go to the cinema

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Il biondo era arrabbiato e camminava per la strada sbuffando e stringendo i pugni per il nervosismo.
Sentiva la necessitá di spaccare qualcosa.
Queste erano cose che non capitavano quasi mai.
L'unica volta in cui sentiva una sensazione simile era quando gli fu imposto di abbandonare l'orfanotrofio per andare in una casa nuova. Non sapeva nulla della famiglia a cui era stato affidato.
E temeva che ben presto anche loro si sarebbero stufati della sua presenza.
Sembrava dar noia alle persone.
Osservando fuori dalla sua piccola camera,vide due figure guardarlo emozionato.
Quelli erano probabilmente i suoi futuri genitori ed aveva estremamente paura di essere abbandonato anche da loro.
Odiava abbandonare l'orfanotrofio e per quel motivo aveva mostrato la parte peggiore di sé cosí forse lo avrebbero riportato indietro.

Ross continuava a camminare trascinando i piedi sull'asfalto ed ogni tanto calciando qualche pietra ferma accanto ai marciapiedi.
Era un metodo per scaricare lo stress o per distrarsi.
Doveva ammettere che era molto dispiaciuto del comportamento di Laura,lei aveva come fatto finta di non conoscerlo e lui odiava quando le persone si sentivano superiori.
Eppure sembrava cosí strano,visto che lei stessa aveva raccontato di essere esclusa insieme alle amiche.
Ma cosa ne poteva sapere? La conosceva da pochi giorni. E la castana poteva anche aver finto solo per farlo avvicinare alla sua persona.
Odiava pensare queste cose delle persone.
Ross era un tipo che non parlava alle spalle altrui,se aveva qualche problema con una persona lo ammetteva liberamente.
Improvvisamente avvertí una vibrazione nei pantaloni e non sentendo alcuna suoneria,immaginó che fosse un semplice messaggio.
Arrivó a pensare che fosse di Laura,ma poi ricordó che non aveva avuto nemmeno il tempo di darle il suo numero di cellulare.

Da:Calum
"Ross,oggi andiamo al cinema vuoi venire?"

Lesse sullo schermo.
Immaginó che ci fosse anche la castana e quel giorno sentiva che non avrebbe voluto vederla per niente.
Cosí decise di telefonare al rosso per accertarsi.

Bip bip.

"Pronto"disse Calum con voce arzilla.
"Hei fratello"mormoró il biondo un pó stufo.
Calum percepii un pó di rabbia nel suo tono,ma evitó di approfondire la situazione.
Credeva che si sarebbe ripreso andando al cinema con loro.
"Chi viene al cinema?"domandó in tono da interrogatorio.
"Siamo io,Raini e Laura"spiegó semplicemente.
Ross fece una strana smorfia.
"Non vengo"borbottó dopo aver sentito il nome della temuta castana.
"Dai,ti prego..non lasciare Laura a fare il terzo incomodo"bisbiglió il rosso supplicandolo.
A lui l'idea di lasciare Laura da sola per una sera non dispiaceva molto.
Forse avrebbe dovuto dire di no un pó per vendetta.
"No,preferisco rimanere a casa"disse con una certa cattiveria nel tono della voce.
Calum sussurró un ok,poco convinto ed attaccó il cellulare.

Il biondo osservó lo schermo prima di riporlo nella sua tasca e guardó la sua casa in lontananza.
Fece una piccola corsa per raggiungerla.
Voleva ritornare nella propria stanza.
Era l'unico posto sicuro e protetto.
Appena attraversó l'ingresso,notó che i genitori non erano presenti nell'alloggio.
Quindi salii in solitudine le scale per ritrovare la sua camera nel disordine quotidiano.
Era disordinato. Ed in quel momento anche la sua mente lo era.

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"Mamma,ha dimenticato anche questo"borbottó la castana prendendo un apri bottiglie di vetro e mostrandolo alla donna che aveva difronte.
Stavano preparando un grosso scatolone con tutta la roba che il padre aveva lasciato lí per sbaglio.
Ed una volta aver scoperto dove stava vivendo,lo avrebbero mandato per posta.
La madre afferró l'apri bottiglie e lo gettó insieme al resto della roba.
Laura notava una nuova allegria nel suo viso.
"Ricomincia la vita,amore mio"sussurró la madre abbracciandola.
Ed era cosí bello sentirle dire certe cose.
Era davvero bello sapere che lei si stava riprendendo anche grazie al suo aiuto.
"Stavolta sará diverso,stavolta saremo solo noi due..promesso"le borbottó all'orecchio.
Laura si sentiva felice.
Quella promessa era qualcosa a cui si sarebbe aggrappata con tutte le sue forze e sperava che almeno quella volta la madre non la deludesse,come aveva sempre fatto.

Laura sentii il cellulare squillare ed aveva deciso di farlo continuare a suonare per godersi a pieno quel contatto con la madre.
"Tesoro rispondi"le consiglió la madre.
Cosí la figlia lasció la presa sui fianchi della donna ed afferró il suo telefono nella tasca.
Una foto buffa della riccia comparve sul display e sorrise a vederla.

"Ehi,tesoro"sentii la riccia dall'altro lato.
"Ehi,amore"rispose la castana.
Scoppiarono entrambe in una risata perché solitamente non usavano quei soprannomi cosí dolci.
"Dimmi pure"le propose.
"Vuoi venire al cinema stasera?"chiese la riccia sorridendo.
"Chi siamo?"domandó la castana per assicurarsi della presenza di Ross.
Dopo averlo trattato in quel modo il minimo che potesse fare era chiedergli scusa.
"Io te e Calum"bisbiglió la riccia con semplicitá.
"Ross non viene? Come mai?"chiese Laura preoccupata.
La riccia esitó non sapendo il reale motivo per cui non volesse venire.
"Non so,ci ha parlaro Calum"rispose.
Laura capii che era probabilmente per la delusione.
Si era pentita di averlo trattato in quel modo,ma era stata presa dal momento.
E il suo istinto le aveva detto di comportarsi in quella maniera.
"Ah ok" esitó.

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La giornata trascorse velocemente e presto Laura si ritrovó a dover scegliere i vestiti da indossare per andare al cinema.
Puntó ad una camicia a quadretti accompagnata da uno jeans strappato e delle comode adidas.
Fece una piroetta davanti alla madre che le diede il suo consenso.
Ed il campanello inizió a suonare fastidiosamente.
Laura sapeva che si trattava di Raini.
E quando andó ad aprire, si riveló la figura della migliore amica e del rosso abbracciati.
Laura afferró un cappottino e li seguii all'auto del ragazzo.
Era l'unico a saper guidare nel loro gruppo.
Laura si posizionó nei sedili posteriori.

"Passiamo a prendere Ross"borbottó Calum.
"Non avevate detto che non veniva?"chiese la castana.
Il rosso e la riccia si scambiarono un occhiata.
"Secondo te lo lascio a casa?"bisbiglió scoppiando a ridere.

Arrivarono in fretta con l'auto a casa del biondo e la ragazza notó quanto ci volesse poco ad arrivarci in macchina.
Era in una piccola villetta sparsa nel vuoto.
Ed era stupenda quella zona circostante.
"Ciao,biondo"disse il rosso quando il ragazzo gli aprí la porta.
Sembrava stupito.
"Mi sembrava di aver detto che non venivo" disse.
Calum lo supplicó ed il ragazzo si decise ad uscire con loro.
Afferró un giubbino ed uscii con una delle sue solite felpe.
Notó la castana.
Era vestita in maniera cosí semplice eppure era cosí bella ugualmente.

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