Problems

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La ragazza aveva spiegato tutto l'accaduto. E la voce non nascondeva tutta la paura che aveva provato e che provava in quel momento.
Ross era sbigottito.
Quella famiglia era strana ed egoisticamente si sentí fortunato di avere persone come Stormie e Mark nella sua vita.
Gli dispiaceva per la castana,che aveva dovuto sopportare tutte quelle litigate e tutti quei discorsi.
Non aveva assaporato la felicitá ed improvvisamente tutto divenne piú nitido,era quello il motivo per cui non riusciva ad amare.

Lei piangeva singhiozzando. E lui le accarezzava una guancia asciugando le amare lacrime che scivolavano lungo le gote.
Sapeva che non serviva a molto,ma aveva almeno tentato di aiutarla.
La avvolse con le braccia e le accarezzó delicatamente i capelli.

"Non sei piú sola" sussurró.
Lei non rispose,continuando a piangere.
Sapeva di non essere sola,sapeva che il biondino era lí per lei..anche se non riusciva a realizzarlo.
Avere qualcuno accanto era cosí difficile da accettare quando per un intera vita,sei completamente sola.
"Grazie" bisbiglió tra le lacrime.
Lui asciugó i suoi occhi con le maniche della felpa e sorrise.
Un sorriso da togliere il fiato.
Poi si leccó leggermente le labbra mentre tentava di pulirle gli occhi con delicatezza.
"Sei cosí dolce con me"mormoró lei. "Si,sento il bisogno di proteggerti"affermó il ragazzo.
A quelle parole il cuore della ragazza inizió a battere con forza mentre lo osservava con attenzione per carpirne i dettagli piú piacevoli. I suoi occhi.
Erano occhi marroni,profondi come il mare.
Erano stupendi.
Diventavano verdi quando erano colpiti dal sole.
I capelli.
Biondi come il grano.
Erano bellissimi.

Allungó una mano passandogliela tra i capelli e gli sorrise.
Lui ricambió il sorriso guardandola.
Era bellissima anche con gli occhi rossi.
Era bellissima anche senza trucco.
Era sempre bella. Con i capelli spettinato e le guance bagnate.
Era una bellezza naturale.

Le passó un dito sulle rosee labbra e si avvicinó lasciandole un piccolo,tenero bacio.
"Andiamo a fare colazione,cosí ti riprendi" mormoró il biondo tendendole la mano.
Lei la afferró e rise alla sua affermazione.
"Anche tu mi sembri un pó scosso"borbottó prendendolo in giro.
Lui arrossí.
"Quando ti vedo,lo sono sempre"disse ridendo.
"Ruffiano"lo riprese la castana ridendo.

Decisero di non andare al locale della scuola per non vedere Britney. Laura era contenta di stare con lui,ma non se la sentiva di sbatterlo in faccia a tutti come un trofeo.
Ross non era un premio.
Ross era il suo ragazzo.
Camminarono mano nella mano fino al jenny's un piccolo locale posizionato sulla lunga spiaggia di Miami.
Era rivolto verso il mare.
E questo lo rendeva un posto unico e speciale.

Si accomodarono ad un tavolo accanto alla finestra,mentre osservavano i bambini intenti a giocare a palla.
Entrambi si dispersero a pensare quanto fosse bella l'infanzia.
Ross era cresciuto senza aver avuto alcun dubbio sull'affetto dei suoi genitori,perché non si era mai posto realmente qualche domanda.
Laura aveva avuto una vera famiglia.
Era cresciuta felice. E sentiva nostalgia di quel sentimento ormai sconosciuto.

Ordinarono due caffé.
La castana lo prese senza zucchero Ross fece una leggera smorfia di disgusto vedendola ingurgitarlo senza problemi.
"Come fai a berlo?"urló lui gettando nel bicchiere la quinta bustina di zucchero.
Lei sgranó gli occhi e sorrise.
"Tu hai svuotato il locale dallo zucchero,non sono io quella strana"disse con un pizzico di ironia.
"Oh si,che sei strana"rispose il biondo scoppiando a ridere.
Laura fece finta di niente e continuó a berlo senza problemi mentre il biondo continuava a fare facce disgustate.

