my father.

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La strada era deserta sebbene fossero solo le nove e mezza.
I due ragazzi camminavano tranquillamente uno accanto all'altro con un pó di timore.
Ancora non si erano abituati a trascorrere tutto quel tempo insieme,ma lo avrebbero fatto.
Alla fine non era male.
Anche se si erano appena conosciuti sentivano come se qualcosa li legasse.
Forse era stata quella notte a legarli.
"Ormai mi accompagni sempre tu"disse Laura ridendo.
"Perché ti dispiace?"chiese Ross con timidezza.
Laura fece cenno di no con la testa.
"Nha,sei simpatico"bisbiglió tranquillamente.
Lui sembró fiero di sè stesso.
Amava essere simpatico a tutti,ed essere simpatico a lei era anche meglio del solito.
"Si lo so"disse con sarcasmo.
Laura sorrise.
"E sei anche molto modesto"affermó ironica.
I due si guardarono e si sorrisero.
Laura notó quanto fossero belle le sue fossette quando sorrideva.
Amava le fossette.
Erano adorabili.
E Ross lo era di per sé.
Osservó la sua sua felpa e notó un nuovo disegno manga.
Sorrise.
"Ti piacciono molto?"chiese indicando l'immagine sulla felpa.
"Si,a casa ho praticamente un armadio pieno solo di queste maglie"rise
"Mi ricordano molto l'orfanotrofio"tornó serio.
Laura divenne seria come lui.
"Era brutto stare lí?"domandó la castana.
"No,al contrario....era solo brutto pensare di non appartenere a nessuno"affermó convinto.
Quando era piccolo non se ne rendeva conto,ma all'etá di tre anni si chiese perché tutti i bambini quell'etá che passavano fuori dall'edificio davano la mano a qualcuno mentre lui era solo.
Era cresciuto in fretta. Era stato praticamente costretto.
"Non hai mai provato a cercare i tuoi genitori?"chiese titubante.
Pensava che forse si sarebbe offeso di quella sua curiositá.
Ma non era cosí,a Ross piaceva che qualcuno si interessasse a lui.
Soprattutto se fosse lei.
"Perché dovrei cercarli? Se mi hanno lasciato vuol dire che non mi vogliono ed io non voglio loro"esclamó con sicurezza.
Laura non rispose nulla,era un pó sorpresa che il biondo non volesse conoscere i suoi genitori.
Lei avrebbe fatto di tutto per essere adottata,invece che essere in quel casino di famiglia.
La ragazza si sentiva tranquilla a parlare di certe cose con lui.
Non sapeva perché,ma era come se la capisse. E non fosse piú sola.
"I miei genitori litigano,litigano e litigano"bisbiglió sorridendo.
Ross non seppe cosa rispondere.
Non sapeva cosa volesse dire,ma poteva capirlo.
"É un peccato che due persone litighino senza una ragione"mormoró.
"Si,ma la ragione sono io...é solo colpa mia se loro sono in crisi"sussurró la castana.
Il biondo la guardó con stupore.
E le accarezzó una spalla per farle capire che lui era lí per lei.
"Non é vero,i figli sono un dono e c'é chi sa apprezzarlo e chi non ne é capace"ammise.
A volte il ragazzo diceva questa frasi che facevano riflettere.
Laura stava riflettendo in quel preciso istante.
Era quasi arrivata alla sua dimora,ma sarebbe voluta rimanere ancora in compagnia del biondo.
I suoi pensieri vennero bloccati da una strana auto parcheggiata fuori casa,una banda.
Laura osservó bene il suo interno e vi ci trovó la figura del padre avvinghiato ad una donna che non fosse la madre.
Era una giovane ragazza dai capelli biondi.
Le lacrime iniziarono ad impedire la vista della castana che si offuscó.
Il padre non l'aveva notata,ma lei purtroppo aveva visto tutta la scena e ne era rimasta sconvolta.

"Ross portami da un'altra parte"esclamó singhiozzando.
Lui le avvolse le spalle con le braccia credendo di aver capito la situazione e la trascinó lontano da quella zona.

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Laura era in una crisi isterica e non sapeva se piangere o gridare.
In quel momento stava solo piangendo sulla spalla del biondo che rimaneva lí fermo a consolarla.
La castana piangeva a dirotto e lui non sapeva in che modo potesse realmente aiutarla.
"Ti sto rovinando anche la felpa" bisbiglió sentendosi in colpa.
Si alzó dalla spalla del ragazzo asciugandosi gli occhi con le mani e mettendo la testa tra le braccia.
Ross la fece voltare delicatamente verso di lui.
E le asciugó gli occhi con le maniche della sua felpa.
"Non fa niente,ti ho detto che ne ho a migliaia" ammise sorridendo.
Anche lei sorrise.
I loro occhi si guardarono.
E si persero in un mare profondo.
Erano incantati.
Ross accennó un leggero sorriso.
La trovava bellissima anche quando piangeva.
Laura scostó lo sguardo e si appoggió alla sua spalla.
Non voleva altre preoccupazioni.
E in quel momento una storia d'amore non era la sua prioritá.
"La mia famiglia é completamente sfasciata"disse triste.
Ross intuii che si sentisse in colpa.
Appoggió la testa sulla sua e sospiró.
"Non é colpa tua"bisbiglió.
E li apprezzó il gesto.
Era come se le avesse letto nella mente.
"Grazie"esclamó lei.
"Per cosa?"mormoró lui.
"Per stare con me,non tutti lo farebbero"affermó lei davvero stupita dal comportamento del biondo.

Aveva conosciuto tante persone,ma nessuno si era mai preoccupato realmente di lei apparte Raini e Ross sembrava cosí diverso dagli altri ragazzi. Sembrava cosí altruista e generoso.
Sembrava cosí forte.
E lei aveva bisogno di una persona forte perché a lei la forza era la cosa che piú le mancava e lo sapeva.

I due giovani rimasero su una panchina a chiacchierare tutta la notte.
Non si erano mai sentiti cosí vicini ad una persona.
Ross sentiva un emozione forte simile ad una cotta.
Laura si sentiva capita e il ragazzo le piaceva,davvero.
Ma si era ripromessa che non avrebbe avuto storie d'amore non voleva finire a litigare come i suoi genitori.
Non avrebbe fatto quella fine.
"É la seconda notte che passiamo insieme"mormoró Ross con dolcezza mentre la accompagnava a casa per la seconda volta.
Il sole stava sorgendo.
"Personalmente preferisco questa volta" affermó la castana ridendo.
"Anche io,sicuramente"sussurró.

Il biondo preso da un coraggio improvviso si avvicinó alla castana lasciandole un bacio a stampo.
Lei non si ritrasse,fu un semplice contatto.

"Sappi che questa volta non sono ubriaco" mormoró facendole intendere le sue intenzioni.
Sorrise.
"Nemmeno io"borbottó la castana allontanandosi dal biondino e rientrando in casa.
Prima di entrare sentii fuoriuscire qualcosa dalla sua bocca.

"Allora ci becchiamo in giro" esclamó sorridendo.

||All Night||Where stories live. Discover now