Capitolo 30

619 56 4
                                    


-non sapevo mi avessi chiamato- sussurrò Kenan mentre insieme a Julian stavano aspettando di poter salire sull'aereo. Per tutto il viaggio in taxi e il check-in non avevano minimamente parlato anche se Julian era stato per tutto il tempo nervoso, e lo era ancora, cosa che si notava principalmente per via del fatto che stesse muovendo la gamba destra con foga.

-quella stronza ha di sicuro cancellato la chiamata dopo che ha pensato che avessi accettato i suoi soldi per stare in silenzio- sussurrò a sua volta Julian -mi sono preso un colpo quando mi ha risposto una voce femminile-

-Jul che ci fai qui?- domandò ancora una volta Kenan osservando il fratello che aveva spostato una ciocca di capelli soffiandoci sopra.

-l'ho già detto sono venuto a portarti a casa dove devi stare-

-Jul...io...-

-senti ero arrabbiato e per questo ho detto quelle parole- lo bloccò Julian -non avrei mai e poi mai chiamato veramente i giornalisti Nan- sussurrò il moro cambiando posto per sedersi accanto al fratello e prendergli la mano intrecciandola nella sua -non pensavo di averti ferito così tanto- aggiunse poi osservandolo attentamente.

-be' ci sei andato giù pesante-

-ora lo so e devo chiederti scusa anche per la questione Dren- aggiunse Julian sistemando meglio il cappuccio con la mano libera sulla testa di Kenan -tu hai solo cercato di avvisarmi di quello che stava facendo quel coglione e io non ti ho creduto-

-lo hai lasciato spero- sussurrò Kenan che sorrise quando vide Julian annuire.

-non potevo stare ancora con quel cretino quando lo avevo visto tradirmi in palestra- Julian disegnò cerchi concentrici sul dorso della mano di Kenan -auguri fratellino-

-grazie, grazie per essermi venuto a prendere- sussurrò Kenan con le lacrime che iniziavano a rigargli le guance proprio mentre chiamavano per l'imbarco del loro volo. I due fratelli si alzarono e con calma, sempre mano nella mano, raggiunsero il loro aereo.

-siediti vicino al finestrino- gli sussurrò Julian indicando i loro due posti -io mi metto in quello centrale così nessuno ti starà troppo vicino per capire chi sei- e Kenan annuì seguendo le parole di Julian stringendosi, una volta seduto al suo posto, nella felpa del maggiore.

-ti va bene la mia giacca?-

-si Nan non ti preoccupare hai davvero bisogno di quella felpa in questo momento anche se una volta in America dovremo capire come diavolo fare. Non puoi davvero nasconderti a vita-

-posso anche dire che smetto definitivamente di recitare e fare il modello, cosa che voglio realmente fare, e vivere normalmente la mia vita con voi senza nascondermi- propose Kenan.

-dovrai comunque stare attento i primi tempi ai paparazzi- sussurrò Julian chiudendo un momento gi occhi.

-posso davvero stare a casa con voi?-

-certo che puoi Nan- ridacchiò Julian sorridendogli -papà non mi parla da giorni dopo che ha letto il messaggio che gli hai inviato. Ti vuole a casa anche lui come ti vogliono a casa anche Corinne e Bea. Bea non fa altro che chiedermi dove sei finito-

-Bea è una sorella migliore di te- borbottò Kenan intenzionato a fare un dispetto a Julian che lo guardò male.

-ma chi è che è venuto a prenderti?-

-per colpa di chi sono tornato a Liverpool?- continuò Kenan e Julian sospirò capendo che non l'avrebbe avuta vinta facilmente con Kenan in quel momento.

-comunque alle fine le ho detto che sarei venuto a prenderti oggi da Liverpool, spero solo che non abbia fatto la spia con papà e Corinne perché volevo far loro una sorpresa- Julian prese il suo telefono per controllare che non ci fosse nessun messaggio prima di metterlo in modalità aereo.

-come mai ho la sensazione che lo scopriranno prima che sto arrivando?- chiese invece Kenan che cercando di non farsi notare dal fratello sbloccò il numero di Velson. Non sapeva se l'altro volesse comunque parlargli dopo che era scomparso in quel modo ma avrebbe fatto comunque una prova.

-lo scopriremo. Mi dispiace farti passare il compleanno in aereo-

-preferisco passarlo così che non a Liverpool con una festa di fidanzamento ufficiale con qualcuno che nemmeno amo- rispose sinceramente Kenan poggiando poi la testa sulla spalla di Julian per dormire in una posizione più comoda.

-ti fidi a dormire sulla mia spalla?- domandò ridacchiando Julian.

-sei mio fratello- sussurrò Kenan -certo che mi fido- e dopo quelle parole Kenan chiuse gli occhi provando seriamente ad addormentarsi mentre Julian sorrideva sentendosi finalmente meglio dopo quelle settimane dove era stato uno straccio. Finalmente era riuscito a raggiungere il suo fratellino, a scusarsi con lui e fare pace, anche se Kenan ancora non lo aveva perdonato ufficialmente. Erano di nuovo l'uno accanto all'altro e Julian in quel momento davvero non poteva chiedere niente di meglio.

Con molta calma e ringraziando anche che non erano ancora partiti prese il suo telefono e si scattò una foto dove si vedeva bene che qualcuno lo stesse usando come cuscino. Con ancora il sorriso sulle labbra aprì instagram e pubblicò quella foto nelle storie taggando il profilo ufficiale del fratello anche se lo nascose dietro la foto. Una volta completato il caricamento rimise la modalità aereo e mise a posto il telefono.

-mi scusi- richiamò l'attenzione di una delle hostess che stava passando in quel momento di li e ringraziando che non ci fosse ancora nessuno al suo fianco segno che doveva salire ancora altra gente.

-si?- domandò lei osservandolo attentamente.

-ecco è possibile avere un dolce anche quando sarà ora di pranzare?-

-che tipo di dolce?- domandò la hostess scrutandolo ancora dubbiosa e con attenzione.

-tipo torta...è il suo compleanno- e indicò con il dito il fratello al suo fianco che dal respiro regolare che avvertiva sulla sua spalla doveva già essersi addormentato e come anche anni prima si trovò ad invidiarlo per quello.

-vedrò se posso fare qualcosa- disse l'hostess andandosene e Julian sperò che riuscissero a dargli un dolce per il fratellino. Certo era intenzionato a festeggiare il suo compleanno anche una volta atterrati in America con tutta la famiglia, e anche Velson, ma in quel momento Kenan un dolce se lo meritava tutto.

Ritorno alla normalitàDonde viven las historias. Descúbrelo ahora