Pesci nel mare

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Harry aveva davvero perso tutte le speranze con Louis. Lo aveva cercato, chiamato, era corso sotto casa sua per chiedergli spiegazioni eppure il ragazzo non si era mai fatto vivo. Andy - quello che Harry aveva capito essere uno dei coinquilini di Louis - gli aveva intimato dall'altra parte del citofono di non cercarlo ancora lì. A niente sarebbero serviti gli appostamenti sotto quel condominio, lui non c'era.

Era completamente sparito dalla circolazione peccato che questo non valeva anche per Harry che continuava a guardare, ogni volta che gli era possibile, quella foto scattata insieme, l'unica cosa davvero concreta e reale gli era rimasta di quel paio di ore trascorse insieme.

Il profumo di Louis era andato via la mattina successiva quando Frank aveva aperto la finestra per far entrare la prima luce. Dopo otto giorni non aveva ancora perdonato al suo compagno di stanza quel gesto, avrebbe voluto preservare quell'odore di fumo, menta e vaniglia che il liscio emanava ma Harry non era riuscito a trattenere neanche quello.

«Ho deciso di smetterla» - esordì alzando lo sguardo dai suoi libri e dirigendolo verso Niall al suo fianco, intento a giocare a qualche gioco sul telefonino - «Alla fine era una semplice cotta. Me la farò passare, è pieno di pesci nel mare»

Il biondo mise in pausa il gioco di golf ed annuì convinto all'amico, liquidando il tutto con un - «Ed a te i pesci piacciono» - a cui Harry rise, attirando su di sé l'attenzione di alcuni presenti in particolare di uno che, avendo origliato tutta la conversazione, non ci pensò due volte a contattare Louis e fargli ammettere la sconfitta.

«Dopo ti va di venire a casa con me?»

«Certo amico» - e detto quello tornarono entrambi a studiare, chiedendosi perchè avessero scelto una facoltà come legge o perchè il loro professore di diritto medievale continuasse ad assegnarli tutte quelle tesine inutili.

I due amici rimasero a studiare per gran parte del pomeriggio e solamente dopo aver sentito un brontolio proveniente dallo stomaco del biondo, decisero di smetterla e dirigersi verso casa del riccio per rifocillarsi con le solite schifezze e magari mettersi al passo con 'How to get away with murder', serie che avevano iniziato a seguire insieme, fantasticando chi su Connor chi su Micaela.

«Odio dover camminare» - proferì Niall vedendo la salita che avrebbero dovuto affrontare per arrivare all'appartamento di Harry. Vista la solita pioggia avevano deciso di allungare leggermente e fare la strada regolare, senza tagliare per i giardini pubblici e rischiare di cadere in qualche pozza fangosa.

«Tu ed il tuo culo pigro, Horan!»

Il biondo gli diede una leggere spallata ed iniziò a ridere, coinvolgendo anche Harry - «Il mio culo non è pigro, pensa al tuo!»

«Ma il mio culo avrebbe tanto voglia di fare attività fis...» - stava per rispondere Harry quando fu bloccato dalla visione di un Louis visibilmente irritato che continuava a guardarsi intorno alla ricerca di un rifugio o di qualcuno.

La felpa nera dell'Adidas grondava ed i suoi pantaloni scuri gli aderivano come una seconda pelle vista la moltitudine d'acqua che aveva sicuramente preso, doveva essere lì da molto, finì per pensare Harry, che nonostante le pessime condizioni in cui verteva Louis lo trovò comunque bellissimo.

Non ci mise molto ad incontrare gli occhi verdi e spenti di Harry, nonostante Niall avesse cercato di nasconderlo nel vicolo adiacente, prese un lungo respiro e corse verso di lui, fregandosene ancora una volta dell'acqua - «Cazzo, finalmente!»

«Da quanto sei qui?»

«Ti ho aspettato un paio d'ore. Ho provato a cercarti ma Frankie o come si chiama mi ha detto che non c'eri e non mi ha fatto salire» - rispose Louis, continuando a tenere lo sguardo fisso negli occhi bassi di Harry, ignorando gli sbuffi ed i colpi di tosse di quel biondo accanto a lui che davvero iniziava a stargli sui nervi.

Harry aprì e chiuse la bocca un paio di volte non sapendo realmente cosa dire: davvero Louis l'aveva aspettato tutto quel tempo sotto la pioggia? Perchè poi? Non trovava spiegazioni razionali a quel gesto, non dopo averlo visto correre fuori dal suo appartamento e sparire completamente per otto giorni.

Louis vedendo l'incertezza di Harry nel parlare e le continue occhiatacce del biondo - Neil, Noel...Niall! - decise di farsi avanti - «Volevo solo chiederti se ti andasse di uscire con me venerdì»

«Perchè?» - fu l'unico commento che Harry riuscì a dire dopo essere stato completamente travolto da quella domanda inaspettata.

«Perchè io non sono un fottuto pesce nel mare da dimenticare!»





Louis' Club || Larry Stylinson AUWhere stories live. Discover now