Vaffanculo Louis Tomlinson

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Fu facile per Louis leggere la delusione in quegli occhi verdi: nei mesi aveva imparato a capirgli; erano la traduzione dei pensieri di Harry. Rimasero tutti e tre fermi per diversi secondi, ognuno con qualcosa da dire ma senza farlo. Fu un gesto però a cambiare tutto: Louis si mosse veloce ed afferrò il polso di Harry, stringendolo tanto da sentire le unghie conficcarsi nella pelle - "Non provarci nemmeno" - sibilò a denti stretti, capendo quale fosse la sua l'intenzione - "Non andare via. Lo stava facendo lui".

Luke fece un cenno con la testa per confermare ciò che Louis aveva appena detto e con un altro ancora, salutò i due ragazzi, lasciandoli soli. Si girò solo una volta per vedere i due scomparire dietro la porta dell'associazione, i visi ancora grigi, mentre lui a passo svelto chiudeva la porta che lo collegava con il passato, che non avrebbe riaperto mai più.

"Harry te lo giuro, si è presentato qui e ha iniziato a parlare di noi!" - Il più piccolo continuava a camminare nervoso tra una parte della stanza e l'altra, senza mai guardare negli occhi l'altro nonostante sapesse che proprio lì, in quelle pozze azzurre, avrebbe trovato la verità. Balbettò - "Io..."

"Tu cosa Louis?"

"Possiamo non parlarne?" - decretò infine dopo aver aperto e chiuso la bocca inutilmente, senza trovare le giuste parole da dire per spiegargli l'assurda situazione. Gli occhi di Harry tornarono a bruciare ma questa volta non era delusione ma rabbia, una furia che Louis non aveva mai visto nell'altro e questo, in parte, lo spaventava perché un Harry arrabbiato era un Harry ferito e rissoso, soprattutto quest'ultima - "No Louis, io voglio parlare del perché il tuo fottuto ex era qui!" - urlò, andandogli contro con il proprio corpo.

"Sei impazzito?"

Harry si avvicinò nuovamente e con forza gli assestò un pugno sul petto, non colpendolo volutamente in viso, non avrebbe mai sfregiato tale bellezza seppur lo meritava - "Spiegami!" - disse prima di colpirlo di nuovo, al fianco questa volta ma con maggiore forza. Repentino Louis gli bloccò i polsi, evitando così una nuova scarica di colpi e portò le braccia sopra la testa, fissandolo negli occhi lucidi, un misto di sentimenti al loro interno - "Non ho fatto nulla - ringhiò a denti stretti, a pochi centimetri dal volto dell'altro - È venuto qui perché Zayn gliel'ha detto e puoi anche non credermi, non importa, ma non ho fatto nulla, non ti farei mai nulla del genere" - sussurrò le ultime parole, Louis non era il tipo da grandi dichiarazioni.

Harry continuava a tenere lo sguardo fisso in quello dell'altro, combattevano una guerra tacita. Provò a svincolarsi più volta ma la stretta sui suoi polsi era troppo - "Infatti non ti credo..."

"Non mi interessa, è la verità..." - non finì nemmeno la frase che si avventò sulle labbra dell'altro e le morse prima di infilare rude la lingua all'interno della bocca di Harry che si fece scappare un gemito. Solo dopo averlo sentito, Louis gli lasciò i polsi doloranti per afferargli il bordo della maglietta nera e sfilarla, mostrando il petto bianco e marchiato dai segni delle loro storie. Lo osservò per qualche secondo, eccitato davanti a tutti quei segni rossi che raccontavano le loro notti d'amore, la passione nei bagni o la volta precedente sul banco di un'aula vuota.

"Vaffanculo" - sibilò Harry prima di spingere la nuca castana verso la protuberanza stretta nei suoi pantaloni, asfissiante e dolorante - "Vaffanculo Louis" - il presidente si inginocchiò e con fretta tirò verso il basso i pantaloni, portandosi dietro anche l'intimo. Il membro eretto di Harry svettò verso l'alto, toccando la punta del naso del più grande che si umettò le labbra e prima di prendere in bocca il sesso turgido del suo compagno, disse un flebile "Non ho bisogno di lui se sono innamorato di te"

"Vaffanculo Louis Tomlinson, ancora".

Angolino di -G:

Mi dispiace essere sparita nel nulla in queste settimane ma la mia voglia di scrivere è stata completamente annullata dagli esami, mi dispiace un sacco. Comunque grazie a tutti per i voti, i commenti ed anche a chi, silenziosamente, legge.
Grazie infinitamente.
G.

Louis' Club || Larry Stylinson AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora