22. Camilla

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Avevo promesso di non abbandonarla. Ma l'ho fatto. Ilaria è scomparsa, ed è solo colpa mia.
Cominciamo la ricerca nei pressi della casa-famiglia, facendo vedere a tutti i passanti una foto di Ilaria.
«Mi scusi ha visto questa bambina?», chiedo. E l'unica risposta che ottenevo da almeno un'ora a questa parte è: «No, mi dispiace. Non l'ho mai vista».
«E' colpa mia», mormoro con voce rotta, mentre le lacrime continuano a rigare le mie guance.
Leo si avvicina per stringermi di nuovo, ma io gli volto le spalle prima che possa raggiungermi.
«No è colpa mia. Gli avevo promesso che ti avrei riportato da lei», esclama con un fil di voce.
Mi giro di scatto verso lui. «Sai che ti dico? Hai ragione. E' tutta colpa tua», ringhio con tutta la voce che ho dentro. «E' colpa tua. Se tu non mi avessi spezzato il cuore. Se tu non ti fossi comportato da totale stronzo. Se tu non ti fossi avvicinato così tanto a me. Se...»
Leo sgrana gli occhi, incredulo del fatto che avrei tirato fuori la questione così. «Cami, mi dispiace. Davvero. Non doveva andare così»
«Ah, e come sarebbe dovuta andare? Avresti continuato a tenere i piedi in due scarpe, per quanto tempo ancora? Hai tradito la tua ragazza, della quale io non conoscevo nemmeno l'esistenza, ma sei stato perdonato da lei. Non poteva andarti meglio», sbotto.
«Avrei dovuto parlartene. Te ne avrei parlato dopo la festa di Halloween», confessa.
«E cosa mi avresti detto? "Scusa, ma ti ho preso in giro finora, ho una ragazza"?»
«Non ti ho preso in giro. Io stavo cominciando a prov...»
«Sai che ti dico? Non mi interessa.», lo interrompo bruscamente. «La tua scelta l'hai fatta. Sei rimasto con lei», dico in tono calmo e pacato. Mi stupisco da sola di quanto controllo abbia di me stessa. Il ragazzo che ho avanti a me, non è più il ragazzo che ho conosciuto il primo giorno di Accademia. Lo vedo con occhi diversi, ormai. Mi ha spezzato il cuore. E' vero. Ma la ferita si sta rimarginando, e di certo non grazie a lui. Pensandoci non posso dire che il nostro fosse "amore", ma semplice infatuazione. Giusto? Non credo al colpo di fulmine. Non esiste. 
Ovviamente, quando tutto va di male in peggio, cosa manca per rendere il tutto più tragico? La pioggia, esatto.
Riprendo la mia ricerca matta e disperata, ignorando completamente qualsiasi sguardo da cucciolo bastonato fatto da Leo.
«Ilaria!», grido, cercando di sovrastare il rumore della pioggia.
«Ilaria!», gridiamo all'unisono Leo ed io. Ma di Ilaria non c'è traccia.

Sono seduta al bordo del marciapiede, sotto una pioggia torrenziale, nel panico più totale. Solo ora mi accorgo dell'aria fredda. Mi strofino le braccia per riscaldarmi. Leo si avvicina , mi prende la mano e mi tira su. Si sfila la felpa e me la poggia delicatamente sulle spalle.
«Grazie», mormoro, abbassando il mio sguardo in modo da non incontrare il suo.
«Torniamo a casa.»
«No. Io devo trovarla!», dico singhiozzando.
«Abbiamo cercato ovunque, Cami. Dobbiamo solo aspettare che sia la polizia a cercarla», esclama.
«No, io non mi arrendo», ringhio. E gli restituisco la felpa. «Tu vai pure. Io resto qui».
«Se resti tu, resto anche io. La troveremo. Insieme», mi incoraggia, poggiandomi le mani sulle spalle.
«Tregua?»
«Tregua.»
Non potevamo continuare a litigare in un momento così delicato. C'è qualcosa di più importante a cui pensare. Abbiamo una missione da compire e dobbiamo portarla a termine. Costi quel che costi. Dopo che avremmo trovato Ilaria, avremo tutto il tempo per chiarire le nostre "incomprensioni", Se così possiamo chiamarle.

«Ho un idea. Andiamo a casa mia. Ci asciughiamo, ci cambiamo e poi prendiamo la macchina. E' il metodo più veloce per spostarsi e ...»
«Ok!», lo interrompo. Per quanto odio dargli ragione, forse questa era la soluzione migliore che potessimo trovare in questo momento.

Siamo completamente fradici avanti alla porta di casa sua. Leo apre la porta e si sposta di lato aspettando che io entra. Esito per un attimo. Improvvisamente non mi sembra più una grande idea. E' una scena già vista. 
«Non entri?», chiede.
Annuisco e faccio un passo avanti, ma una voce alle mie spalle mi blocca.
«Cosa ci fa lei qui?»
«Vicky, è urgente. Ti spiegherò più tardi»,mormora Leo.

Il Filo Rosso Che Ci Unisce Where stories live. Discover now