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"Wow, questo è un gatto vecchio," dice James quando Luna arriva correndo giù per le scale e ci guarda sorpresa perché non sono sola e c'è un ospite in casa nostra. Non viene mai nessuno. Supera la sorpresa abbastanza presto perché subito dopo si strofina sulle gambe di James, facendo le fusa ed emettendo dei piccoli suoni per avere la sua attenzione.

Lo guardo inginocchiarsi per prenderla e poi tenerla stretta al petto. Lei è felicissima, fa le fusa e massaggia il suo petto. James ha un sorriso adorabile che mi affascina e mi lascia intrappolata in una trance da cui mi sembra di non riuscire a scappare. La sua espressione si ammorbidisce così tanto e i suoi occhi sembrano brillare. Non avrei mai immaginato che sarebbe cambiato così con un gatto o che gliene potesse piacere uno così tanto.

Ecco la vecchia teoria che James sia un lupo mannaro.

"Oh, non sei un amore? E sei così soffice," dice, ancora troppo coinvolto da Luna per prestare attenzione al modo in cui lo sto fissando. "Oh, ti piace?" chiede lui poi quando lei fa le fusa ancora più rumorosamente nel momento in cui comincia a grattarla sotto il mento.

Io ridacchio, non riesco ad evitarlo e questo sembra attirare la sua attenzione. Incontra i miei occhi con le guance rosse e un sorriso imbarazzato.

"Il suo nome è Luna," gli dico e i suoi occhi tornano al mio gatto, sorride di nuovo ampiamente.

"Ciao, Luna. Piacere di conoscerti." Non riesco a smettere di sorridere mentre la scena si svolge davanti ai miei occhi. È troppo carino per spiegarlo a parole.

"Ti ama. Quando la coccolo non fa mai le fusa così forte né sembra così felice," commento e lui si limita a sorridere.

Per un momento riesco solo a guardare questa scena perfetta ma poi mi ricordo il suo primo commento quando ha visto il mio gatto, sul fatto che sia vecchio. Quindi perdo il sorriso e guardo Luna più da vicino, cercando di notarlo. L'ho vista quando era un gattino e immagino che sia cresciuta ma è davvero vecchia? Non l'ho davvero mai notato, ma alla fine non presto attenzione a molte cose. Mi limito a... seguire la corrente, quasi automaticamente, senza pensarci una seconda volta. E non posso ricordarmi sempre come siano o fossero le cose.

"È vecchia?" Chiedo ad alta voce. "Quanti anni pensi che abbia?"

"Non lo sai?" Chiede lui e io scuoto la testa. "Quando è arrivata qui? Prima o dopo che tu... rimanessi bloccata?" Il fatto che non dica la parola morire o fantasma non passa inosservata, ma ora c'è un fatto più importante di questo.

"Prima," rispondo. "Mamma l'ha presa per aiutarmi. Ha sentito che i gatti sono una buona cosa quando qualcuno è depresso."

"Be', è una cosa buona," dice, ancora accarezzando Luna. "I gatti vivono in media quindici o venti anni quindi vuol dire che non puoi essere così da più tempo," spiega e io capisco che non voleva dire che l'idea di mamma fosse buona come ho pensato all'inizio. "Questo restringe un po' le cose. Ora, guardandola non penso che abbia vent'anni o giù di lì, ma sicuramente ha parecchi anni," la sua voce perde forza mentre parla fino a quando non si riduce a un mero sussurro. Perfino le sue mani smettono di muoversi lungo il pelo di Luna.

Parecchi anni.

Sono morta parecchi anni fa. Anche se fossero uno o due o tre sarebbe comunque molto. Quindi Roxi aveva ragione, è successo prima che lei arrivasse al college. Chiudo gli occhi e cerco di ricordare, di concentrarmi e pensare ad altri studenti prima di lei. Forse addirittura ai miei compagni di classe! Ma tutto ciò che ho nella mia memoria sono persone senza faccia. Non riesco a ricordare veramente una singola persona prima dei compagni di classe che ho ora.

Unseen (traduzione italiana)Where stories live. Discover now