Epilogo.

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Un anno, dieci mesi e cinque giorni dopo

28 Febbraio, ore 12:38

«Come vi stavo dicendo devo assolutamente dare la priorità ai miei ultimi clienti, secondo il grande capo sono persone facoltose che non possono essere assolutamente lasciate in disparte. Non ci credo che abbiano scelto proprio me per seguire questo importante caso. Vi rendete conto? Potrei anche ambire a una promozione se solo giocassi bene le mie carte. Ma non mi interessa... l'importante è che il colpevole venga punito adeguatamente. Dall'abilitazione non è passato neanche un anno e tutto ciò non mi sembra vero!» continuo a parlare perché ci sono ancora tantissime cose da dire e per fortuna ho ancora un po' di tempo.

Decido di accomodarmi sul muretto accanto per far riposare le gambe. Avrei dovuto far allargare un po' gli stivaletti nuovi prima di indossarli, ma non volevo attendere. È il regalo di Rosalinde comprato con i soldi messi da parte dalla paghetta settimanale che lo zio Thom le somministra. Alle scuole medie io non avevo così tanto denaro da parte.

«Le stringhe laterali e il tacco alto non sono il mio stile, ma ha detto che gliele aveva indicate JJ, perciò non ho potuto oppormi! Se lei avesse saputo che mi fossi rifiutata, sarei finita nei guai di sicuro! La conoscete, no? A proposito, ha finalmente firmato quel contratto per l'agenzia di moda "Russell". Serviva una modella per la collezione autunno-inverno e presto volerà a Parigi con sua madre che le farà da agente. Sono così felice per lei.»

Ciondolo le gambe a tempo, respirando a pieni polmoni l'aria pungente di New York.

«Stanno tutti crescendo. Mike e Lake presto andranno al college... lui è stato già accettato dalla Columbia e da Yale. Non mi stupirei se arrivasse a casa anche la lettera da parte di Harvard. Credo voglia seguire qualche corso di storia e diventare un professore e ricercatore di gran fama. Avreste dovuto vedere la faccia di Lake quando ha saputo che forse sarebbe partito per il Connecticut! In preda a una furia cieca sembra gli abbia proibito di frequentare qualsiasi università fosse lontana più di cinque miglia da dove lei o la sua famiglia si sarebbero trasferiti. Pare che i suoi genitori siano in corsa per qualche alta carica della contea. Chi lo avrebbe mai detto che sarebbero stati dei politici anche qui sulla Terra! E il povero Mike non ha capito neanche il perché di quella reazione! Certo che voi maschi siete un po' tonti delle volte...»

Il silenzio è interrotto solo dal cinguettio dei pettirossi e dal battito d'ali delle libellule. È una splendida giornata per perdersi a osservare le foglie rotolare e volteggiare a mezz'aria.

«Sapete, Lake ultimamente ha vinto il titolo di campionessa nazionale juniores nella disciplina della ginnastica artistica, pertanto ogni università le sta facendo una corte spietata offrendole come minimo una borsa di studio completa! In questo modo non avrebbe alcun problema e non peserebbe neanche sulle finanze della sua famiglia. Anche se lei abita con i suoi, passa per casa per qualsiasi cosa e con ogni scusa immaginabile. All'inizio credevo che fosse perché avesse bisogno di aiuto con i compiti, andando al liceo insieme a Mike magari era più semplice, ma la verità è che lei-»

All'improvviso arrossisco al ricordo di ciò che era accaduto solo qualche settimana prima, tappandomi immediatamente la bocca.

«Le avevo promesso di non dire nulla, ma penso che perdonerà questa mia imprudenza!» Abbasso la voce per precauzione. Un segreto era pur sempre un segreto!

«Mi ha confidato che durante una festa organizzata da qualche ragazzo dell'ultimo anno, lei e Mike abbiano limonato! Sembra che stessero prendendo parte a un gioco tipo obbligo o verità e che Mike fosse stato costretto dal suo amico a baciare Lake, l'inarrivabile ragazza che aveva allontanato e rifiutato tutti i maschi della scuola! Nonostante fosse fortemente contraria a quel pegno non voleva che qualcuno potesse sparlare di Mike, così lo ha baciato lasciando tutti a bocca aperta! Peccato che poi lui le abbia chiesto scusa, dicendole che era meglio che dimenticasse tutto e facesse finta di nulla! Lei è rimasta di sasso non sapendo come controbattere poiché le era piaciuto, ma non lo avrebbe ammesso mai neanche sotto tortura! Ha passato tutti questi anni rifiutando le sue avances, eppure, adesso è lei ad essere stata messa all'angolo. È proprio cotta!»

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