"Un giorno, una settimana, un mese..."

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Dopo essermi preparata decisi di non indossare ancora il vestito e di scendere in salone per vedere chi fosse arrivato.
Appena uscii dalla porta sentii una voce familiare, una voce di una ragazza.
Elena era appena arrivata.
"So che è qui, dov'è?"
"Comprendo che tu voglia vederla ma non mi sembra il modo di..." provò ad interromperla Elijah che l'aveva sentita arrivare.
"Elijah voglio vedere mia sorella.
Subito!"
"Elena perché non cerchi di calmarti?
Non voglio gente che urla a casa mia" si intromise Klaus scendendo dalle scale.
"Senti Klaus..." prima che potesse finire la frase Jeremy entrò nell'atrio.
"Elena vuole dire che dovremmo vederla.
È qui?" disse lui trattenendo nostra sorella.
"Uhh, guarda chi c'è!
Il cacciatore di vampiri!" sussurrò Kol che era appena arrivato con Davina.
Jeremy indietreggiò nel vedere l'altro avvicinarsi velocemente.
Sapeva che Kol più di chiunque altro lo voleva morto.
"Fatti da parte testa calda!" si fece avanti Damon spostando Jeremy e mettendosi dinanzi a lui.
"Andiamo Kol.
Mille anni e ancora non sai che minacciare il fratello della mia ragazza non ti porterà a niente di buono?!"
"Damon Salvatore!" ringhiò Kol nel vederlo fare scudo al ragazzo.
"Cos'è successo?
Ti ricordavo meno...biondo!" ironizzò il maggiore dei Salvatore ridendo.
"Questo è solamente il corpo che ho dovuto occupare dopo che il ragazzo dietro di te mi ha ucciso conficcandomi un paletto di Quercia Bianca nel cuore" rispose riprendendo a camminare verso Jeremy.
Damon fece altrettanto dirigendosi verso Kol,
"Ah sì, brutta brutta storia.
Il ragazzo sa il fatto suo e devo ammetterlo" rispose Damon facendogli l'occhiolino.
Prima che la situazione potesse cambiare Rebekah entrò accompagnata da Marcel.
Al loro fianco c'erano due donne e un uomo.
Nel vedere il viso della donna pensai mi sembrasse familiare.
Ero quasi certa di averla già vista.
Tra le sue braccia stringeva una bambina, una piccola piccola bambina avvolta in una coperta rosa.
"Fate un pre-party e non mi avete nemmeno invitato?!" disse Rebekah dirigendosi verso gli altri fratelli.
Decisi allora di scendere, ero rimasta a guardare per troppo.
"Jeremy, Elena" richiamai la loro attenzione scendendo le scale,
"Eccola" disse Klaus senza nemmeno voltarsi.
"Alice!" disse ad alta voce Jeremy superando Damon e dirigendosi verso di me.
Una volta che mi raggiunse lo abbracciai.
A ruota lo seguì Elena.
Io la guardai non sapendo cosa dirle e questa volta fu lei ad abbracciarmi.
"Perché non torni a casa?" mi chiese Jeremy,
"Jeremy ascolta, io devo restare.
Ho bisogno di fare una..."
"Lo so" disse lui.
"Ci hanno raccontato tutto ma torna a casa.
Ti prego.
Non risolverai nulla se..."
"Jeremy" disse Elena girandosi verso di lui,
"Ha ragione"
"Elena sei per caso impazzita?" le domandò perplesso.
"Credevo che tu fossi venuta qui per riportarla a casa!" aggiunse.
"Sì è così ma lei ha bisogno di fare questa cosa ed io la capisco.
Probabilmente al suo posto avrei fatto lo stesso"
"Non possiamo lasciarla da sola con..."
"Non è sola..." si intromise Klaus,
"...ha me!"
Ci fu un momento di silenzio.
"Oh certo, la cosa ci rasserena molto" scherzò Damon dirigendosi verso di noi.
"Alice so che ci conosciamo da poco ma non ne vale la pena.
Potrebbero volerci giorni, settimane, oppure mesi"
"Lo so Damon ma so che devo farlo.
E so che posso farlo perché loro due staranno bene"
"Alice..."
"Jer prendi questa" gli dissi togliendomi il ciondolo che avevo al collo.
"Questo è il ciondolo che mi hanno dato gli antenantenati" notò lui guardandolo attentamente.
"Sì" confermai io porgendoglielo.
"No Alice, è tuo!" disse tentando di ridarmelo.
"No, voglio che lo tenga tu.
Ti servirà se mi dovesse succedere qualcosa"
"No Alice, non ti succederà nulla quindi tienilo tu"
"Jer se dovesse succedermi qualcosa ti permetterà, vi permetterà di essere al mio fianco"
"Non capisco..." iniziò Elena.
"Vi permetterà di parlare con me.
Che io sia qui o..."
"O dall'altra parte" concluse Stefan entrando.
