80. Via d'accesso.

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Dovevamo fuggire il più lontano possibile da quell'aura malvagia che percepivo ci avrebbe presto raggiunto. Stringevo a me la mano di James per paura che potessimo dividerci.

«Dove stiamo andando?» chiedeva ricambiando la stretta con ardore. Sapevo che non mi avrebbe lasciato andare per nessun motivo.

«Non lo so!» ammisi. «Ma non possiamo fermarci!»

Lo avvertivo, il mio mondo interiore era stato corrotto dalla sua volontà.

Sentivo nella mia testa le voci dei ricordi passati che stavano lentamente svanendo dalla mia memoria.

Il suo buio avrebbe presto inghiottito la mia mente, così come aveva fatto con suo padre, con la Preside e con tutti coloro che erano caduti preda della sua sete di dominio.

Era quello il dolore e lo strazio cui Christopher era stato sottoposto e che aveva fronteggiato per permetterci di portar avanti la nostra ultima missione?

Mi sentivo così miserabile.

Io ero stata più fortunata, avevo avuto modo di sfuggire alla sua asserzione, ma non potevo sapere quanto ancora avrei potuto desistere prima di piegarmi al suo volere.

"È inutile scappare... non potete fuggire al destino."

La sua voce rimembrava nell'etere. Sembrava stesse parlando direttamente al mio animo e non c'era verso di ignorarla o rallentarla.

Lui era lì. Era ovunque.

E mi avrebbe inseguito per l'eternità.

Non potevamo continuare così. Non dovevo, io...

Con la coda dell'occhio iniziai ad osservare i frammenti delle mie memorie perdute.

Papà, Noora, lo zio Thom, Chris, Sol, JJ, Lake, Max, Kit...

Strinsi istintivamente la mia presa su James con tanta forza quanto fossi al limite.

"Unisciti a me... lo sai anche tu che non puoi opporti!"

Volevo urlare e gridare. Perdere la voce fino a scoppiare.

E ancora Sander, Mike, Colton, Mallek, Valek, Flare, Arkus, Blake...

«Basta» sussurrai più a me stessa.

Non volevo più ascoltare. Non volevo più vedere i loro volti.

Scuotevo il capo incessantemente.

Avvertivo James annaspare, mentre cercava di farmi ragionare.

"Con le tue capacità potremo plasmare l'universo a nostro piacimento! Non esisterà più morte, né dolore e ci beeremo solo dell'affetto e dell'amore delle persone che abbiamo perduto."

Forse aveva ragione. Forse non c'era ragione per opporsi.

Perché annaspare così tanto? Perché soffrire ancora? Perché non poter vivere per sempre in un sogno?

«Non dargli retta!»

James si fermò nel bel mezzo della corsa, furioso in volto, iracondo come non mai gli avevo mai visto essere.

Mi afferrò per le spalle scuotendomi come quando eravamo piccoli e per quel tempo che mi sembrò infinito in fondo lo diventammo.

Eravamo tornati dei semplici bambini che avevano voglia di vivere insieme le mirabolanti avventure di cui i grandi discutevano e che si erano promessi non si sarebbero mai lasciati.

«Ti sta corrompendo con qualcosa di allentante, ma sbagliato! Tu sei più forte di così!»

Spostò la sua mano all'altezza del suo cuore, mentre mi attorniava con il suo corpo facendomi avvertire il suo calore.

TravellersWhere stories live. Discover now