Alleati.

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Per qualche istante nessuno parlò poi Klaus intervenne,
"Chiedo scusa per l'inconveniente, sono davvero mortificato per questo piccolo problema.
Non riesco davvero a capire come qualcuno sia riuscito ad entrare senza invito e senza il mio consenso.
Prego tornate a divertirvi.
Che la musica riparta" e con un gesto fece ripartire l'orchestra.
Dopodiché si diresse verso di me,
"Giuro che farò pagare questo errore ai due che ho messo alla porta principale"
"Klaus non essere così brutale.
Almeno non questa sera..." disse Rebekah arrivando al mio fianco.
"...vieni voglio presentarti delle persone" mi sussurrò e io la seguii.
"Allora lei è..."
"Alice Gilbert" la interruppe leo.
"Tu sei Hayley" risposi.
"Sì, abbiamo entrambe un amico in comune" aggiunse sorridendo.
"Tyler.
So che è grazie a te che ha spezzato il vincolo di asservimento"
"Beh sì, se intendi che per colpa mia il padre di mia figlia ha fatto una strage hai ragione" rispose con un sorriso ironico.
"Scusa, non volevo dire..."
"Non preoccuparti.
Tyler mi ha parlato molto di te.
Sei esattamente come ti ha descritto"
"Davvero?" chiesi stupita.
"Sì, ti ha definita in poche parole"
"Cioè?" domandai.
"Gran pezzo di donna" rispose sorridendo.
Io iniziai a ridere,
"Sì, è il Tyler che conosco"
"Comunque lui è mio marito Jackson e capo del branco"
"Piacere, Jackson" si presentò lui facendosi avanti con una stretta di mano.
"Il piacere è mio" risposi.
"Loro sono Aiden e Oliver" mi disse poi.
"Hey" disse Oliver,
"Piacere" mi rispose Aiden.
"Visto che siamo in tema di presentazioni io ti presento Josh e Gia" si intromise Elijah avvicinandosi a noi.
"Eilà, tutto bene?" mi chiese Josh,
"Ciao Alice" disse Gia.
"Ragazzi" Salutai io.
"Non vorrete certo annoiare la mia amica con le presentazioni?" intervenne Kol portando con sè Davina.
"Anche perché io e lei dobbiamo parlare" concluse tirandomi lontano dagli altri.
"Hey!" lo richiamò Hayley.
"Mio fratello ha modi non molto garbati lo so quindi perdonatelo" si scusì Elijah.
"Sei per caso impazzito!?" urlai a Kol mentre mi tirava in disparte.
"No.
Ascolta, so che sei qui per un motivo.
Voglio aiutarti"
"Aiutarmi tu?
Non ci credo!
Dopo l'incantesimo che ti ho fatto mi meraviglio che tu non mi abbia ancora pugnalato alle spalle"
"Sai, ci ho pensato e avrei voluto farlo...ma dopo mi sarei sentito in colpa"
"Tu in colpa?!" risposi sbalordita portandomi una mano al cuore.
"So che sei qui per un motivo, voglio solo esserti alleato"
"Cosa stai escogitando, Kol Mikaelson?"
"Niente, non sto escogitando niente.
Ho solo bisogno che tu mi aiuti a..."
"Ecco la fregatura!" risposi.
"Non c'è nessuna fregatura!
So che tu vuoi qualcosa e io ti aiuterò ad averla ma in cambio ho bisogno che tu faccia una cosa per me!"
"Cosa?"
"Ricordi quando tuo fratello Jeremy mi ha ucciso?
Beh, sono tornato in vita nel mio corpo grazie a mia madre ma ora ho fatto arrabbiare una strega molto potente e lei mi ha spedito in questo corpo"
"E allora? Cosa vuoi che faccia?
Non posso certo rompere un incantesimo che non ho fatto!"
"È qui che ti sbagli!
La strega ha usato l'incantesimo che tu mi avevi fatto, quello per evitare che io parlassi.
Lo ha modificato per far sì che io non riuscissi a cambiare corpo..."
"Furbo!
Davvero molto furbo.
Vorrei veramente fare due chiacchiere con questa strega.
Sono certa che avrà avuto le sue buone ragioni per farti questo"
"Simpatica, davvero simpatica come una spina nel fianco" mi ammonì lui.
"Se decidessi di aiutarti cosa dovrei fare?"
"Alice Gilbert, se fossi furba quanto bella, temo che noi popolo maschile saremmo in grossi guai!" rispose con aria provocatoria.
"Kol, se tu fossi intelligente almeno la metà di quanto credi di essere probabilmente ora saresti ancora nel tuo corpo e mio fratello non ti avrebbe ucciso!" ribattei io con aria fintamente offesa.
"È per questo che tra noi non ha mai funzionato!" ironizzo lui,
"Cioè?
Perché tu sei stupido?
Oh no...fidati non solo per questo!"
"No!
È perché tu sei sempre stata troppo giusta!"
"Giusta?" domandai.
"Sì, perché tu sei sempre stata troppo giusta per me" rispose.
La sua risposta mi mise in imbarazzo, mi sentivo in soggezione.
Davina e gli altri ci stavano fissando.
Kol era uno sciamano ed ero certa che nessuno avesse sentito.
Aicuramente aveva fatto qualche incantesimo per avere un pò di privacy.
"Allora ci stai?" mi domandò guardandomi dritta negli occhi.
Mentre ci riflettevo vidi Klaus dall'altra parte della sala parlare con due ragazzi.
Un ragazzo era biondo mentre l'altro era castano.
Quando uno dei due si girò lo riconobbi.
Era Chris.
Lui mi vide e mi riconobbe altrettanto velocemente.
Ci fu un blackout, la luce andò via per qualche secondo e poi si riaccese.
Come previsto non c'era più nessuno.
Era riuscito a fuggire ed ero certa che al suo fianco ci fosse Wyatt.
Sentii dire a qualcuno nella sala "sarà stato un guasto, un sovraccarico di corrente"
"No, è magia" sussurrò Kol guardandomi ancora una volta fisso negli occhi.
"Ci sto" dissi io.
"Sapevo che avresti colto questa occasione ma adesso torniamo alla festa" e in un momento lo vidi dirigersi verso Davina che lo stava aspettando.
"I Mikaelson sono una famiglia molto particolare",
a parlare fu qualcuno alle mie spalle.
Mi girai e rimasi interdetta.
"Sono Aiden"
"Oddio scusa, non sono pratica con i nomi.
Comunque si sono molto particolari.
Davvero molto"
In quell'istante Rebekah, Klaus, Kol ed Elijah si guardarono e poi guardarono me.
Klaus mi sorrise sollevando ancora una volta un bicchiere di champagne e face segno al cameriere di porgermene uno.

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