Io lo guardai,
《Stefan》pensai.
"Come lo sai?" gli chiese Damon,
"Me lo ha detto Bonnie" confessò lui.
"Sì, Stefan ha ragione.
Questo ciondolo vi permette di parlare con chiunque.
Vale per quelli come noi e funziona ovunque lui si trovi, in questo mondo oppure no.
Alaric, la zia Jenna e..."
"Anche con Jenna?" mi chiese Elena,
Sapevo quanto ci tenesse a lei, dopotutto era stata come una madre.
"Sì Elena.
Posso farvi parlare con chiunque sia dall'altra parte"
"Ma Jenna non è lì" ci interruppe Jeremy.
"Lo so ma ciò non vuol dire che io non possa..."
"Nessuna strega è abbastanza potente da fare una cosa del genere"
Davina che fino ad allora era rimasta in silenzio ad assistere così come tutti gli altri si fece avanti.
"Davina!" la richiamò Marcel sgridandola per essersi intromessa.
"No, lascia che risponda io.
Ha ragione, hai pienamente ragione, Davina.
Nessuna strega può.
O almeno nessuna strega che non sia..."
"Una Bennett" concluse Kol.
"Ma tu non sei una Bennett" affermò Rebekah.
"Sì non lo è ma è potente quanto una di loro" rispose Stefan.
"No, è più potente di noi, più potente di me." lo corresse Bonnie che arrivò seguita da Caroline, Tyler e Matt.
"Bonnie"
"Perdonami..."
"Non preoccuparti" le risposi sorridendole.
"Come funziona questo ciondolo?" mi chiese Tyler.
"Ogni volta che qualcuno della mia famiglia lo userà potrà scegliere con chi parlare.
Chiunque esso sia.
Può anche essere usato da qualcuno che non sia della mia famiglia ma devo essere io a volerlo"
"Funziona anche per incontrare chi non è soprannaturale" aggiunse Bonnie.
"Sì" confermai.
"Ma questo non è possibile" controbattè una delle due donne che erano arrivate con Rebekah,
"...non ho mai sentito nulla di simile.
È come avere il potere assoluto"
"Jeremy puoi prestarmi il ciondolo per un secondo?"
"Certo" disse e me lo porse.
Io lo presi e mi avvicinai alla donna che aveva parlato.
"Io sono Alice, tu sei?"
"Camille, io sono Camille"
"Camille ascoltami, voglio che tu chiuda gli occhi e che pensi ad una persona che hai perso.
Una persona molto cara che non è più qui"
Inizialmente la donna non mi diede ascolto poi guardò Davina che le fece cenno di sì con la testa e chiuse gli occhi.
Io le misi il ciondolo e le dissi di concentrarsi.
In un secondo lei sembrò non rendersi più conto di chi le stava attorno.
La sentimmo parlare con qualcuno ma nessuno oltre me e Bonnie vide con chi stesse parlando.
Dopodiché il ciondolo che si era illuminato smise di emanare luce e lei sembrò tornare tra noi.
Con gli occhi sbarrati mi guardò e disse,
"Come hai fatto?"
"Cosa hai visto?" le chiese l'altra donna che mi sembra familiare.
"Mio zio" disse lei.
Dopodiché guardai Tyler e mi resi conto di ricordare chi fosse quella donna.
Era Hayley, la sua amica lupa.
Senza rimandare salutai tutti, ero sempre più convinta di dover restare,
"Elena, Jeremy tornerò" dissi e li abbracciai.
"Jeremy, tienila sempre con te"
"Te lo prometto" mi disse,
"Ti prego non farmi pentire" mi disse Elena.
"Non preoccuparti...
Damon prenditi cura di lei"
"Lo farò" disse abbracciandomi.
"Tyler, Matt..."
"Sei una pazza ma ti vogliamo bene" disse Matt e mi abbracciò.
Tyler invece uscì senza abbracciarmi o dirmi nulla.
"Gli passerà" mi sussurrò Caroline abbracciandomi.
"Lo spero" le risposi.
"Non metterci troppo" mi invintò Bonnie stringendomi,
"Prenditi cura di Jeremy"
"Come se fosse mio fratello!" disse lei.
Insieme si diressero alla porta e rimase solo Stefan.
Era l'unico che non avevo ancora salutato.
Senza dire nulla venne ad abbracciarmi.
"Ciao Alice" mi disse baciandomi sulla guancia e andando via.
"Ciao Stefan" risposi pensando a ciò che mi era stato tolto ancora una volta.
La felicità.
Magari non era ancora il momento.
Li vidi uscire uno dopo l'altro non sapendo quando li avrei rivisti.
"Bene" disse Klaus,
"Dopo questa riunione di famiglia è ora di dare inizio alla festa"
Io che prima avevo deciso di non mettere ancora il vestito tornai di sopra per indossarlo.

I Want To Be The Last •Where stories live. Discover now