Capitolo 33

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Julian prese un profondo respiro prima di alzarsi con calma dall'attrezzo che stava usando per poi prendere l'asciugamano azzurro e asciugarsi il sudore che aveva preso a bagnargli la fronte e soprattutto il collo. Certo dopo la storia con Hugo aveva continuato ad andare in palestra solo e soltanto perché aveva trovato un nuovo ragazzo in Dren. In quel momento però voleva continuare ad allenarsi perché stranamente aveva scoperto che lo faceva rilassare e tutto il nervoso scompariva rendendogli anche la mente più libera. In realtà in ragazzo non era andato per un bel po' di tempo in palestra dopo che aveva scoperto il tradimento di Dren principalmente perché non voleva vedere la brutta faccia dell'altro anche se in cuor suo sapeva che c'era anche un altro motivo e cioè Brendon. Da quando si era accorto che forse il castano non era male come aveva pensato solo e soltanto perché aveva occhi solo per Dren ecco che l'altro era fidanzato e non lo infastidiva più per chiedergli di uscire in amicizia.

Certo poteva sempre essere lui quello a fare la prima mossa, a chiedere a Brendon di uscire con lui per chiacchierare ma non ne aveva minimamente il coraggio in quel momento. Aveva quindi iniziato ad andare in palestra ad orari dove era certo non ci fosse Dren e Rachel. Aveva notato infatti il moro che ogni qual volta che era presente la ragazza di Brendon, della quale aveva scoperto il nome solo perché l'aveva sentito qualche volta, lei lo guardava come se fosse una minaccia e Julian più volte si era trovato a non poter chiedere niente a Brendon senza che la ragazza li raggiungesse alla velocità della luce guardandolo in cagnesco.

-Jul- Julian alzò lo sguardo per incrociare gli occhi verdi di Dren chiedendosi cosa avesse mai fatto di male per trovarsi il suo ex difronte in un momento in cui in teoria Dren non doveva essere li -non ci sentiamo da quasi un mese che fine avevi fatto? Di solito impazzisci sempre se non ti rispondo entro un giorno- ridacchiò il biondo e Julian si ricordò che l'ultima volta era corso a gambe levate dalla palestra senza parlare con il biondo e che quindi Dren non era ancora a conoscenza del fatto che lui sapeva che lo stava tradendo e che soprattutto aveva definitivamente chiuso con lui.

-ero occupato con le lezioni e non potevo venire al solito orario- inventò una scusa Julian sospirando anche pesantemente nel realizzare che doveva essere lui a lasciare Dren in quel momento -e per rispondere all'altra parte della domanda non ti ho più scritto perché credevi fossi così cieco da non vedere un tradimento davanti ai miei occhi. Ho chiuso con te Dren-

-oh andiamo sarà il solito ragazzino che ci ha provato con me e tu come al solito all'inizio credi a loro-

-Dren- ringhiò Julian -vi ho visti e vi ho sentiti nelle docce quindi non crederò nuovamente alle tue parole e non mi farò ancora del male solo perché voglio crederti. Per colpa tua per poco non perdevo del tutto i rapporti con mio fratello quindi smettila-

-tuo fratello?- domandò confuso Dren cercando di capire a chi si stesse riferendo il moro che nel mentre si era anche sciolto i capelli per poi rifarsi il codino nel quale li aveva in precedenza legati visto che doveva raccogliere alcune ciocche che essendo più piccole erano sfuggite al controllo dell'elastico.

-si, mio fratello- sbuffò Julian -comunque evita di parlarmi ancora se non vuoi ritrovarti con un pugno dove non batte il sole- e il moro con l'asciugamano in spalla e la sua borraccia nella mano destra si diresse verso il prossimo attrezzo che doveva utilizzare sperando che il suo ex non lo seguisse e continuasse a parlargli. Dren però era in procinto di fare proprio quello e Julian suo malgrado di trovò costretto ad uscire le cuffiette dalla tasca dei pantaloni e sparare la musica a tutto volume sul suo cellulare. Cellulare sul quale scrisse un veloce messaggio prima di riporlo nella tasca dei suoi pantaloni.

"Dren mi ha visto in palestra e sembra non aver per niente preso bene il fatto che il l'abbia mollato" Velson guardò il messaggio che gli aveva inviato Julian per poi sospirare.

"se hai bisogno di aiuto chiamami che vengo a pestarlo" fu la sua risposta ma vedendo che l'altro non fosse più online ripose il cellulare sul tavolino basso per riportare lo sguardo sul paragrafo che stava studiando poco prima.

-avevi detto niente pause- disse Kenan entrando nel soggiorno con calma prima di buttarsi a peso morto sul divano sul quale stava anche Velson -prima mi hai letteralmente cacciato perché ti stavo distraendo- continuò il moro con un sorriso malandrino sul volto: era letteralmente la distrazione numero uno per il suo ragazzo in quel momento che doveva studiare ma non aveva voglia di restare a casa da solo visto che in quel momento sarebbe stato l'unico a casa.

-era tuo fratello- sussurrò Velson passandosi una mano tra i capelli -ha detto che ha appena incontrato il cretino in palestra e che non è contento del fatto che Jul l'abbia lasciato- spiegò poi al suo ragazzo facendogli anche vedere quella che era la chat con Julian.

-pensavo che stesse andando ad orari strani per evitarlo-

-infatti ma a quanto pare Dren ha deciso di andare a sua volta in un orario diverso e quindi si sono incrociati e il coglione non l'ha presa bene l'essere scaricato- continuò Velson per poi poggiare la testa sulla spalla del suo ragazzo osservandolo attentamente mentre iniziava ad accarezzarlo con calma sulla schiena. -ho paura che tuo fratello stia per dare di matto in realtà-

-è in palestra...almeno che non scappi via come l'ultima volta non credo che ci dovremmo preoccupare più di tanto in realtà- sussurrò Kenan che in realtà un po' preoccupato per il fratello lo era. Aveva notato che nonostante Jul parlasse normalmente dal suo sguardo si poteva tranquillamente capire che non gli aveva per niente fatto bene tutta quella situazione e forse c'era di mezzo anche altro che non stava dicendo loro -con me non parla-

-in che senso?- domandò confuso Velson non capendo in un primo momento la domanda del suo ragazzo.

-Jul ha qualcosa che non va, e non parlo solo di Dren, solo che con me non parla anche se siamo fratelli. Tu sei davvero l'unica persona che in qualche modo potrebbe fargli sputare il rospo- spiegò con calma il moro mentre si metteva a giocare con la mano libera con la collana di Velson.

-proverò a vedere se riesco a fargli uscire qualcosa ma ti ricordo che anche se sono il suo migliore amico non mi ha mai detto di te-

-quello era normale Vel, io avrei fatto lo stesso se mi fossi sentito come si è sentito Jul per tutti questi anni-

-spero solo che tu abbia ragione amore-

Ritorno alla normalitàWhere stories live. Discover now