Capitolo 24

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"papà scusa se ti avviso in questo modo ma sono tornato a Liverpool. Io e Julian abbiamo avuto una discussione questo pomeriggio e mi ha intimato di tornamene nel Regno Unito e io non ho potuto far altro che assecondare il suo volere. Mi dispiace essere stato un peso per voi in questi mesi, a partire da quando sono arrivato a casa all'improvviso. So di avervi creato tantissimi problemi e di aver infastidito tantissimo Julian tanto che non so se mai riuscirete a perdonarmi. Sono però contento di aver visto che siete felici, che tu e Jul siete riusciti ad andare avanti e state bene nonostante tutto. Avrei voluto avere anch'io la possibilità di avere una famiglia del genere ma a quanto pare non sono stato fortunato. Corinne è perfetta per te papà e sono felice anche del fatto che Bea potrà crescere con un fratello maggiore fantastico come Jul, cosa che io non ho potuto fare. Non so se potremo risentirci, non credo che la mamma me lo permetterà anche perché l'ho fatta infuriare in questi mesi: aveva programmato di farmi restare da voi solo un mese anche se aveva detto un anno ma non aveva calcolato il fatto che io volessi restare realmente con voi lontano dal mondo che odio con tutto me stesso. Vorrei dirvi che tornerò a trovarvi ma non sono sicuro che Julian voglia ciò quindi credo che resterò a Liverpool anche se non è proprio quello che voglio. Vi auguro davvero il meglio e sappiate che vi vorrò sempre bene. Kenan"

Robert rilesse per quella che era la decima volta il messaggio del figlio completamente sconvolto e con gli occhi lucidi: Kenan era nuovamente scomparso dalla sua vita e lui non aveva potuto fare niente.

-Robert tutto bene?- domandò Corinne entrando in cucina sbadigliando leggermente.

-Kenan non è più qui-

-sarà andato dal suo amico a dormire come al solito- sorrise la donna prendendo la brocca con il caffè già pronto e versandosene un po' per poi sedersi difronte all'uomo.

-no Corinne...è tornato a Liverpool- spiegò il moro per poi passare il suo telefono alla moglie e farle leggere il messaggio. Gli occhi di Corinne si sgranarono man mano che continuava a leggere il messaggio fino a quando non ridiede il telefono al marito con gli occhi completamente lucidi.

-e non ci ha nemmeno salutati- riuscì a dire dopo un po' la castana con sguardo vitreo -per cosa hanno litigato qui due?-

-non lo so ma non appena Julian arriva mi sentirà- ringhiò Robert e non ci volle molto prima che entrambi sentirono il rumore della porta di casa aprirsi e subito dopo Julian entrare in cucina.

-buongiorno- disse il ragazzo sorridendo e sedendosi al tavolo con loro.

-dove sei stato?- domandò Robert senza nemmeno salutare il figlio.

-dal mio ragazzo- rispose sinceramente Julian -papà perché adesso mi fai il terzo grado quando non lo fai a Kenan che chissà dove va ogni cazzo di volta-

-avete litigato tu e Kenan ieri?- domandò ancora Robert e vide il figlio sospirare.

-si, è venuto a piangere da te per la nostra discussione?- domandò poi Julian davvero scocciato da quella situazione: suo fratello non sapeva minimamente accettare la sconfitta nelle discussioni ed ecco che si andava a nascondere.

-per cosa avete litigato?-

-il principino non te lo ha detto quando è venuto a piangere da te?- sbuffò Julian alzando gli occhi al cielo e riempiendosi anche lui una tazza di caffè.

-Julian- ringhiò Robert guardandolo malissimo -cosa cazzo è successo ieri?-

-abbiamo solo avuto una leggera discussione- sussurrò Julian -è davvero viziato se corre a piangere da te-

-non è corso da me Julian, mi ha mandato un messaggio- disse Robert con sguardo furente.

-è comunque corso da te-

-JULIAN!- urlò Robert facendo saltare in aria per lo spavento sia il figlio che la moglie -non so per cosa avete litigato visto che sei così cocciuto che non me lo vuoi dire ma deve essere stato davvero pesante visto che tuo fratello ha avuto la buona idea di tornare a Liverpool avvisandoci sono questa mattina- sbottò il padre e Julian sgranò gli occhi.

-è tornato a Liverpool?- domandò sorpreso.

-si-

-io...gli ho urlato contro che lo avrei venduto ai giornalisti se non fosse tornato a Liverpool ma non credevo che...- le parole del moro gli morirono in bocca. Certo era stato arrabbiato, e lo era ancora in realtà, con il fratello per quello che aveva scoperto e soprattutto per il fatto che l'altro gli stesse ancora mentendo ma non si era aspettato che Kenan prendesse le sue parole seriamente tornandosene nel Regno Unito.

-che razza di fratello maggiore sei!- sbottò Robert -potreste essere anche stati lontani per anni ma credo che ti fossi accorto anche tu di quanto sembri a disagio ogni volta che parla di Liverpool o di vostra madre. Era felice di essere qui, voleva restare qui e tu...- Robert prese un respiro profondo -spero solo che tuo fratello stia bene diversamente da quanto sembra dal messaggio che mi ha inviato- e dopo aver detto quelle parole ritrovò il messaggio sul cellulare e lo mise davanti agli occhi del figlio maggiore per farglielo leggere.

Julian lesse il messaggio con un peso enorme che andava sempre più ad ingrandissi sul petto: che suo fratello gli avesse detto davvero la verità il giorno prima?

-Jul- sussurrò Corinne attirando la sua attenzione -devi chiamare Kenan e dovete chiarirvi, non sopporto di vederti in questo stato e sono certo che nemmeno lui stia tanto bene in questo momento-

-perché dovrei farlo?- sussurrò con un filo di voce Julian -per ritrovarmi come quattordici anni fa? Probabilmente non lo pensa davvero quello che ha scritto e poi è scappato a gambe levate quando ho nominato i paparazzi segno che tiene più alla sua fottuta immagine che a questa famiglia. Sta facendo solo scene-

-JULIAN- lo richiamò suo padre ma il moro uscì dalla cucina dirigendosi in camera sua, camera che gli parve per un attimo deserta quando posò lo sguardo sul letto integro di Kenan: suo fratello era nuovamente scomparso dalla sua vita.

Ritorno alla normalitàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora