Capitolo 26

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Brendon osservò nuovamente l'ingresso della palestra chiedendosi cosa fosse realmente successo a Julian per farlo scappare in quel modo. Era certo che il moro non gli avesse detto la verità anche perché aveva notato che qualcosa nello sguardo azzurro del moro era cambiato e non sembrava nulla di buono. Se solo Rachel non lo avesse richiamato all'interno della sala probabilmente Julian gli avrebbe detto qualcosa. Era vero che non si era mai confidato con lui, e non aveva nemmeno mai ascoltato le sue parole, ma in quel momento era certo che Julian l'avrebbe fatto.

-a cosa stai pensando?- lo riscosse dai suoi pensieri proprio Rachel sorridendogli e Brendon le sorrise a sua volta.

-mi stavo facendo solo dei calcoli per i vari abbonamenti- mentì Brendon e non perché non si fidasse di quella che alla fine era diventata la sua ragazza ma solo e soltanto perché non voleva che pensasse che aveva ancora la mente intasata da Julian.

Quando si erano messi insieme, soprattutto perché Brendon aveva deciso di seguire il consiglio del cugino e quindi provare ad uscire con qualcuno per non pensare al moro, il castano aveva capito che Rachel sapeva della sua cotta per Julian. Infatti, come era successo anche poco prima, la ragazza ogni qual volta che lo vedeva vicino al moro li raggiungeva per dividerli con una scusa qualunque. Brendon ovviamente aveva cercato di spiegare a Rachel che stava uscendo con lei e che quindi non ci avrebbe più provato con Julian e che il suo parlare con il ragazzo era solo e soltanto dettato dal fatto che lui fino a prova contraria era uno dei personal trainer di quella palestra e doveva avere un buon rapporto con i clienti. Anche se Rachel gli aveva detto di aver capito comunque continuava ad intromettersi tra loro per accertarsi che non succedesse nulla di sospetto e la cosa aveva iniziato ad infastidire Brendon: davvero la sua ragazza non si fidava di lui fino a quel punto?

-bene- sorrise Rachel per poi iniziare la sua routine di esercizi sotto lo sguardo attento di Brendon fino a quando il castano, che era posizionato in modo da poter tenere d'occhio anche gli spogliatoi, non vide uscire dai suddetti spogliatoi Dren accompagnato da uno dei loro nuovi clienti del quale il castano ancora non si era imparato il nome. I due stavano uscendo lasciandosi sguardi complici e Brendon non ci mise molto a capire che dovevano aver fatto qualcosa nello spogliatoio come era solito fare Dren quando Julian non era nei paraggi. La cosa però era davvero strana in quel momento perché Julian era stato in palestra fino a qualche minuto prima: possibile che Dren lo avesse tradito davanti ai suoi occhi?

La risposta gli arrivò come una secchiata d'acqua gelida. Dren non si era accorto di Julian e Julian era letteralmente scappato a game levate poco prima perché aveva scoperto la verità. Brendon si sentì male per lui ma allo stesso tempo era felice: Julian non avrebbe più creduto ciecamente al suo ragazzo.

-oggi sei proprio distratto- lo riportò alla realtà nuovamente Rachel.

-non sono distratto, ti ho detto che sto facendo dei calcoli per il lavoro- disse nuovamente Brendon costringendosi a prestare attenzione alla sua ragazza non volendo minimamente litigare con lei solo perché era pensieroso.

Rachel lo guardò un momento non del tutto sicura ma non continuò concentrandosi sul suo allenamento e lanciando ogni tanto un'occhiata in direzione di Brendon.

-Brendon- richiamò Mikel l'attenzione del cugino dopo qualche minuto e Brendon sorrise a Rachel raggiungendo poi Mikel con calma.

-cosa c'è?-

-non devi stare appiccicato alla tua ragazza tutto il tempo. Sembri morboso- gli sussurrò Mikel -so che sono stato io a dirti di trovare qualcuno ma non di stargli appiccicato in questo modo-

-è Rachel che vuole che io la segua sempre quando è in palestra, soprattutto quando vede che parlo con Julian- alzò gli occhi al cielo Brendon approfittando di quella piccola pausa per controllare le schede che erano state lasciate alla rinfusa sul suo tavolo. -è troppo gelosa-

-e tu stavi parlando con Julian adesso per cosa?- domandò Mikel lanciandogli un'occhiataccia.

-è andato via dopo nemmeno dieci minuti di allenamento e volevo sapere se preferiva non segnare oggi come giorno di allenamento oppure se glielo dovevo considerare comunque- borbottò Brendon.

-ah...che cazzo è successo che lo ha fatto andare via così velocemente?-

-non ne ho idea- mentì Brendon anche perché la sua era solo una supposizione e non voleva che Mikel potesse dire qualcosa in giro.

-e non ci hai provato con lui?- domandò ancora per sicurezza Mikel mentre Brendon sospirava a quelle parole.

-perché avrei dovuto farlo? Sono fidanzato adesso e comunque dopo anni che gli sono andato dietro ho capito che non gli interesso e devo smetterla di farmi male da solo- Brendon finì di mettere in ordine velocemente tutte le schede -e poi ti ripeto che sono fidanzato quindi non è una cosa che farei nemmeno nei miei sogni-

-sono felice per te- sussurrò allora Mikel raggiungendo il cugino e tirandogli un pugno sulla spalla -lasciati alle spalle il passato e vivi il presente e la tua nuova relazione, certo io avrei preferito Selene e non Rachel ma quelli sono gusti-

-Selene era palese che voleva solamente trovarsi un ragazzo e non allenarsi seriamente. Non appena ha scoperto che io e Rachel ci stavamo sentendo ha lasciato la palestra- gli fece notare Brendon alzando gli occhi al cielo.

-contento tu, ora torna dalla tua ragazza prima che inizi a pensare che ci stai provando anche con me- ridacchiò Mikel lasciando che Brendon tornasse nell'area attrezzi mentre lui si posizionava tranquillamente alla scrivania.

Ritorno alla normalitàWhere stories live. Discover now