On the road

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Laura aveva preso sonno sulla spalla di Ross e lui era rimasto a guardarla e a guardare quanto fosse bella anche mentre dormiva.
Si stupiva del fatto che anche Laura avesse abbandonato tutto e fosse andata con lui. Ma forse era proprio quello l'amore vero.
Esserci nel momento del bisogno ed anche nei momenti felici.

Ma stava facendo bene a permetterle di andare via con lui? Stava facendo bene ad allontanarla dalla sua famiglia piena di problemi?
Forse lei aveva il compito di difendere la madre dal padre. E lui l'aveva convinta ad andare via con lui,in un paesino sparso nel nulla.

Non riusciva a dormire perché questo pensiero lo teneva sveglio.
Ed anche il pensiero di aver abbandonato i suoi genitori.
Ed anche il pensiero di aver appena ritrovato i suoi veri genitori.
Per le cose che erano successe,non aveva avuto il tempo di metabolizzare il tutto.

"Mamma,siamo diretti verso un paese chiamato Katerbucky,Colorado" premette invio.
Aveva paura che il cellulare della madre fosse tenuto sotto controllo da Rudolf. Ma aveva voluto rischiare per non interrompere i rapporti con Stormie.
Lui amava sua madre e suo padre.
Non avrebbe mai permesso a nessuno di allontanarli.

"Buon giorno amore" sussurró Laura svegliandosi con un tenero sorriso sulle labbra.
Ross le accarezzó i capelli e le bació la fronte.
"Shh,dormi ancora un pó piccola" borbottó il ragazzo.
Lei si alzó convinta. Non aveva piú sonno.
Il pensiero di essere lontana 400 chilometri da casa,le metteva ansia e al tempo stesso la rendeva stranamente contenta.
Era lontana dal padre.
E il padre le procurava solo dolore,quindi era un bene quel viaggio.
Ma aveva lasciato sola la madre e lei non era un tipo che lasciava le persone nel momento del bisogno.

"Non ho piú sonno" disse seria baciandolo.
Lui rispose al bacio.
Amava quelle labbra.
Amava Laura. E tutte le sensazioni che gli faceva provare.

"Tu non hai dormito proprio?" chiese la ragazza un pó preoccupata notando le occhiaie del biondo.

"No,sai con te che dormi sulla mia spalla é complicato dormire" scherzó facendola ridere.

"Sei un ottimo cuscino ad ogni modo" borbottó la ragazza.

"Sono ottimo in tutto" affermó il ragazzo.

"Poco modesto" disse lei sarcastica.

Quanto era bello avere un tipo di rapporto simile ed entrambi erano contenti del fatto che fossero indissolubili nonostante tutte quelle difficoltà che avevano affrontanto.

Loro erano perfetti.

L'autobus continuava a muoversi in autostrada finché arrivó ad un piccolo paesino costituito da piccole case in legno.
Sembrava un paesino cosí pacifico.
E Ross e Laura erano davvero contenti della loro scelta.
Con i loro piccoli zaini si diressero mano nella mano all'esplorazione di quel luogo.

___________

Ellen da poco si era resa conto che Laura fosse scappata. Non sapeva se dirlo al marito oppure no.
Lei non voleva che anche Laura fosse in pericolo,piú di quanto lo fosse lei.
Perché stava ancora con quell'uomo? Perché lo amava.
Era un suo enorme difetto.
Non amava i suoi modi,non amava i suoi tradimenti.
Amava Damian. Con tutto il cuore.

"Laura é fuggita" esclamó Ellen appena il marito scese al piano inferiore per fare colazione.
Quella notizia non sembrava averlo toccato particolarmente.

"Tua figlia é scappata!" urló scoppiando in lacrime.
Quanto si sentiva sola in quel momento.
E realizzó che Laura avesse ragione. Quella non era famiglia,non era una vita.
Avrebbe potuto evitare quella situazione,ma non aveva fatto nulla per riuscirci.

"É tutta colpa tua" affermó l'uomo.

"Mia?" domandó la donna sconvolta.
Aveva solo la colpa di non aver lasciato il marito mesi prima.
Anzi no,al primo tradimento.

"Si,tu non sei riuscita ad educarla" affermó l'uomo nervoso.

"Si,ma nemmeno tu l'hai educata" esclamó la donna aprendo gli occhi su colui che aveva avuto al suo fianco per tutto quel tempo.

"Tu sei la donna,dovresti essere tu ad educarla"

"Tu sei il padre e dovresti esserci anche tu per lei"urló disperata.

____________

Stormie aveva appena letto il messaggio del figlio e non aveva mai sentito nominare una cittá del genere. Era probabilmente un piccolissimo paesino sparso nel nulla.
Lo disse a Mark e lui sembró riflettere su dove si trovasse quel luogo.
Il loro figlio era lontano da casa. Ed era cosí strano non vederlo piú girovagare per casa con l'aria sognante.

Era un ragazzo sempre allegro,e i due si sentirono in colpa nel notare che nell'ultimo periodo non erano riusciti a raggiungere il loro obiettivo:quello di renderlo sempre felice.
Era triste,piangeva. E lui non l'aveva mai fatto dal giorno in cui aveva scoperto che era stato adottato.

"Ross,io e tua madre dobbiamo dirti una cosa" affermó Mark preoccupato.
Il ragazzino aveva solo tredici anni.
"Cosa?" chiese il ragazzo con il suo tenero sguardo innocente.
Erano seduti attorno al tavolo,e Ross era certo che avesse combinato qualcosa anche se non ricordava precisamente il casino che avrebbe potuto fare in quel momento.
"Che ho fatto stavolta?" chiese il ragazzo con un sorriso.
Peró ben presto si accorse di quanto i genitori fossero tristi e pensierosi. Ed anche il suo volto si trasformo.
Qualcosa non andava e lui non c'entrava quella volta.
"Io e tua madre non siamo i tuoi veri genitori" spiegó Stormie.
Ross passó il suo sguardo da un lato all'altro confuso.
Adesso come doveva chiamarli?
Stormie e Mark oppure sempre Genitori?
"Ma cosa dite? Voi siete i miei genitori" mormoró con le lacrime agli occhi.

Mark ricordava perfettamente tutte le lacrime che quei giorni spesero tutti e tre.

______________

Laura e Ross si erano diretti in un alberghetto sparso nel nulla. Quel paesino sembrava un paesino si montagna sebbene si trovasse quasi in pianura.
Un leggero strato di nebbia ricopriva ogni casa presente. E sembrava ancora piú tranquillo quel paesino dalla finestra.
Ross era appoggiato sui gomiti mentre osservava la zona circostante e Laura disfaceva i bagagli e diceva al biondo qualcosa che non riusciva a comprendere bene.

"Ross mi stai ascoltando?"domandó la castana facendolo riprendere improvvisamente.

"No scusami amore" mormoró lui distratto.
Il ragazzo stava pensando alla madre,al padre,a tutto quello che aveva lasciato e a quello che stava per trovare. Non sapeva cosa avrebbe trovato e come sarebbe stato.

"A cosa stai pensando?" chiese la ragazza abbandonando i suoi vestiti e abbracciando il biondo da dietro.

"Cosa dovremmo fare ora?" domandó preoccupato.

Laura sbuffó.
"Non ne ho idea" borbottó.

Il cellulare di Ross improvvisamente trilló.
Osservó il display notando il nome della madre.
Lesse di fretta il messaggio. Ed inizió a preoccuparsi quando lesse il nome Rudolf.

"Ross,Rudolf ha scoperto tutto,non so come..ma sta venendo a cercarti"

||All Night||Where stories live. Discover now