argued with you.

422 38 5
                                    

Il sabato era sempre una giornata noiosa.
Tutti la trascorrevano allegri in attesa della domenica.
Ma tutti erano a conoscenza del fatto che in realtá era piú l'attesa ad essere elettrizzante piuttosto che la domenica stessa.
Laura e Ross lo trascorrevano a casa con le proprie famiglie.
Laura era rimasta tutta la mattinata ad osservare l'armadio vuoto.
L'armadio del padre.
Quella mattina aveva raccolto tutta la sua roba in una grande valigia cob le rotelle e l'aveva trascinata giú per le scale.
Urlava addosso alla madre.
Nemmeno in quel caso aveva assunto le proprie respondabilitá.
E la mamma come sempre lo aveva rincorso per le scale supplicandolo di rimanere con loro mentre piangeva.
Anche l'uomo faceva sempre cosí.
Se ne andava per un paio di giorni con le sgualdrine che trovava per strada e dopo essersi soddisfatto tornava a casa con la faccia di bronzo.

Ellen era tra le braccia della figlia a piangere a dirotto.
E Laura non piangeva,non quella volta.
Anzi non piú.
Si chiedeva perché l'amore facesse cosí male.
Anzi perché prima fingeva di rendere tutto piú bello e poi ti trascinava nell'oblio piú profondo.
Era questo l'amore? Allora lei preferiva non provarlo mai.

"Mamma noi stiamo meglio senza di lui"mormoró la ragazza alla madre. Lei si reggeva alle sue spalle come se fosse una sorta di ancora e la castana ogni tanto le dava qualche bacio sui capelli.
Non sapeva se insieme cel'avrebbero fatta,ma avrebbero sicuramente tentato a superare quegli ostacoli insieme.
E per la prima volta si sentiva fondamentale nella vita della quarantenne e non solo un peso insopportabile.

"non lo so,tesoro...non penso di farcela senza di lui"borbottó la madre tra le lacrime.
"Noi ce la faremo insieme"sussurró afferrandole la mano.
La madre la guardó negli occhi fiera.
E le due si scambiarono un leggero sorriso.
Rimasero cosí tutta la mattinata.
Ad osservare mensole e scaffali vuoti.
La madre credeva che stavolta cel'avrebbe fatta a superarlo.
Non aveva intenzione di perdonarlo,voleva andare avanti con la sua vita.
Voleva ricominciare ad essere felice.
Voleva farlo per la figlia,anche lei si meritava un pó di spensieratezza nella sua adolescenza.
La donna era consapevole del fatto che lei ed il marito non avevano mai dato modo di farla vivere spensierata.
La ragazza aveva lottato fin da piccola,fin da quando vide il padre tirare uno schiaffo alla moglie senza un vero motivo.
Aveva lottato con i mostri che la circondavano.

---------

Il biondo aveva passato la mattina a guardare la televisione,ma in realtá continuava a pensare alla castana con cui aveva trascorso la notte.
Ed il suo dolce viso,era come se non volesse abbandonarlo.
Cosí con una certa convinzione decise di muoversi verso la casa della ragazza e comprare una pizza da gustare insieme.
Sperava che lei accettasse.
Si direzze nella pizzeria piú vicina e compró due margherite dirigendosi verso la casa della ragazza a piedi.
Sperava che le pizze non si sciogliessero durante quella camminata,ma le teneva con cura.
Come se fossero un prezioso bottino.
Non voleva fare figuracce con Laura presentandogli una pizza gommosa e immangiabile.
Cosí ogni tanto le dava un occhiata per assicurarsi che non si fossero rovinate.

Dopo qualche isolato notó da lontano il piccolo cortile ricco di fiori della casa della castana.
E si avvicinó allegro,bussando alla sua porta quasi con cautela.
Sembrava che non ci fosse nessuno,ma dopo qualche minuto sentii scricchiolare il parquet dall'altro lato della porta.
Una donna sulla quarantina con capelli castani tendenti al grigio che assomigliava vagamente a Laura aprii leggermente la porta mostrando occhi rossi e gonfi.
Ross divenne serio e ripensó alla sera precedente.
Il padre di Laura era in macchina con una donna bionda e probabilmente aveva scoperto tutto. Si sentiva in colpa per essere andato lí in un momento cosí delicato.
"Salve,cerca qualcuno?"chiese dando al biondino del 'lei'.
Ross osservó all'interno della casa cercando la bruna.
Ritrovó il suo viso quasi paralizzato vedendolo.
"Cercavo lei"mormoró il ragazzo indicandola.
Laura spinse la madre delicatamente allontanandola dalla porta.
"Ci penso io"affermó la bruna chiudendosi la porta alle spalle.
"Che ci fai qui?"domandó con un volto che il biondo non riconosceva.
Era tesa e sembrava arrabbiata.
Aveva forse fatto qualcosa? Eppure non si erano sentiti tutta la giornata.
"Ero venuto qui per pranzare insieme"borbottó facendole vedere le due scatole che aveva tra le mani. "Perchè?"chiese lei curiosa ed infuriata.
Ross aveva uno sguardo estremamente stupito.
Si era forse sognato quel bacio?
Si era immaginato che la notte prima tutto fosse cambiato tra di loro?
E lui si pentii di essersi aperto con qualcuno cosí facilmente.
"Perché volevo vederti"spiegó semplicemente avvicinandosi per baciarle la guancia.
Lei si scostó quasi terrorizzata.
"Bhe,potevi avvertirmi.."lo accusó nervosa.
Lui la guardó interrogativo.
"Come facevo se non ho il tuo numero?"domandó tranquillamente.
"Hai ragione,ma comunque oggi non é giornata per pranzare insieme"mormoró la ragazza cercando una giustificazione.
Ma non aveva giustificazione il fatto che lei si sentisse ferita da tutti.
Ed il fatto che si sentisse sola ed abbandonata dal resto del mondo.
Sapeva che Ross l'avrebbe capita,ma non voleva caricarlo anche dei suoi problemi.
"Ma,ma io volevo solo passare un pó di tempo con te"balbettó guardandola.
Lei abbassó lo sguardo sentendosi in colpa.
"Ma é successo qualcosa?"continuó il ragazzo preoccupato.
"No,solo che non ho voglia di stare con te io"urló.
Il ragazzo la osservó arrabbiato.
"Potevi anche dirmelo"gridó lui lasciandole le due pizze in mano ed andandosene via.
Era stato deluso,di nuovo.
Era la seconda volta che veniva illuso da una ragazza e poi ferito.
Non voleva piú provare quelle emozioni.
Non per qualcuno che non lo meritasse.

Laura lo osservó allontanarsi e rimase leggermente intristita dalla sua reazione.
Ma non poteva sperare in un atteggiamento migliore,gli aveva appena mentito su ció che provava.
Avrebbe amato trascorrere il tempo con lui,ma non voleva credere all'amore.
Non voleva fidarsi.

"Potevi invitarlo a rimanere"propose la madre quando la castana rientró in casa.
"No,preferiva andare via"mentii gettando le due scatole quadrate nella pattumiera.

||All Night||Where stories live. Discover now