"Cosa desidereresti?"

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Chris rimase immobile a guardarci così io entrai il più in fretta possibile lasciando Stefan fuori con lui.
Una volta dentro mi resi conto che Bonnie e Jeremy stavano riprendendo conoscenza.
"Bonnie stai bene?" le chiese Caroline.
"Sto bene e Jeremy come sta?"
"Io sto bene, non preoccuparti" rispose lui ma mi vide sembrò come svenire ancora.
Provammo in tutti i modi a svegliarlo ma non funzionò immediatamente.
"Gli spiriti" iniziò Bonnie,
"Vogliono parlare con lui.
Lo hanno richiamato per questo" aggiunse.
"Quindi tu hai..."
"Sì" confermò Bonnie sorridendo,
"...grazie a te!" precisò alzandosi per abbracciarmi.
"Jeremy come ha fatto a convincerti?" le domandò Elena,
"Mi ha ricordato che la mia famiglia siete voi e che mia nonna, quella vera, avrebbe preferito che io lottassi e non che scegliessi la strada più facile"
Dopo queste parole Jeremy si risvegliò,
"Jer?" gli chiesi io buttandomi al suo fianco per aiutarlo ad alzarsi,
"Sisi, adesso sì...gli spiriti hanno ridato i poteri a Bonnie e mi hanno detto che non avresti dovuto darmi il ruolo che ti avevano assegnato.
Non toccava a me fare da tramite e non era in tuo potere cambiare le cose ma lo hai fatto alterando l'equilibrio.
Grazie alla tua scelta però Bonnie ha fatto la cosa giusta.
Gli spiriti ti ringraziano per l'aiuto e mi hanno lasciato questo per te"disse lui prendendo qualcosa dalla tasca.
Era un ciondolo.
"Hanno detto che ti permetterà di vedere oltre"
"Grazie Jeremy" gli dissi.
"Grazie a te di esserti fidata" rispose abbracciandomi.
"Chris,Wyatt..."disse Jeremy nel vederli,
"...mi spiace un sacco, so che sarei dovuto venire ma.."
"Non preoccuparti, ci alleneremo domani.
Pensa a riposare" gli rispose Wyatt.
"Perché non torniamo a casa?" domandò Elena guardando me e Jeremy.
"Io credo che sia il caso che Jeremy resti qui con Bonnie, le sono appena tornati i poteri e..."
"Sì, forse hai ragione" disse lei.
"Siete sicure?" ci chiese lui.
"Certo" confermò Elena dandogli un bacio sulla fronte.
"A domani"
"A domani" ci salutarono entrambi
"Non ti ringrazierò mai abbastanza" mi disse Bonnie.
"Hai creduto in me seguendo Jeremy, mi basta"
"A domani" disse lei.
"Nicole, Samantha..."
"Avresti potuto fare un casino" mi dissero.
"Lo so"
"Ti vogliamo bene"
"Anche io" gli risposi sorridendo.
Nicole e Samantha salutarono tutti e Bonnie e Jeremy le ringraziarono per il loro aiuto.
Una volta a casa Salvatore, Damon ed Elena andarono in camera mentre io rimasi sveglia.
Stefan invece dopo avermi salutato andò al piano di sopra continuando ad essere al telefono con Caroline.
Io uscii e mi misi ad osservare il cielo.
Dopo tutto quello che era successo quel giorno avevo bisogno di pensare.
Dovevo ancora scegliere.
Momenti dopo arrivò Stefan.
"Non dovresti stare qui a quest'ora, è tardi e inoltre fa molto freddo"
"Non fa freddo" dissi.
"Sì certo, infatti è per questo che stai tremando"
《beccata》 era una vampiro avrei dovuto immaginarlo che lo avrebbe capito.
"Tieni" mi disse e prima che potessi girarmi mi appoggiò una coperta sulle spalle.
"Grazie"
Lui si limitò a sorridermi.
"Cosa stai guardando?"mi chiese.
"Niente di preciso, cerco di vedere qualche stella e di pensare"
"Sempre il dilemma di stamattina, dico bene?"
"Sì"
"Sai che abbiamo tutta la notte vero?"
"Sì, lo so...aspetta un momento.
Abbiamo?!"
"Certo, non crederai davvero che ti lascerò qui fuori da sola a morire dal freddo tutta la notte"
"Non dovresti dormire?" gli chiesi sorridendo.
"Dormire? Io?
I vampiri non hanno bisogno di dormire.
Al massimo tu hai bisogno di dormire.
Sai, voi umani o streghe o qualsiasi altra cosa non vampira, avete sempre sonno!" ricambiando il mio sorriso.
"Non è vero...cioè forse sì!"
Lui mi diede una leggera spinta.
"Forse?" domandò guardandomi con aria falsamente insospettita.
"Ok ok, lo ammetto.
Lo amiamo senza forse!" risposi facendo anche un inchino..
"...hai mai visto una stella cadente?" gli chiesi.
"Sì, una volta.
Ero lassù" mi disse indicando la sua stanza.
"È bella?" gli chiesi.
"Sì, lo è" rispose girandosi verso di me mentre io guardavo in alto.
"Tu invece l'hai mai vista?" mi chiese.
"Sfortunatamente no o almeno non direttamente.
Dal vivo è tutta un'altra cosa"
"L'ho vista poco dopo essere tornato a Mystic Falls"
"Allora deve averti portato fortuna.
Hai espresso un desiderio?"
"No"
"Ma come?!" commentai.
"Se potessi tornare indietro ed esprimerlo, cosa desidereresti?" gli chiesi.
"Potrei desiderare tante cose, come non essere mai diventato vampiro, non aver mai commesso errori, non essere mai tornato a Mystic Falls ma questi sarebbero stati i desideri che avrei espresso quel giorno.
Adesso ho un altro desidero, adesso desidero solo una cosa "disse avvicinandosi sempre di più a me.
"Non puoi esprimerlo ora, la cometa è passata!
Non si avvererà mai!" precisai rigirandomi per guardare il cielo.
Improvvisamente allungò la mano appoggiandola sulla mia guancia e mi girò delicatamente verso di lui.
Senza troppe domande o senza troppi perché mi baciò delicatamrnte sulle labbra.
Il bacio fu veloce e delicato ma anche bellissimo.
Per una volta mi sentii più leggera, sentii che qualcosa in me stava cambiando.
Sentivo di non volermi tirare indietro, che se lo avessi fatto quella sensazione sarebbe svanita nel nulla e non volevo accadesse.
Per una volta era tutto così, tutto maledettamente perfetto.
Quando smise di baciarmi si allontanò restando a pochi centimetri dalle mie labbra.
Io fui percossa da un brivido, la sensazione di leggerezza e di sicurezza era svanita e volevo disperatamente risentirmi così ancora per un pò
Allora decisi di fare qualcosa che avrei potuto rimpiangere per sempre oppure che avrei potuto ricordare fino alla fine della mia vita...
Questa volta fui io a baciarlo.

I Want To Be The Last •Where stories live. Discover now