"Comunque cosa mi hai detto sui tuoi genitori?"chiese la castana seria.
Il biondo inizió a fissare il contenuto sul fondo del bicchiere.
Quell'argomento non gli piaceva perchè sentiva non potersi piú fidare di loro.
"Mi nascondono qualcosa"disse alzando le spalle.
"Cosa te lo fa pensare?"chiese la ragazza curiosa.
Lui la guardó.
"Ieri notte volevo fargli uno scherzo,e li ho sentiti bisbigliare di non raccontarmi qualcosa" spiegó lui sicuro e troppo curioso.
Voleva solo sapere cosa gli nascondessero i genitori.
Aveva lo sguardo perso nel vuoto,perché sentiva che anche loro lo stavano deludendo.
E lui pregava che almeno loro non lo facessero.
"E credo che c'entri qualcosa quella scatola"continuó sospettoso.
Aveva una mano stesa sul tavolo e Laura non esitó ad afferrargliela per cercare di dargli sostegno.
Lui guardó le loro mani unite e bació quella della ragazza che arrossí violentemente.
Lui amava le sue guance rosse.
"Dove sei stata nascosta tutto questo tempo?"chiese con un briciolo di dolcezza.
Lei lo guardó ricambiando l'amore nello sguardo.
"Ti stavo aspettando"emise in un sussurro.
Si sorrisero.
E quei sorrisi erano cosí veri.
Erano loro stessi finalmente.

_______________
Decisero di fare una passeggiata sulla spiaggia che sembrava perfetta per loro. Il cielo era roseo.
"Parlami della tua vita"esclamó il biondo rendendosi conto di non conoscerla abbastanza,ma di amarla comunque.
Lei roteó gli occhi ed inizió ad osservare un punto fisso nel vuoto.
"Quando ero piccola,eravamo tutti molto uniti.."cominció sentendo giá gli occhi inumidirsi.
Lui le avvolse le spalle con un braccio e la castana sospiró.
"All'etá di otto anni,vidi mio padre insieme a mia zia chiudersi in uno stanzino..pensavo stessero giocando a nascondino,cosí entrai per unirmi a loro"continuó ridendo un pó. Forse per la sua ingenuitá.
Ma come puó una bambina di otto anni capire quanto puó essere difficile l'amore.
La vita.
"Non l'avrei mai fatto,se avessi saputo che avrebbe portato ad anni di tradimenti e maltrattamenti...io e mio padre non ci parliamo piú,lui mi ha deluso e io non lo perdoneró mai"concluse la ragazza osservando attentamente gli occhi del biondo.
Lui annuii prendendo un rametto tra le mani e cominciando a disegnare figure geometriche sulla sabbia.
"Hai mai avuto qualche ragazzo?"chiese lui tenendo il capo basso.
"Perché lo vuoi sapere?"chiese Laura stuzzicandolo.
"Perché voglio sapere se ci puó essere qualche rivale"esclamó alzando la testa.
Lei sorrise.
"Ne ho avuti abbastanza"rispose ridendo.
Lui intuii che fossero molti e la gelosia si intromise nei suoi pensieri.
"Tu?"domandó lei continuando il discorso.
"Solo Britney,anche se non la definirei proprio una fidanzata"mormoró.
"Io invece la definirei"bisbiglió Laura con un pizzico di gelosia.
Il biondo la notó e sorrise soddisfatto.
Entrambi erano gelosi,ed era un segno positivo.
"Sei gelosa?"la provocó.
"No,per niente"affermó lei,sapendo di mentire.
"Bugiarda"urló facendola sobbalzare.
"Comunque in questo momento,sono tutto tuo"continuó lui diventando dolce.
Aveva questa particolaritá. Era estremamente dolce.
"Mi sento onorata"disse lei sorridendo e prendendolo per il colletto della felpa lasciandogli un bacio sulle labbra leggermente screpolate dal freddo.
Sapevano di menta.
Sapevano di amore.
E lei amava quel sapore.

"Ti amo" scrisse lui sulla sabbia.
"Anche io" scrisse lei sorridendogli.
Non lo aveva detto,ma almeno lo aveva ammesso a sé stessa.
Lei lo amava.

||All Night||Where stories live. Discover now