Capitolo 5

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Kenan sorrise in direzione del padre mentre si rimetteva gli occhiali da sole sul viso, la prudenza non era mai troppa in quei casi, e riponeva l'iPad nel suo zaino alzandosi.

-sicuro? Ho trovato traffico e...-

-ci ho messo molto a trovare le valige sono uscito veramente da poco- lo bloccò Kenan per poi abbracciare stretto il padre che dopo un attimo di spaesamento fece lo stesso -mi sei mancato tantissimo papà- aggiunse il moro stringendo forte il padre per niente intenzionato ad uscire da quell'abbraccio tanto velocemente.

-sei cresciuto tantissimo- sussurrò a sua volta Robert accarezzando sulla schiena il figlio e ringraziando anche che per il momento Kenan non sembrasse per niente altezzoso come la madre -sei diventato più alto di Julian-

-davvero?- domandò sorpreso Kenan staccandosi a malavoglia dall'abbraccio giusto per prendere la valigia visto che suo padre si era appropriato del suo borsone.

-di qualche centimetro si- confermò Robert -scusa per il ritardo ma Mary mi ha chiamato letteralmente un'ora fa per dirmi del tuo arrivo-

-eh?- domandò confuso Kenan -mi aveva detto di averti avvisato una settimana fa quando ha deciso di mandarmi qui- sussurrò Kenan -quindi Jul non sa che sono qui?- aggiunse poi curioso.

-no, non lo sa ancora. Nan...- Robert prese un profondo respiro -Julian non l'ha presa tanto bene la separazione-

-cosa stai cercando di dirmi?- domandò preoccupato Kenan mentre arrivavano alla macchina e aiutava il padre a mettere i suoi bagagli nel bagagliaio.

-che potrebbe non essere tanto propenso ad andare d'accordo con te all'inizio-

-okay- sussurrò Kenan leggermente preoccupato da quelle parole ma era felice che il padre gli avesse comunque detto la verità su tutta quella situazione: sarebbe stato molto peggio se non l'avesse saputo.

-dormirai in camera con lui come quando ancora stavate insieme spero che non ti dia fastidio...ecco non abbiamo un'altra camera- spiegò velocemente Robert.

-per me non ci sono problemi a dormire con Jul- sorrise Kenan, quella era anche una possibilità per poter parlare con il fratello maggiore e cercare in qualche modo di recuperare il rapporto che avevano perso -avete cambiato casa?-

-no. Perché lo chiedi?- domandò confuso Robert mentre metteva in moto la macchina e Kenan si allacciava la cintura felice anche di togliersi gli occhiali da sole dal volto visto che iniziava davvero a non vedere più niente considerando che stava facendo buio.

-non avevamo una camera degli ospiti?-

-oh...ecco- Robert strinse il volante -è una camera adesso- Kenan osservò curioso il padre non capendo il perché quell'espressione seria che aveva messo su.

-papà cosa non mi stai dicendo?- si decise a chiedere Kenan curioso.

-mi sono risposato e ho avuto una figlia con la mia attuale moglie. La camera che era degli ospiti è la sua cameretta adesso- spiegò Robert che non era pronto a una possibile sfuriata del figlio. Kenan osservò sorpreso il padre chiedendosi perché non avesse mai scoperto del suo matrimonio ma poi sorrise.

-quanti anni ha la mia sorellina? E come si chiama?- domandò allora il moro che voleva davvero conoscere la nuova famiglia del padre e che sperava l'avrebbero accolto bene -non sanno che sto arrivando vero?-

-Corinne lo sa, Mary mi ha chiamato quando c'era anche lei. Corinne è mia moglie- spiegò al figlio sospirando -tua sorella si chiama Beatrice e ha otto anni- aggiunse poi rilassandosi visto che Kenan non aveva fatto minimamente storie diversamente da quanto si era inizialmente aspettato e aveva anche chiamato Bea "sorellina".

-spero che Beatrice mi trovi simpatico...non sono mai stato il fratello maggiore di nessuno- sussurrò sinceramente Kenan.

-imparerai da Julian- sorrise Robert guardando per un momento il figlio -non ti da fastidio che mi sia risposato?-

-perché dovrebbe darmi fastidio? Hai tutto il diritto di rifarti una famiglia con qualcuno che ti ama- rispose sinceramente Kenan guardando fuori dal finestrino -quelli che mi danno fastidio sono i matrimoni di mia madre che non fa altro che sposare gente sempre più giovane solo e soltanto per puro egoismo. Si è trovata un nuovo marito che potrebbe letteralmente essere suo figlio e solo perché è il figlio di un regista importante-

-Kenan...-

-non sto scherzando papà ha due anni in più di Jul quel tizio e pretende che io gli porti rispetto e lo chiami "padre". Se lo può scordare- ringhiò Kenan e Robert non poté far altro che scoppiare a ridere per le parole del figlio: era davvero felice di riaverlo li.

-ti ha fatto dannare non è vero?- domandò poi calmandosi.

-non sai quanto- sospirò Kenan -sono felice di essere a casa, per lei questa è una punizione ma io...io sono solo felice di poter stare lontano da tutta quella merda-

-come farai con la gente?- Robert osservò nuovamente il bel ragazzo che aveva accanto che si era lasciato cadere sul sedile -non vorrai indossare per sempre gli occhiali da sole spero-

-cercherò di dare nell'occhio il meno possibile e se qualcuno mi chiederà qualcosa farò semplicemente finta di essere solo un ragazzo che assomiglia a Kenan Harper ribadendo anche che lui è a Liverpool e non qui-

-come vuoi la pizza Nan?- domandò Robert notando la pizzeria che aveva da poco aperto e ricordandosi anche che aveva promesso alla moglie che sarebbe andato lui a prendere le pizze.

-pizza?- domandò sorpreso Kenan -mangio quello che c'è per cena non ti...-

-idea di Corinne, non conosco solo i tuoi gusti quindi che pizza vuoi?- lo bloccò Robert parcheggiando la macchina e osservando con insistenza il figlio.

-peperoni, cipolle e salsiccia- si decise a dire il moro e Robert annuì uscendo dalla macchina lasciandolo completamente da solo. Kenan ne approfittò per uscire nuovamente il suo iPad dallo zaino e continuare lo schizzo che aveva iniziato mentre aspettava il padre chiedendosi se mai quegli orecchini li avrebbe realizzati. Voleva farlo ma li diversamente da Liverpool non aveva una stanza dove lavorare con i metalli e le pietre: doveva inventarsi un modo per continuare a realizzare gioielli anche in America.

Ritorno alla normalitàHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin