospirando pesantemente -sono arrabbiato per questo-

-lascialo perdere quello li non sono più fidanzato possiamo divertirci ancora- propose Dren sorridendo per sembrare convincente ma il moro non sembrava essere convinto dalle sue parole.

-odio la gente che si mette in mezzo alle relazioni di altri e di certo non voglio essere uno di loro. mi sento già una merda per il fatto che sono stato il tuo amante per questa settimana-

-ma non...- il moro non lo lasciò finire e gli fece un dito medio incamminandosi lontano da loro sotto lo sguardo stupito di Velson. -sei contento?-

-si, devo solo convincere Jul a mollarti definitivamente perché sei il male in persona- ringhiò Velson per poi camminare velocemente nella direzione nella quale era andando Kenan Harper -ehi- lo richiamò e vide il moro girarsi nuovamente verso di lui sorpreso.

-senti mi dispiace, non sapevo fosse fidanzato! Quelli che ci provano di solito non...-

-so che non è colpa tua- lo bloccò Velson -Dren è un coglione e il mio migliore amico non capisce che deve solo lasciarlo e non lasciarsi trattare come un qualcosa di scontato e da usare solo quando non c'è altra scelta-

-allora perché mi hai seguito?-

-ecco...sembri Kenan Harper- e dopo aver detto quelle parole vide l'altro alzare gli occhi al cielo e capì di aver preso in pieno.

-gli assomiglio, me lo dicono tutti-

-con gli altri funzionano queste parole?- domandò ancora Velson facendo capire al moro che non ci aveva minimamente creduto.

-di solito sono abbastanza scemi da crederci...ti chiederei di non dire a nessuno che sono qui, stavo cercando di mantenere un profilo basso-

-quindi lo ammetti- ridacchiò Velson per poi farsi serio -tu non sei fidanzato? Perché ti butti su...-

-forse perché non lo sono veramente?- Kenan sospirò pesantemente: perché stava dicendo tutte quelle cose al castano che aveva appena conosciuto?

-eh?- Velson lo guardò confuso -e poi che cazzo ci fai qui?-

-ti sto dicendo troppo- sviò il discorso Kenan -ora scusa ma vorrei evitare che qualcun altro inizi a riconoscermi e...-

-oh no credo di essermi guadagnato il diritto di sapere perché un famoso attore britannico sia qui e soprattutto perché abbia avuto una storia con il ragazzo del mio migliore amico-

-ma che...- Kenan alzò gli occhi al cielo a quelle parole -e se io non volessi farlo?-

-potrei venderti ai giornalisti- continuò Velson. Non sapeva nemmeno lui perché stava ricattando in quel modo l'altro ma era curioso, tremendamente curioso.

-porca...sei uno stronzo- ringhiò Kenan -se prometti di non fare quello che hai appena detto potrei spiegarti perché sono qui- si arrese alla fine il moro non sapendo in quale altro modo uscire da quella situazione. Non voleva attirare l'attenzione su di se dopo così poco tempo che era tornato in America.

-ottimo, allora che ne dici di una pizza?-

-non ho nessuna intenzione di entrare in una pizzeria dove...-

-a casa mia, il mio migliore amico mi ha dato buca e io avevo già ordinato due pizze- sorrise Velson felice di aver trovato un po' di compagnia per quella sera.

Ritorno alla normalitàWhere stories live. Discover now