at dinner

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Come un genitluomo il biondo scostó la sedia della castana e la fece accomodare donandole un tenero sorriso.
Lei lo ricambió ed inizió ad osservare il piatto fumante che aveva davanti.
E poi rivolse uno sguardo a tutte le persone che aveva davanti.
Notó Stormie e Mark.
Guardó Ross.
L'amore che legava quelle persone era qualcosa di unico.
Avrebbe voluto una famiglia simile. Voleva un amore cosí,anche se sentiva che quello che provava per il biondino fosse molto simile.

"Non ti piace cara?"chiese gentilmente Stormie.
Lei fece cenno di no col capo.
"No,stavo solo riflettendo"mormoró pensierosa.
Ross pose una mano sulla sua gamba,accarezzandola dolcemente e la giovane si rilassó immediatamente.
"Comunque é molto buono"disse assaporando la carne che fumava ancora nella scodella di vetro.
"Ne sono contenta"rispose la donna.
In quel tavolo c'era un gran silenzio,nessuno diceva nulla.
Solo Ross e Laura erano in continuo contatto tra di loro,attraverso lo sguardo e il biondo continuava ad accarezzarle la gamba.
Era una sorta di calmante.
E Ross e Laura invece erano persi l'uno negli occhi dell'altro.
Era cosí strano affondare in un mare castano.
Trovare l'oceano in occhi marroni eppure loro ci erano riusciti.
Si ripetevano di amarsi con quello sguardo,anche se la castana ancora non ci era riuscita a parole.
Era quello che il suo cuore esprimeva ad ogni battito.

"Comunque sono contenta,sembri una brava ragazza,non far soffrire il mio Ross"spiegó Stormie osservando Laura.
Lei non voleva suonare minacciosa,ma non accettava che suo figlio potesse soffrire ancora.
"Non lo fará"mormoró Ross intromettendosi nella frase.
Lui era certo che lei non lo avrebbe mai fatto,anzi lo sperava.
Stava mettendo l'anima in quella storia e voleva essere sicuro di non essere l'unico.
"Non lo faró"confermó la castana sorprendendo il biondo.

Laura non era una di molte parole,ma quando parlava arrivava dritto al cuore.
Quando si affezionava era il suo cuore a parlare.
Il suo fragile,dolce cuore.
Ma pur essendo distrutta internamente,continuava a lottare.
Non avrebbe mai smesso.

Si presero la mano.
Due mani che combaciavano alla perfezione. Erano come destinati a stare insieme.

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I due dopo la cena si erano ritirati nella stanza del ragazzo,per cambiarsi i vestiti ancora leggermente bagnaticci che avevano completamente dimenticato di togliersi una volta arrivati a casa Lynch.
Lui prendeva diverse maglie dal cassetto mostrandole alla ragazza seduta sul letto che faceva una smorfia diversa ad ogni t-shirt e lui abbozzava piccoli sorrisi.

"Non ho altre maglie quindi scegli tra queste"borbottó lanciandole un pantaloncino di cotone a caso.
Lei indicó una arancione con sopra i pockemon. E lui sorrise.
"Quella del nostro primo incontro?"chiese lui felice che se la ricordasse.
Lei annuii diventando rosea in volto.
E lui saltó sul letto accanto a lei accoccolandosi sulla sua pancia.
"Sei talmente perfetta,che ho paura che non sia abbastanza per te"bisbiglió lui.
"Al massimo sei tu che sei troppo per me"affermó lei convinta giocando con le sue ciocche bionde.
Lui alzó il capo guardandola negli occhi color cioccolato.
"Mi prometti che non mi farai soffrire,vero?"domandó preoccupato.
Lei si avvicinó lasciandogli un bacio sulla bocca.
"Non te lo prometto,ma ti giuro che ci proveró con tutto il cuore"affermó la ragazza.
Lui si fidava e sapeva che ci avrebbe tentato sulserio,ma sapere che c'era anche la possibilità che lei lo facesse soffrire un pó lo spaventava.

Improvvisamente entrambi i cellulari dei due incominciarono a squillare ed i due si guardarono ridendo. Come se anche i loro cellulari fossero collegati.
Li afferrarono e notarono che fossero il riccio e il rosso a star cercando di contattarli.
Ross fu il primo a rispondere.
Ed appena avvicinó il cellulare all'orecchio,avvertí la voce preoccupata del ragazzo.
"Oddio Ross,ringraziando a Dio hai risposto,devi aiutarmi ti prego,non so cosa fare" urló il rosso piangendo.

Laura rispose a Raini ed avvertí urla di dolore. Non capiva cosa stesse succedendo e ad ogni schiamazzo era sempre piú spaventata.
"Lauraaaaaa,sto perdendo tanto sangue,aiuto non so che fare" gridó la voce schiamazzante della riccia.
Non l'aveva mai sentita in quello stato e capii immediatamente che i due fidanzati erano insieme dal modo in cui si era contorto il viso del biondo.

"Cazzo" mormoró il biondo afferrando la mano di Laura e trascinandola giú per le scale.
Arrivó in cucina dove trovó i suoi genitori a lavare i piatti e Rose in qualche lato del soggiorno a guardare le vecchie foto di famiglia,davvero troppo curiosa.
"Dovete portarmi da Calum,é successo qualcosa"affermó lui stringendo forte la mano della castana per il nervosismo.
I genitori si mossero velocemente ed accompagnarono entrambi nel luogo in cui aveva imposto di correre con velocitá.

Laura pensó a quel periodo in cui aveva sentito davvero poco la riccia,poichè entrambe prese dalle loro relazioni.
Lei non le aveva nemmeno raccontato che stavano insieme.
E pensó a quanto quella storia l'avesse giá profondamente cambiata.

Ross pensava a quanto si sentisse in colpa di aver lasciato solo il suo amico,lui non l'aveva mai fatto.
E sapere che la causa di questo allontanamento era Laura lo destabilizzava.
Come poteva una cosa cosí bella,essere anche cosí pericolosa?

Arrivarono a casa del rosso notando le porte spalancate.
Il biondo e la castana quasi si gettarono all'interno dell'abitazione notando uno spettacolo agghiacciante.

Raini era stesa a terra con una gamba sanguinante e Calum era accanto a lei che piangeva disperato.
Il padre gettato in un angolo della stanza quasi completamente svenuto.
Non sapevano cosa avrebbero potuto fare per aiutarli.
Niente probabilmente.
Si guardarono preoccupati con gli occhi sgranati per la paura.

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