Capitolo 32

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Velson sospirò prima di suonare al campanello della casa di Julian e non ci volle molto prima che proprio il suo migliore amico aprisse la porta con un sorriso malandrino in volto e i capelli completamente bagnati.

-e poi ti lamenti che ti fa male il collo- borbottò Velson entrando in casa mentre Julian alzava gli occhi al cielo per quelle parole e sorrideva ancora al suo migliore amico.

-sono appena uscito dalla doccia Vel e non ho avuto il tempo di asciugarmeli- spiegò con calma il moro per poi prendere un elastico che aveva sempre al polso e legarsi alcune ciocche dietro la testa facendo capire al castano che non aveva nessuna intenzione di asciugarseli.

-si può sapere dov'eri finito?- si decise a chiedere Velson osservandolo attentamente.

-in che senso?-

-in che senso? Sei scomparso per tre giorni dall'università e oggi pomeriggio mi scrivi di venire a cena da te per non parlare che hai pubblicato anche una storia su instagram insieme a un ragazzo-

-diciamo che ho fatto una scappata nel Regno Unito- ridacchiò Julian -scusa per il poco preavviso ma è un giorno importante questo, anche se lo era ieri ma questi sono dettagli, e ti volevo qui-

-oh ciao Velson- lo salutò Corinne e il castano le sorrise -le pizze dovrebbero arrivare tra pochi minuti comunque Jul- aggiunse la donna e Julian annui.

-pizze?- domandò curioso Velson.

-te l'ho detto che era un giorno importante. Non ci sono solo pizze ma anche una bella torta anche se ho intenzione di farne finire buona parte in faccia al festeggiato- rise Julian mentre Velson lo guardava confuso.

-il compleanno di tuo padre è tra cinque mesi quindi cosa diavolo stai...-

-VEL?- Velson alzò di scatto lo sguardo e rimase immobile nell'osservare Kenan in cima alle scale che lo stava guardando a sua volta immobile.

-te l'ho detto che avevo fatto una scappata nel Regno Unito- ridacchiò Julian all'espressione del suo migliore amico -volete rimanere così tutta la sera?- domandò poi e suo fratello fu il primo a riprendersi dalla sorpresa e si fiondò letteralmente ad abbracciare Velson che solo dopo un momento di spaesamento riuscì a stringere a se il moro.

-perché cazzo mi hai bloccato- sussurrò Velson accarezzando con calma la schiena di Kenan che lo stava stringendo fin troppo forte ma in quel momento al moro non importava.

-scusa- sussurrò Kenan assaporando a pieno il buon profumo di quello che ancora voleva considerare il suo ragazzo -mia madre teneva il mio telefono sotto controllo e non volevo farti finire nei guai-

-promettimi che non mi bloccherai più- sussurrò Velson mentre cercava di capire come avesse fatto Julian a riportare indietro Kenan.

-te lo prometto e ti prometto anche che non scomparirò mai più in quel modo- sussurrò a sua volta Kenan staccandosi leggermente dall'abbraccio con Velson solo e soltanto per potergli lasciare un casto bacio sulle labbra.

-oddio non iniziate ad amoreggiare davanti a me altrimenti vi uccido- sbottò Julian alzando gli occhi al cielo e facendo ridere di gusto Kenan che poggiò la testa sulla spalla di Velson.

-io però ancora non ho capito una cosa...e cioè come cazzo hai fatto a...-

-è mio fratello- lo bloccò Kenan e vide Velson voltarsi verso di lui con occhi sgranati -Jul è mio fratello- ripeté la frase il minore.

-già...sai quando mi hai detto che secondo te odiavo Mary Harper perché era l'attrice preferita di mia madre? Ecco non perché era la sua attrice preferita ma perché sono la stessa persona- Julian sospirò mentre avvertiva su di se lo sguardo di fuoco di Velson -nessuno a parte la mia famiglia era a conoscenza di questo particolare-

-e non hai pensato di dirmi che Kenan era tuo fratello quando hai scoperto che stavamo insieme?- domandò seriamente sconvolto Velson.

-ecco...volevo che ci fosse anche Kenan- rispose sinceramente Julian -è andato via per colpa mia, perché abbiamo discusso pesantemente dopo che ha cercato di dirmi quanto fosse stronzo Dren e io non l'ho presa bene-

-quindi quando ti ho detto di...tu lo sapevi già!- Velson sbuffò guardando poi in direzione di Kenan -stai bene?-

-abbiamo già chiarito non ti devi preoccupare- sorrise Kenan e il castano annuì.

-non ci posso credere che siete veramente fratelli voi due e...aspetta stiamo festeggiando il tuo compleanno?- domandò poi rivolto nuovamente a Kenan che annuì -non ti ho preso nessun regalo-

-non lo voglio-

-vi prego smettetela di fare i piccioncini- sbuffò Julian -e tu Velson prova solo a farmi notare anche il minimo succhiotto sul corpo di mio fratello e vedi come te lo taglio l'attrezzo che hai in mezzo alle gambe-

-JUL!- protestò Kenan guardando malissimo il fratello -cazzo è il tuo migliore amico non puoi minacciarlo così. Dovresti fidarti di lui più di chiunque altro- e dopo aver detto quelle parole sorrise dolcemente a Velson -mi sa che mio fratello non mi permetterà più di passare la notte da te-

-okay- alzò gli occhi al cielo Julian -potete fare tutto quello che volete basta che non lo fate davanti a me- si arrese il moro per poi andare ad aprire la porta visto che erano arrivate le pizze.

-se solo non fossi stato così codardo a quest'ora probabilmente non saresti tornato a Liverpool- sussurrò Velson osservando attentamente Kenan.

-ci ho pensato anch'io al fatto che forse scoprendo tutto prima non sarebbe successo niente del genere ma allo stesso tempo se non ci fosse stata quella discussione probabilmente il mio rapporto con Julian adesso non sarebbe quasi tornato a quello che avevamo quando eravamo piccoli- e Velson gli sorrise lasciandogli poi un bacio sulla fronte -sono davvero felice di riaverti qui-

-anch'io- sussurrò Kenan sorridendo -andiamo ad aiutarlo con le pizze- rise poi raggiungendo il fratello per prendere alcuni dei cartoni.

Ritorno alla normalitàWhere stories live. Discover now