Il cuore caldo, ma...

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Harry non aveva chiuso gli occhi nemmeno un attimo.
Aveva passato quelle ultime ore ad osservare Louis dormire, l'aria pensierosa non la perdeva mai. Con i polpastrelli e con tocchi leggeri aveva tracciato i contorni del suo viso, imprimendo nella sua testa anche il più piccolo dei dettagli.
Louis Tomlinson era sempre una nuova scoperta.
Forse gli aveva fatto anche un paio di foto, in bianco e nero come piaceva a lui. In qualche modo avrebbe voluto immortalare per sempre quel momento, nella sua memoria e non, per confermare che quella notte non è stata frutto solo della sua immaginazione, che con Louis Tomlinson c'aveva fatto l'amore sul serio.
I segni di quell'atto gli portava addosso, raccontavano per lui cos'era successo in quella piccola stanza spoglia e mai il suo corpo gli era piaciuto tanto, forse perché su di esso riposava Louis: con la testa sul suo ampio petto come a tenergli al caldo il cuore.

Lo sentiva ronfare e con certezza avrebbe potuto dire che quella era la stata la serata più bella della sua vita, il miglior regalo di compleanno degli ultimi vent'anni. Gliel'avrebbe detto una volta sveglio, sentiva quasi il bisogno di condividere con lui quella felicità che stava per esplodergli dentro e sentiva ancora la necessità di baciarlo ma si accontentò di stringergli la mano e depositargliene uno sul naso, lentamente, cercando in tutti i modi di non svegliarlo. Voleva godersi ancora per un po' quello spettacolo privato che era Louis mentre dormiva, con un flebile raggio di sole accanto a loro e le mani strette che non si erano separate mai durante la notte.

Harry sentì di essere finalmente felice, come non lo era da tanto, troppo tempo finché la sua attenzione non fu richiamata da uno dei due telefoni abbandonati sulla scrivania. Si alzò con leggera riluttanza, lentamente per non svegliare Louis che non appena libero dal corpo dell'altro, aveva stretto un cuscino, tornando poi a respirare pesantemente.
Harry si infilò il primo paio di mutande trovate a terra, accorgendosi solo in un secondo momento che fossero quelle di Louis - lui non era solito portare quel tipo di boxer - ed afferrò il telefono, preoccupandosi quando vide le sette chiamate perse di Frank ed altrettanti messaggi, uno in particolare.

Frank il gattaro (06:12):
Harry torna a casa, Zayn sta dando di matto.

Andò in pieno panico in quel momento, la sua testa continuava a proporgli i peggiori scenari. Non era sicuro di voler tornare al suo appartamento ed affrontare un furioso Zayn, soprattutto dopo aver passato una notte così bella ma l'ennesimo messaggio da parte del suo compagno di stanza, lo convinse a prendere le sue cose e sparire velocemente, lasciando Louis solo e senza un perché.

Louis' Club || Larry Stylinson AUWhere stories live. Discover now