-11-

6.6K 420 27
                                    


"Uh, mi sono dimenticata di chiedergli cosa si prova a toccare un fantasma. Perché non gliel'ho chiesto prima?" Continuo a parlare, entrando in casa, colpendomi la fronte con la mano per non aver cominciato con ciò di cui ero più curiosa.

Ho imparato qualcosa su di lui e su quelli come me, ma non abbastanza, e ho finito per toccare un nervo scoperto, senza volerlo, che ha rovinato la mia opportunità. Comunque, dovrei essere grata per quel poco che so in più ora, come il fatto che non posso lasciare questo posto anche se volessi. Mi chiedo se io sia morta qui a casa e questo sia il motivo per cui devo tornarci tutti i giorni. Non è come se fossi obbligata a farlo, ma sento l'urgenza di tornare tutti i giorni, non importa ciò che sia o non sia successo. Sono qui tutte le notti quando potrei facilmente passare il tempo da qualsiasi altra parte in città, invece torno a casa. Ma poi, perché esco di casa tutte le mattine? Perché vado al college? Non ho dei bei ricordi né tantomeno una buona sensazione di quando ero viva. Ricordo come non volessi andare quando ero viva, allora perché continuo ad andarci da morta e libera da questo obbligo? Sono morta al college? È successo qualcosa lì che mi porta a girovagare in quel posto?

Perché non mi ricordo come sono morta? È una cosa normale per tutti i fantasmi?

Argh. Adesso ho ancora più domande di prima e so che James non risponderà. Non lo costringerò, non importa quanto io stia morendo dalla voglia di scoprire le cose. So che è fastidioso e non voglio essere un altro di quei fantasmi che gli hanno lasciato brutti ricordi.

Mi sento davvero in colpa per averlo infastidito così tanto, ma onestamente non pensavo che lo stessi infastidendo. Pensavo solo, come al solito, che stessi parlando con me stessa e facendo finta di essere ignorata invece che non essere vista da lui, ma è venuto fuori che lui potesse davvero sentirmi e vedermi. Se lui avesse reagito dal primo momento le cose sarebbero state più semplici per lui e avrebbe evitato due settimane di costanti mormorii.

Sono in conflitto. Una parte di me si sente colpevole per ciò che ho fatto, ma anche lui ha la sua parte di responsabilità quindi non penso che dovrei sentirmi così. Mi sono già scusata e ho imparato la lezione. Dovrei voltare pagina. Non so perché mi sembra così difficile.

Sono sempre stata così testarda o è perché adesso sono un fantasma?

Onestamente dovrei scrivere tutte queste domande in caso dovessi avere un'altra opportunità come quella di oggi - non con James, ovviamente, lo so - quindi non finirò con l'avere ancora più domande e poche risposte che non aiutano molto.

"Sono a casa!" Urlo, cercando di mettere da parte tutti questi pensieri e dirigendomi in cucina, dove so che troverò mamma. "Com'è andata la giornata?" Chiedo anche se so che non riceverò una risposta. La guardo, con quegli occhi vacui e le eterne borse scure sotto di essi. Continua a perdere peso e vorrei fare di più per lei, per farla mangiare in modo adeguato o cose così. "Mamma, oggi James mi ha parlato. Sì, lui ha parlato a me, non il contrario, e ha risposto ad alcune domande. Ovviamente, non ho davvero fatto le domande che volevo ma è qualcosa, giusto? Non dovrei essere così ingrata."

Mi siedo davanti a lei, guardandola mettere le mani intorno alla tazza, gli occhi persi nella televisione.

"Apparentemente, non posso lasciare questo posto, ci sono legata. Inoltre, i fantasmi possono far male alle persone quindi starò più attenta con te, mamma. Non voglio rendere le cose più difficili di quelle che sono," prometto, desiderando che possa sentirmi e sapere quanto sono preoccupata. "Ma sai cosa mi preoccupa di più? James," continuo, dicendo la pura verità.

Dopo che se n'è andato sono rimasta lì nella panchina di fronte alla chiesa, pensando alle cose che mi ha detto su di lui. La sua vita solitaria, dolorosa e spettrale. Sicuramente non è stato facile crescere così, non solo senza genitori ma anche con i fantasmi che lo tormentano, alla disperata ricerca di compagnia. Capisco perché i fantasmi lo seguivano e perseguitavano nel momento in cui realizzavano che James potesse vederli, ma comunque, mi sento così male per quel ragazzino che era una volta.

Unseen (traduzione italiana)Where stories live. Discover now