Louis' Club || Larry Stylinson AU

Cos'è successo

"Allora mi racconti cos'è successo?" - chiese curioso Niall. Erano in biblioteca da poco più di due ore, a ripassare per un imminente esame, ed il biondo, ad intervalli di cinque minuti, gli rivolgeva sempre la stessa domanda: cosa fosse successo con Louis.

Erano passati tre giorni ed Harry ancora non ci credeva, aveva sfiorato la felicità anzi, ad essere sinceri la felicità l'aveva baciata più e più volte ed ancora gongolava al solo pensiero. Sentiva una strana sensazione all'altezza dello stomaco ogni volta che ricordava le labbra di Louis sulle proprie ed una strana euforia prendeva possesso del suo corpo.

Aveva passato gli ultimi giorni incollato alla sua agenda - o al telefono, quando Louis lo chiamava - a scrivere di come si era sentito dopo quei baci, di quanto calde erano quelle labbra tanto agognate, di come Louis lo aveva stretto a sé rimanendo senza respiro in quell'abbraccio. Voleva scrivere di più, voleva far capire davvero l'immensa emozione di sentire il petto dell'altro sfiorare il proprio, di come la mano del più grande era salita dal suo avambraccio tatuato fino al collo, per poi raggiungere le guance dove aveva sfiorato le fossette, visibili più che mai visto il sorriso che aveva preso pieno possesso del suo volto.
Avrebbe voluto scrivere tutto quello ma non ci riuscì, le ginocchia ancora gli tremavano e lo stomaco ancora si contorceva al pensiero di aver realmente baciato Louis Tomlinson.

"Ti prego dimmi qualcosa! Lo sai che noi irlandesi siamo molto curiosi" - insistette ancora Niall, chiudendo definitivamente il libro di Storia del diritto del Medievo, aveva bisogno di sapere ciò che era successo al suo migliore amico, Teodorico poteva anche aspettare.

Harry lo guardò per qualche secondo, avrebbe voluto raccontare tutto ed immediatamente ciò che era successo il venerdì precedente ma si era divertito a vedere il proprio migliore amico scongiurare qualche informazione - "Ci siamo baciati sulle scale. Io stavo per andare via quando mi ha fermato, afferrato i fianchi e mi ha portato verso di sé. È stato magnifico, ho tremato un attimo prima che le nostre bocche si unissero totalmente, siamo rimasti così per minuti incalcolabili, io non avevo più fiato ma non mi importava, sarei rimasto ancorato alle sue labbra per altre ore"

Il biondo fece un salto sulla sedia, richiamando l'attenzione delle altre persone presenti in aula studio, si mosse ancora un poco mentre cercava le parole adatte - "Oh mio Dio!" - commentò, portandosi entrambi le mani nei capelli dritti - "E poi cos'è successo?"

"Ecco...Zayn ci ha visti".