John

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"Calum dddddove sei?" urló l'uomo spalancando la porta ubriaco come ogni sera.
Il rosso vedeva quella scena quasi ogni sera,ma in quelle giornate si era abituato a sentire l'assenza del padre. Non tornava piú a casa.
E grazie a Raini aveva rimosso la sua immagine e l'aveva sostituita con quella della riccia.
Ormai erano inseparabilo. E lui aveva intenzioni serie.

I due erano sul divano a guardare un film stesi sul divano quando John entró barcollando e buttando giú qualsiasi quadro o vaso sul pavimento frantumandolo.
I due urlarono per lo spavento.
"Ccalumm,mmaaa cheee faii?"domandó portandosi alla bocca la bottiglia vuota di birra che aveva ancora tra le mani.
Calum si allontanó dalla fidanzata e si avvicinó al padre velocemente per togliergli la bottiglia dalle mani visto che l'ultima volta l'aveva spaccata sul pavimento facendo finire una scheggia di vetro nell'occhio del ragazzo.
Non voleva difendere sé stesso,ma almeno Raini.
Sperava che non le facesse del male,ma sembró che il suo peggiore incubo era destinato a diventare realtá.
Infatti il padre discostandosi dal figlio scaglió la bottiglia sulla parete colpendo la riccia su una gamba.
Stava solo cercando di aiutarli.
Si accasció sul parquet cominciando ad urlare e sanguinando violentemente.

Calum non sapeva cosa fare se non chiamare l'amico.
E per Raini era lo stesso.
Si fidava solo di Laura e di Calum anche se lui in quel momento sembrava troppo preso dal panico.

"Ma cosa é successo?"chiese urlando il ragazzo avvicinandosi ai due distesi sul pavimento e portando con sé anche Laura che sembrava piú stremata di lui.
Era stanca di quella sofferenza.
"Mio padre é venuto qui,e l'ha colpita con la bottiglia"urló piangendo Calum.
I genitori di Ross erano corsi dentro subito dopo di loro. E dopo aver tamponato con la maglia la ferita di Raini l'avevano immediatamente portata in ospedale.

Ormai erano abituati a quel luogo.

Raini venne portata con la sedia a rotelle in un reparto seguita da Calum.
Era l'unica persona che aveva.
La madre aveva ricevuto una telefonata da parte della figlia,ma lei credeva solo che fosse l'ennesimo modo per mettersi in mostra.
Pensava che la figlia lo facesse solo per farsi notare,sebbene non avesse mai chiesto realmente aiuto.

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Ross e Laura erano rimasti in sala d'aspetto mano nella mano.
Erano preoccupati e ,per l'appunto,si scambiavano sguardi ansiosi e ricchi di sensi di colpa.

"Forse é colpa mia"affermó Laura con la voce rotta dal pianto.
Ross fece uno sguardo interrogativo. "Se non fossi stata presa dalla nostra storia,avrei potuto evitarlo"spiegó la castana.
"Certo,perché tu avresti potuto evitare che loro fossero lí quando il padre era ubriaco"disse lui abbastanza innervosito.
Non riusciva a capire il motivo per cui stava incolpando la loro storia,quell'avvenimento. Loro stavano benissimo insieme.
"Avrei potuto fare qualcosa"sussurró lei.
"Laura,non é colpa tua..ok?"mormoró il biondo addolcendosi.
Lei lo guardó con gli occhi brillanti per l'emozione.
"Come fai ad incolparti sempre di qualcosa?"chiese Ross un pó triste del fatto che lei avesse poca fiducia in sé e nel mondo.
"Non lo so,é cosi che sono fatta"borbottó lei.
"Bhe,allora ti aiuteró a cambiare e a trovare un pó di stima nel pianeta"esclamó cingendole i fianchi e facendola appoggiare con la testa sul suo petto.

Un medico passó lungo il corridoio della struttura chiedendo dei signori Rodriguez.
Nessuno sapeva dove fossero,cosí si fecero avanti i genitori di Ross anche se non erano i suoi genitori,anche se non conoscevano nemmeno quella ragazza,ma vedere una adolescente in quelle condizioni non era un bello spettacolo.
"Siamo gli zii"mentirono.
Volevano semplicemente assicurarsi che stesse bene.
Ross e Laura evitarono di origliare cercando di tenere a freno la preoccupazione.
Continuarono ad abbracciarsi preoccupati.
Ross la stringeva quasi coprendola completamente con le sue spalle.

"La ragazza ha subito un graffio del tutto superficiale,non ha subito lesioni gravi ad arterie o vene"spiegó il dottore.
Stormie sembró sollevata ed immediatamente lo disse a Ross e Laura che decisero di raggiungerli nella stanza della riccia.

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Calum era affianco alla ragazza e le stringeva la mano commosso.
"Mi diaspiace"sussurró appena entrarono gli altri due nella camera.
Raini si voltó a guardarli e sorrise vedendoli mano nella mano.
Laura riconobbe quel sorriso malizioso e nonostante tutto ció che era successo lei continuava a pensare a cose positive.

Laura corse ad abbracciarla.

"Ma quindi state insieme?"chiese la riccia emozionata.
Laura si avvicinó al biondo e gli afferró la mano per dare una sorta di risposta positiva.

"Mia madre é in sala d'aspetto?"domandó la ragazza.
Entrambi fecero cenno di no con la testa e lei sembró rimanerci molto male.
"Tanto me lo aspettavo"confessó lei.

Rimasero tutti in silenzio.
Quel silenzio sembrava casa.

"Ma come é successo?"chiese Ross preoccupato.
"Mio padre ha bevuto come al solito e ha sbattuto per terra la bottiglia"spiegó in un leggero soffio.
"Ed é tutta colpa mia"esclamó il rosso.
Aveva una famiglia complicata.
Aveva un passato altrettanto complicato.
La sua vita era particolare per non dire orribile e questo lo uccideva.
"No,amore é capitato..non é stata colpa tua"esclamó la riccia.
E subito dopo si baciarono con passione.
Ross e Laura li osservarono con stupore.
Erano teneri.
E si chiesero se anche loro fossero cosí carini quando erano insieme.


Raini fu rimessa il giorno stesso e i genitori di Ross accompagnarono tutti e quattro a casa.
Ross si dispiase quando a scendere fu Laura.
Voleva solo passare del tempo con lei.
Del tempo a coccolarla,baciarla,farle il solletico ed ascoltarla mentre parlava.
Amava il suono che provocava la sua voce al suo cuore.

Quando tornó nella sua stanza,ritrovó Rose seduta sul letto ad osservare le fotografie poste sulla scrivania che aveva davanti.
"Mi hai spaventato"sbottó il ragazzo rovolgendosi alla donna.
"Ero entrata pensando che fosse il bagno"confessó lei.
"Poi mi sono fermata a vedere queste fotografie"continuó malinconica.
"Come sta il tuo amico?"chiese facendo capire di aver origliato tutto il loro discorso.
"É andato tutto bene"mormoró accomodandosi accanto a lei.
"Cosa era successo?"chiese la donna ansiosa.
"É il tipico esempio di genitore totalmente assente,io lo capisco bene..so cosa significa non avere i genitori" spiegó Ross alla donna che fissó il pavimento in marmo.

Un dolore si diffuse in tutto il corpo. Sapeva a cosa il biondo si riferisse. E non sapeva quanto tempo sarebbe resistita in quella casa senza dirglielo.

||All Night||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora