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"Paige Samuels, Paige Samuels..." mormora James, leggendo i risultati. "Non penso che sia tu. Hai Facebook?" Mi chiede.

"Che cos'è Facebook?" Chiedo io di rimando e lui mormora qualche parola incomprensibile.

"LinkedIn?" Lo fisso con sguardo vacuo e lui ridacchia. "Immaginavo. Twitter?"

"È tipo un animale virtuale? Come il Tamagotchi?" Chiedo e lui questa volta ride ancora più forte.

"No, è un social network. Ma penso che tu... sia morta... prima che tutti questi venissero creati quindi chiaramente non sei tu. Perché hai un nome così comune, Paige? Non rendi le cose facili."

"Cosa? Preferiresti se mi chiamassi Petronila Leopolda Eustanaquia de las Mercedes?" Ora è James a guardarmi con espressione vacua. Non sa neanche come reagire al mio suggerimento. "Mamma guarda soap opera Latino-Americane," spiego e questa volta ride ad alta voce, quasi impazzendo e io sorrido impacciata.

"Non penso che questo nome ti si addica, ma oh be', dobbiamo continuare a fare questo," mi ricorda e digita di nuovo, questa volta aggiungendo il mio secondo nome ma i risultati sono praticamente gli stessi. Gli account social di altre persone, anche se non ho idea di cosa siano e di come funzionino. Inoltre, sono tutti risultati recenti, persone che sono ancora vive.

"E se aggiungessi tipo l'anno in cui sono morta?" Suggerisco e lui ci prova ma i risultati non sono molto diversi.

James prova altre parole, come 'Morte di Paige Samuels', o 'Paige Samuels bullismo' e perfino 'Paige Samuels Strode College' ma non troviamo niente.

"Nei film sembra sempre così semplice. Scrivono ciò di cui sono curiosi e il primo risultato è esattamente ciò di cui hanno bisogno. Che fregatura," metto il broncio, incrociando le braccia e tutto perché siamo qui da trenta minuti senza aver trovato niente di niente. Ho visto, comunque, molte altre ragazze che hanno il mio nome, e sembrano tutte così felici e giovani. Altre hanno una vita e una famiglia e un lavoro, ed eccomi qui, un fantasma. "Google non è magico."

"Penso che abbiamo bisogno di qualcosa di più specifico per trovare un articolo che potrebbe o no esistere. Non sono sicuro se un articolo scritto quindici anni fa sia online, se era stato scritto in un giornale locale."

"Mi sento tradita. Non crederò più a ciò che vedrò nei film," continuo e James ridacchia di nuovo. Cerco di pensare a come possiamo limitare la nostra ricerca considerando che il mio nome non ci darà niente. E poi mi ricordo qualcosa. "Sono morta a diciassette anni. Ero minorenne, il che vuol dire che un articolo non avrebbe potuto neanche usare il mio nome, giusto? Avrebbero dovuto usare le mie iniziali."

"Be', questo restringe sicuramente il campo, Paige," dice James con un tono di derisione e la mia testa scatta per lanciargli uno sguardo.

"Sei sarcastico, James Black?" Gli chiedo, la mia voce pericolosamente scura e la sua espressione cambia completamente in una più preoccupata, perfino imbarazzata, oserei dire.

"No?" Non riesco ad evitarlo, rido del suo tono esitante e attento, e per un momento sento l'urgenza di colpirgli la spalla, di fargli sapere che lo stavo solo prendendo in giro in un certo senso, ma mi fermo prima di toccarlo. "Ad ogni modo, se fosse così non troveremo niente usando il tuo nome. Forse dovremmo concentrarci sul college invece che su di te. Forse non possiamo trovare esattamente un articolo sul tuo incidente ma un altro più recente che si connette col tuo caso."

"Puoi davvero trovarlo?" Gli chiedo perché ha detto molte volte che le sue abilità di ricerca sono davvero scarse.

"Posso provare," risponde lui con una scrollata di spalle e io sospiro.

Unseen (traduzione italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora