Rose miller

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Ross ricordó il nome del mittente di quel pacco e gli sovvenne una certa Rose.
Adesso non si ricordava se fosse Rose Miller o qualche altro cognome del sud degli stati uniti.
"Piacere Ross"rispose il ragazzo con un leggero sorriso.
Osservó i volti del padre e della madre notando una certa tensione nella camera da letto.
"Questa é una nostra vecchia amica"spiegó Stormie un pó incerta. Non si aspettava che il ragazzo la ritornasse a trovare poichè aveva passato tutto il giorno in ospedale.
Mark era sconvolto ed anche Rose non sembrava contenta di quella situazione.
"Ok"bisbiglió il biondo osservandoli dalla soglia della porta.
Poi si avvicinó alla madre e le bació una guancia.

Stormie guardava l'ospite appena arrivato con preoccupazione.
Non poteva evitare di pensare che lei lo avrebbe portato via.
E sapeva che in quel caso non avrebbe potuto fare altro che piangere ed accettarlo.
Amava il figlio.
Perché Ross era suo figlio e non di Rose.
"Sei proprio un bel ragazzo"mormoró la donna guardandolo e accarezzandogli i capelli.
Lui spalancó gli occhi per la paura.
Non era mai capitato che qualcuno appena conosciuto giá cercasse di stabilire un rapporto cosí manuale con lui.
E quel contatto lo fece spaventare,ma anche tranquillizzare stranamente.
"Quanti anni hai?"chiese la donna curiosa.
"Diciannove"rispose Ross con un sorriso stampato in volto.
La donna sembró riflettere su qualcosa di oscuro.
"Sei cresciuto bene,mi ricordo di te quando eri piccolissimo"affermó con la voce quasi tremante,ma cercó controllarla.
Incontrare il proprio figlio dopo tanti anni era un'emozione strana.
"Io non mi ricordo di te"mormoró Ross quasi spaventato.
Quella donna si ricordava di lui ed invece il biondo non aveva nessun ricordo. Non sapeva nemmeno chi fosse.
La donna fissava il biondo come se volesse assorbirne ogni particolare.
"Sono una vecchia amica"ribadí guardando Stormie e Mark che continuavano a sembrare un pó preoccupati.
Ross annuii.
"Rose si fermerá un pó e noi la ospiteremo"disse Mark incerto.
Il biondo sorrise.
"Avremo un pó di tempo per conoscerci allora"mormoró il ragazzo osservando la donna che aveva davanti.

"Sicuramente" rispose.

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Il biondo lasció la stanza per tornare a casa,aveva ricevuto un messaggio da Laura in cui diceva che gli mancava,cosí lui aveva deciso immediatamente di tornare a casa a farsi una doccia e poi passare a prendere la ragazza per passare un pomeriggio insieme.

"Non so cosa hai intenzione di fare"mormoró Stormie dolce.
Lei era sempre dolce,aveva sempre un tono pacifico.
"Ma non ti permetteró di dire la veritá a mio figlio"sussurró quasi piangendo.
La donna la guardó turbata.
"Lui ha il diritto di sapere chi sono"esclamó con un certo rammarico.
Stormie inizió a fissare il vuoto.
Aveva ragione,aveva il diritto di saperlo.
Ma non era certa di come Ross l'avrebbe presa,lui era molto sensibile.
"No,lui non lo saprá..potrebbe soffrirne"disse preoccupata.
Rose guardó entrambi i genitori con una certo disgusto.
"Ma io sono sua madre,lui deve saperlo"urló perdendo le staffe.
"No,io sono sua madre,io l'ho cresciuto"affermó Stormie tranquilla.
Rose si sentii quasi in colpa a quella affermazione,ma d'altronde aveva ragione..lei non c'era stata per il ragazzo,lei lo aveva abbandonato in un convento.
Ed improvvisamente quel ricordo si fece vivo nella sua mente.
Era una notte di dicembre quando Rose guardava il figlio in una piccola cesta di paglia all'interno di una macchina quasi inghiottita dalla neve.
Osservava le guanciotte arrossate del piccolo bambino e piangeva all'idea che lo avrebbe dovuto lasciare dopo poco tempo da solo in quella zona sconosciuta.
Avrebbe voluto riportarlo con sé,ma sapeva che nel futuro lo avrebbe atteso una famiglia perfetta.
"Tesoro é l'ora di lasciarlo" mormoró il marito sfregando le mani per riscaldarsi. Quella notte rispecchiava lo stato d'animo di Rose. Era col cuore gelato dal dolore.
Accarezzó le guance del piccolo esserino che stringeva tra le braccia e sorrise piangendo.
"Ti amo,piccolo mio"sussurró teneramente.

Non voleva che soffrisse ancora per colpa sua. Dopo avergli praticamente rovinato la vita con quel gesto che avrebbe voluto tanto non fare,ma le possibilitá economiche in quel periodo della sua vita erano ristrette e non avrebbe mai potuto dargli la vita che si meritava.
"Ok,non diró nulla"borbottó quasi arrabbiata.
Ma infondo al suo cuore,sapeva che era la cosa piú giusta. Sapeva che Ross fosse figlio di Mark e Stormie e che lei non avesse mai fatto parte della sua vita.
Stormie sospiró sollevata.
Voleva la felicitá del figlio ed in qualche modo credeva che solo lei e il marito potessero dargliela.

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Il biondino si osservó allo specchio insicuro.
Indossava una semplice camicia bianca sbottonata e dei jeans strappati sulle ginocchia,poi portava degli occhiali per mantenere i capelli,fin troppo lunghi.
"Dovrei tagliarli" pensó con un leggero sorriso mentre chiudeva la porta di casa e si dirigeva a piedi verso la casa di Laura.
Entrambi avevano deciso che per il bene della loro relazione lui non avrebbe piú messo piede nell'abitazione,anche perché Damian nel loro primo incontro aveva irritato parecchio Ross e non aveva intenzione di vederlo ancora.

"Ciao amore"urló la castana vedendolo nel viale del suo piccolo alloggio.
Lui spalancó gli occhi sorridendo.
"Come mi hai chiamato?"chiese arrossendo.
Lei alzó le spalle ripetendo il dolce nomigliolo con cui lo aveva soprannominato.
Quel giorno sembrava allegra e Ross un pó sentí di avere qualche merito nel suo umore.
"Come mai cosí felice?"domandó il biondo prendendola per mano.
Lei si mise alcuni capelli ribelli dietro le orecchie e sembró sorridergli con gli occhi.
"Non lo so,sono contenta di essere uscita di casa..e di essere qui con il mio ragazzo"spiegó sottolineando l'ultima parola.
Lui arrossí e lei amava vederlo imbarazzato.
Lei lo amava e basta.
Ma questo lui ancora non lo sapeva.
"Successo qualcosa a casa?"chiese continuando.
"I miei stavano discutendo,come sempre"mormoró annoiata.
"A te?"continuó incuriosita vedendo il biondo quasi fremere dalla voglia di raccontare qualcosa.
"Sono andata a trovare mia madre,che probabilmente tornerá a casa tra pochi giorni e ospitiamo una loro vecchia amica"esclamó in un soffio.
La castana sorrise.
Le veniva cosí naturale sorridere in presenza di Ross.
Le bastava vedere i suoi capelli biondi.
"Ne sono contenta"ammise la ragazza.
"Anche io,amo mia madre"spiegó mostrando gli occhi lucidi.
"E chi é l'amica che ospitate?"domandó Laura curiosa e gelosa pensando che fosse qualche bella ragazza di giovane etá.
Lui scosse la testa.
"Una donna avrá circa l'etá di mia madre" mormoró lui.
"Mi sembra di conoscerla da una vita"ammise liberandosi di un peso.

||All Night||Where stories live. Discover now