Capitolo 10

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Velson stava osservando davvero tanto dubbioso il suo migliore amico: Julian non poteva stare in quello stato solo e soltanto per via della pausa che si stava prolungando con Dren. Era successo altre volte la cosa ed erano stati senza sentirsi per un mese, era il loro record quello, e Julian non era mai stato in quello stato segno che era successo altro.

-la vuoi smettere di fissarmi in questo modo?- domandò sbuffando Julian sorseggiando con calma il suo cappuccino e ringraziando che nessuno in quel momento avesse avuto la brillante idea di parlare di Kenan come al solito. In caffetteria era sempre la stessa storia: si trovava a sentire discorsi assurdi sul fratello e in quel momento non aveva voglia di pensare a Kenan anche al campus dopo aver scoperto di dover sopportare i suoi capricci per un anno intero.

-sembri fin troppo strano oggi. Cos'è successo?-

-niente-

-alcune volte ho il presentimento che tu dovevi nascere donna per tutte le volte che rispondi con "niente" alle mie domande mirate- sbuffò Velson continuando a fissare intensamente il suo migliore amico cercando un modo per fargli vuotare il sacco. Voleva essere di aiuto al moro che aveva difronte e solo e soltanto per quel motivo era così tanto insistente quando vedeva che stava male.

-mia madre ne sarebbe stata contenta- borbottò Julian -per non parlare che mi avrebbe fatto diventare la sua copia sputata quindi meglio di no, non voglio avere niente a che fare con quella donna-

-il tuo odio per Mary e Kenan Harper è così profondo che a volte mi dimentico che odi anche altre persone- sussurrò Velson anche se per un attimo Julian aveva temuto che l'altro avesse intuito qualcosa per come era iniziata la frase.

-già-

-toglimi una curiosità- disse dopo un po' Velson -il tuo odio per gli Harper centra con tua madre?-

-in che senso?- domandò sconvolto Julian: come cazzo aveva fatto a capirlo?

-quindi davvero centra tua madre- sorrise Velson -sai mi sembrava troppo ingiustificato tutto questo odio e non riuscivo a capire da dove provenisse e ripensando al fatto che odi a morte anche a tua madre mi è venuto naturale chiedere. Fammi indovinare era una grande fan di Mary Harper vero?-

-esatto- confermò Julian con il cuore che finalmente poteva calmare i suoi battiti frenetici visto che Velson non si era avvicinato per nulla alla verità dietro tutta quella situazione. Non che non si fidasse del suo migliore amico ma per lui era sempre stato meglio avere solo la sua famiglia a conoscenza di quell'enorme segreto. Probabilmente se fosse stato anche leggermente più bello del fratello la madre avrebbe scelto lui e non Kenan per vivere con lei.

-sai anche se odi tua madre dovresti imparare a non odiate tutto quello che le piaceva. Non voglio criticarti ma mezzo campus non ti rivolge la parola perché hai urlato al mondo intero di odiare gli Harper-

-me ne fotto di quello che pensa il campus Vel. A me basta avere un amico su cui contare e il resto non ha importanza: fammi odiare le persone come e quanto voglio cortesemente- "anche perché non posso scindere l'odio per Mary Harper da quello di mia madre visto che sono la stessa identica persona" aggiunse poi mentalmente Julian -non avevo nessuna intenzione di parlare di loro e stavo anche festeggiando che nessuno li avesse ancora nominati che tu hai deciso di rovinare tutto- borbottò poi guardando male il suo migliore amico che rise divertito da quella situazione.

-stavo cercando di distrarti da quello che ti tormentava senza sapere come visto che tu dici sempre che non c'è niente- spiegò poi alzando gli occhi al cielo nel notare Julian prendere il suo telefono e controllare i messaggi segno che stava ancora aspettando una qualche mossa da parte di Dren. In quel momento Velson si sentiva un mostro per i pensieri che stava avendo ma per lui sarebbe davvero stato mille volte meglio che Dren lasciasse definitivamente Julian. Il suo migliore amico ci sarebbe rimasto malissimo quello non era da negare ma sarebbe stata meglio una rottura definitiva che non quel continuo tira e molla.

-non ci sei riuscito- sussurrò allora Julian finendo definitivamente il suo cappuccino.

-questo sabato che ne dici di venire da me?- propose allora Velson -sono certo che mi dirai un no secco se ti propongo di andare a bere visto che non vuoi che sembri che tu stia tradendo quel coglione. Non voglio che tu resti da solo a casa-

-Dren potrebbe...- ma Julian non continuò la frase ipotizzando che Dren non l'avrebbe minimamente richiamato in quel fine settimana: sembrava letteralmente scomparso.

-Jul-

-e va bene- concesse allora Julian annuendo. Quella sarebbe anche stata un'ottima scusa per non rimanere in casa con il fratello nel fine settimana.

-wow hai ceduto presto questa volta non me l'ero minimamente aspettato detto sinceramente- disse sorpreso Velson.

-ti sorprendi che io abbia accettato velocemente? Che c'è volevi solo far finta di invitarmi per poi andare a caccia di prede con cui scopare una sola notte?-

-certo che no! È solo che di solito devo davvero pregarti per fare cose del genere e la maggior parte delle volte mi dici di no. Sono certo che centri qualcosa tutta questa situazione con il fatto che sembri star male anche se non vuoi parlarne- sbuffò Velson osservando il fondo del suo bicchiere ormai vuoto -vedi di non rimangiarti la parola visto che ho in mente di rubare qualche scorta di alcol da casa di mio padre- aggiunse poi Velson mentre Julian alzava gli occhi al cielo.

-l'ultima volta tuo padre ti ha quasi ucciso dicendo che non eri autorizzato a prendere la sua scorta di alcol e adesso vuoi rifarlo?-

-stai male: hai bisogno di bere tanto e non corri nessun rischio visto che rimarrai a dormire a casa mia-

Ritorno alla normalitàWhere stories live. Discover now