E tu sarai la mia ancora.

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Senza dire niente portai il bicchiere alle labbra e iniziai a bere.
Se fossi morta quel giorno avrei lasciato Elena e Jeremy da soli per davvero.
Odiavo Klaus per avermi fatto questo.
Io non volevo essere un vampiro o almeno non così.
Non era previsto nelle cose che avevo deciso di fare.
Non era previsto che diventassi una non-morta, succhiasangue per colpa della sua stupida ira.
Però era andata così.
Avevo due scelte;
morire per il mio di orgoglio o vivere per le persone che amavo.
《Supererai anche questa》 pensai e così completai la trasformazione.
Dopo aver bevuto l'ultimo sorso del sangue di Camille mi sentii sazia.
Sentii come tutto fosse smisurato.
La mia forza, la mia vista, il mio udito, la mia sensibilità...tutto era oltre quanto avessi mai potuto immaginare.
Per un momento fui quasi felice, poi mi ricordai che non era possibile essere metà vampiro e metà strega.
Quindi ormai ero solo un vampiro.
"Kol..." dissi sottovoce.
Lui venne verso di me e mi abbracciò.
Marcel cercò di bloccarlo ma fu inutile.
"Kol potrei..."
"Non mi importa!" disse lui stringendomi.
Io sentivo la fame, il suo odore, il suo cuore battere, il suo sangue scorrere nelle vene.
"Non potrò più aiutarti" dissi io cercando di controllarmi.
"No, non è così!" disse una voce femminile.
"Chi sei?" domandò Elijah.
"Sono io" disse lei entrando.
"Bonnie Bennett" rispose Rebekah iniziando a fissarla.
Era proprio lei.
"Bonnie cosa ci fai qui?" domandai io con espressione sorpresa.
"Oh amica mia!" urlò lei venendo di corsa verso di me e abbracciandomi.
"Bonnie ascolta stammi lontana!" le urlai cercando di allontanarla.
"No.
Non ho paura di te, so che non mi faresti mai del male.
Tu puoi controllarlo" disse guardandomi dritto negli occhi.
"Lo sai?" domandai io.
"Sì, lo so e sono qui per questo" disse abbassando lo sguardo.
"Si è solo trasformata, tu perché sei qui?" domandò Kol con aria sospetta.
Bonnie non rispose ma si limitò a guardare Davina.
"Quando una strega muore la sua anima va nell'altra parte, nel limbo.
La tua anima anima è lì, Alice.
Quindi non capisco perché sia qui" aggiunse poi Davina guardandomi.
"Per passare all'altra parte deve superare un sigillo che divide i due mondi" spiegò Bonnie. ritornando a guardarmi.
"Si" confermò Davina,
"L'ancora che unisce questo mondo a quello" concluse.
Io vidi gli occhi di Bonnie riempirsi di lacrime e contro la mia volontà capii.
"Bonnie..." dissi sperando che mi dicesse di no..
Lei invece fece cenno di sì con la testa.
Gli altri sembravano sbalorditi, nessuno di loro aveva capito cosa intendesse.
Nessuno oltre Hayley.
"È lei l'ancora, Bonnie è il sigillo dei vivi e dei morti" disse guardandola.
In quel momento se probabilmente fossi stata ancora umana il mio cuore avrebbe retto quel dolore ma ora...ora era insopportabile.
Scoppiai in lacrime.
Sentivo la tristezza, la rabbia, il rancore lacerarmi il cuore.
Elijah venne e mi mise una mano sulla spalla.
"Alice, ascolta è normale.
Devi essere più forte.
Tu puoi gestire tutto questo"
Bonnie che stava cercando di non piangere mi venne vicino e mi prese le mani.
"Alice guardami, guardami" ripeté e io alzai lo sguardo.
"Io...io posso non far passare la tua anima.
Posso far sì che i tuoi poteri rimangano a te" disse lei.
"È impossibile" disse Davina.
"Nulla lo è, c'è solo un prezzo" specificò.
"Bonnie non te lo lascerò fare" urlai io.
"Alice ti prego, tu mi hai ridato i poteri, ora io ti ridarò i tuoi" disse allontanandosi.
"Bonnie no!" urlai ma era già troppo tardi Bonnie aveva chiuso gli occhi.
Cercai più e più volte di avvicinarmi a lei ma era come se qualcosa me lo impedisse.
Dopo poco Bonnie riaprì gli occhi e sorrise.
Io fui percossa da una brivido, sentii i miei poteri tornare in me.
"Bonnie cosa ti hanno fatto?" le urlai.
"Nulla" disse lei asciugandosi le lacrime sorridendo.
Io ero certa che mi stesse mentendo così la raggiunsi e le presi il polso.
Mi resi conto che non sentivo più niente oltre il suo battito, il suo sangue e il suo respiro.
"I tuoi poteri stanno svanendo!" urlai lasciandole il braccio e portando le mani alla testa, afferrai una sedia che era nella sala e la lanciai contro una libreria mandandola in frantumi.
"Aiuta Kol, fai ciò che senti e poi torna a casa.
Io starò bene" disse e prima che potessi urlarle che era stata una grandissima stupidaggine svenni.
Mi aveva fatto un incantesimo per riuscire ad andare via.
Ciò che ancora non sapevo era che quell'incantesimo oltre ad avermi fatto addormentare, avrebbe anche fatto dimenticare sia a me che a tutti gli altri in quella sala che lei aveva perso i poteri facendo quindi in modo che non potessimo dirlo a Jeremy o Elena o a chiunque altro.
Nessuno oltre lei avrebbe mai ricordato ciò che era successo e lei non avrebbe raccontato ciò che ora sapeva di me, ciò che ero diventata.

I Want To Be The Last •Where stories live. Discover now