Capitolo 4

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-cosa vuoi mangiare per cena?- domandò la donna osservando preoccupata il frigorifero quasi del tutto vuoto che aveva difronte -devo andare a fare davvero tanta spesa- aggiunse poi.

-se vuoi vado io Corinne- si propose Robert -oggi pomeriggio non devo andare a lavorare quindi posso passare-

-non hai ancora detto cosa vuoi mangiare- continuò la donna ignorando la proposta del marito e continuando ad osservare il frigorifero come se solo fissandolo potesse apparire il cibo.

-quello che vuoi tesoro lo sai che non...- ma l'uomo si bloccò di colpo sentendo la suoneria del suo cellulare e notando il nome segnato sopra osservò l'oggetto curioso per un bel po'.

-chi è?- domandò Corinne curiosa osservandolo preoccupata visto l'espressione che stava facendo.

-Mary- sbuffò lui che in realtà non voleva rispondere alla ex moglie, non sapeva nemmeno per quale assurda ragione lo stesse chiamando, ma allo stesso tempo era curioso di capire cosa stesse succedendo per far si che la star indiscussa stesse chiamando uno "straccio" -Pronto?- domandò rispondendo al cellulare e osservando Corinne che gli si era avvicinata curiosa anche lei di scoprire cosa stesse succedendo.

-fra venti minuti dovrebbe atterrare il volo- disse semplicemente la donna.

-cosa? In che senso volo?- domandò Robert non capendo cosa stesse cercando di dire la donna.

-tuo figlio starà da te per un anno visto che è cocciuto come un mulo e deve capire quello che sta sbagliando. Il suo volo atterra tra venti minuti-

-cosa? Kenan arriva tra venti minuti? Non potevi dirmelo quando ha preso l'aereo? E poi in che senso è qui perché deve capire quello che sta sbagliando?- domandò Robert mentre Corinne sgranava gli occhi sia per la sorpresa ma anche perché era curiosa di conosce l'altro figlio di suo marito che aveva sempre visto in tv e mai dal vivo.

-sono cose che non ti riguardano e lo so da una settimana solo che mi sono scordata di avvisarti- e con quelle parole Mary chiuse la telefonata facendo sospira pesantemente Robert.

-ottimo lo sa da una settimana e lo dice quando il volo di Kenan sta per atterrare- borbottò l'uomo mentre Corinne gli metteva una mano sul braccio.

-almeno hai il pomeriggio libero e puoi andare a prenderlo, anzi dovresti partire subito visto che ci metti solo quaranta minuti per arrivare all'aeroporto in macchina- gli fece notare la castana -la spesa la vado a fare prima di prendere Bea dal doposcuola non ti preoccupare-

-non sono...il problema è che avrei voluto saperlo almeno un giorno prima anche per organizzare tutto! Non abbiamo un posto in più per farlo dormire-

-in camera di Julian c'è un letto no? Il letto di Kenan-

-e credi che Julian vorrà...Julian è l'altro problema: ritornerà da lezione e si troverà il fratello che odia a morte davanti per non parlare che dovranno condividere la camera...per un anno- Robert si passò una mano tra i capelli -dovevo avere il tempo di far metabolizzare la cosa a Julian-

-forse così torneranno a volersi bene- sorrise Corinne.

-Corinne non credo che Julian...lo vedi anche tu come reagisce quando solo appare un film dove ha recitato il fratello. Spero solo che non si uccidano a vicenda e che mio figlio non sia diventato come quella li- sbuffò poi incrociando le braccia al petto -ti va bene pizza per questa sera?- aggiunse poi.

-certo che va bene. Ora vai a prendere tuo figlio dall'aeroporto prima di farlo aspettare le ore e io intanto gli preparo il letto-

-spero che non faccia storie per...per il fatto che mi sono risposato- sussurrò Robert che con la notizia dell'arrivo del figlio si stava letteralmente facendo una valanga di problemi.

-sua madre si è risposata otto volte, tu solo una- gli fece notare Corinne lasciandogli un bacio sulle labbra -sono certa che non avrà problemi nel trovarmi qui-

-lo spero davvero- Robert prese l'ennesimo respiro profondo prima di dirigersi in camera per potersi mettere le scarpe e prendere le chiavi della sua macchina -ci vediamo dopo- aggiunse baciando sulla testa la moglie e uscendo di casa con il cuore che batteva a mille. Certo si stava facendo tantissimi problemi per la presenza del figlio li ma allo stesso tempo non lo vedeva da anni, quattordici per la precisione, e anche se lo aveva visto in televisione vederlo da vivo sarebbe stata tutt'altra cosa.

Per sua sfortuna ci mise molto più di quaranta minuti per arrivare all'aeroporto e si maledisse mentalmente per essere partito così tardi da casa: suo figlio era all'aeroporto ad aspettare da quasi un'ora e forse qualcuno poteva anche averlo riconosciuto. Quasi per miracolo trovò subito parcheggio e una volta chiusa la macchina si diresse a passo svelto verso l'ingresso della struttura e avrebbe anche varcato la porta se solo non avesse notato quello che sembrava un ragazzino in un'enorme felpa nera seduto sulle panchine al di fuori dell'aeroporto. Il ragazzo aveva il cappuccio sul volto e anche un paio di occhiali da sole molto grandi, nonostante in quel momento di sole non ce ne fosse, a coprirgli gli occhi. Accanto a lui c'era una valigia enorme nera, un borsone dello stesso colore e uno zaino. Sarebbe sembrato un normalissimo ragazzo appena arrivato solo che Robert sorrise nell'osservarlo: stava letteralmente cercando di nascondersi segno che doveva essere proprio Kenan. Robert si avvicinò con calma al ragazzo notando anche come fosse intento a scarabocchiare qualcosa sul l'iPad con la penna bianca che aveva in mano e sembrava non averlo visto.

-aspetti da molto?- domandò e il ragazzo alzò di scatto il volto. Robert notò come l'aveva scrutato per un po', e aveva anche chiuso velocemente l'iPad per non far vedere il suo contenuto, prima di togliersi gli occhiali da sole e rivelare gli occhi azzurri identici a quelli di Julian.

-non da tanto- rispose sinceramente Kenan con un leggero sorriso che si stava ampliando sul viso.

Ritorno alla normalitàWhere stories live. Discover now