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Non appena Eldon lo lasciò solo, Erik si seppellì nella lettura del manuale che aveva trovato

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Non appena Eldon lo lasciò solo, Erik si seppellì nella lettura del manuale che aveva trovato. Era un piccolo volume rivestito in pelle e sembrava così fragile che quasi temeva a maneggiarlo. Aprì la prima pagina.

La principessa Cassandra appartiene alla stirpe Sor che, tra tutte, è quella che ha governato per maggior tempo sul nostro regno. Ha detenuto il potere, infatti, per ben milletrentatre anni, prima che una terribile tragedia la facesse cadere in disgrazia.

Erik già sapeva queste cose ma, si rese conto, non aveva mai compreso in che cosa consistesse la tragedia di cui tutti parlavano. A pensarci bene, fu abbastanza convinto che pochi lo sapessero.

La principessa Cassandra fa parte della minoranza degli abitanti del nostro regno che possiede una Dote, cioè un potere magico. Le Doti possono essere di varia natura ma, se la maggior parte di esse sono una benedizione che semplifica la vita di chi le ottiene, la principessa non è stata così fortunata: la sua Dote era quella di provocare dolore e vere e proprie ferite con la sola forza della mente. Le Doti non sono facili da controllare, in quanto dipendono dalle emozioni di chi le possiede; un potere come quello detenuto da Cassandra è ancor più condizionato da ciò che la principessa prova, e questo la rendeva molto pericolosa.

Solo grazie all'esperienza di quel giorno, al re non suonò nuovo che esistessero altre persone con poteri nel regno. Pensando a cosa dovesse significare vivere con un potere come quello di Cassandra, rabbrividì: la principessa aveva senza dubbio avuto bisogno di seppellire e ignorare le emozioni, come lui.

In una particolare sera, Cassandra (allora diciannovenne) litigò con il proprio padre, re del regno. Nonostante le numerose richieste dei giornali di dichiarazioni da parte della famiglia per comprendere le dinamiche del disaccordo, non abbiamo informazioni a riguardo. Quanto sappiamo con certezza è che la principessa, in uno scatto d'ira, abbia quasi ferito suo padre, e che prima il suo promesso sposo, Kyler Danheer, figlio del duca Danheer, e poi la sorella minore, la principessa Riley, abbiamo incontrato la morte nel tentativo di farla ragionare. Possiamo certamente supporre che Cassandra non abbia compiuto questa strage consapevolmente, ma abbia anzi perso il controllo e, essendosi resa conto dell'orrore commesso, abbia deciso di chiedere aiuto a Nardini, la quercia leggendaria forgiata da un potente mago per prestare servizio alla famiglia reale che aveva una propria anima e immensi poteri, oltre che una saggezza sconfinata, di essere tramutata in un albero.

Con questa decisione, però, Cassandra non è riuscita a salvare suo padre dalla rovina: il re fu deposto dai suoi sudditi, che non potevano accettare di essere governati dal padre di un'assassina.

A Erik scoppiava la testa. Non aveva idea che Cassandra avesse ucciso due persone, tanto meno che esse fossero il suo promesso sposo e sua sorella minore. Fino ad allora sapeva solo che avesse fatto qualcosa per far cadere in disgrazia la sua famiglia, ma i dettagli non erano mai arrivati a lui. Non aveva idea di cosa pensare e temeva ancora di più per le sorti del suo regno, ora che conosceva la vera natura dell'essere che si stava risvegliando.

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