46. Camilla

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Tre mesi dopo.
Finalmente oggi Leo torna a casa. Purtroppo non si tratterrà molto. Verrà qui solo per le vacanze di Pasqua. Una settimana e tornerà a Londra per altri tre mesi.
Questa quasi "relazione " a distanza sembri funzionare. Certo, non ho per niente preso bene il fatto che lui dorma, anzi conviva, a casa della sua ex, ma se questa è l'unica soluzione possibile non posso farci niente.
Per quanto riguarda Simone invece, dopo un mese di "silenzio stampa", finalmente ha ripreso a rivolgermi la parola. Non ha preso molto bene il mio ritorno di fiamma con Leo. Come dargli torto. Simone era e forse lo è ancora innamorato perso di me ed è proprio questo il motivo per cui non ha lottato molto per avermi di nuovi con se. Quando si ama una persona si fa di tutto per renderla felice, anche se questo comporta soffrire come un cane.
Per fortuna in questo periodo Lily gli è stato molto vicino, infatti sembra essere nata una grande amicizia. Di questo sono molto contenta ovviamente.
Parlando invece di Lily, non ha fatto molti progressi. Ama follemente Filippo. Lui ama follemente lei. Ma non possono stare insieme. Questa storia mi sembra già di averla letta da qualche parte.
Se in Romeo e Giulietta, a causa di una faida tra le famiglie, i due non riescono ad essere felici stando insieme, qui invece la "causa" per cui Filippo e Lily non possono stare insieme è un piccolo bambino che ha bisogno del proprio padre. Filippo, come Leo, sa cosa significa crescere senza genitori e non ha intenzione di trascurare suo figlio come i sui genitori hanno fatto con lui.
Sono ben tre mesi che non si vedono e non si sentono. Gioia, la moglie di Filippo, l'ha perdonato ed è tornato a casa con Matteo.
Stasera sarò infatti ospite a casa loro. Filippo andrà a prendere Leo all'aeroporto, mentre io e Gioia ci occuperemo della cucina.
Leo ancora non sa che sarò presente a questa cena, sarà una bella sorpresa. Infatti avevamo concordato di vederci il giorno seguente al suo arrivo. Chissà che faccia farà quando mi vedrà qui.
«Terra chiama Cami! A che punto sei con le tartine?» chiede Gioia frenando i miei pensieri.
«Mi mancano le ultime sei e ho finito.»
Tra le dure "leggi" che vengono sancite tra migliori amiche, c'è una piccola clausola tra queste la quale sottolinea che quando terzi infastidiscono, anche solo attraverso la presenza fisica, una delle due amiche, di conseguenza entrambe proveranno "odio" per taluna persona.
Ecco, la cosa qui si fa complicata.
Gioia è davvero una persona fantastica: altruista, dolce,simpatica... è perfetta. Non riesco a vederla come un nemico, figuriamoci odiarla. Al contempo però mi sento in colpa nel non provare sentimenti avversi verso di lei, in quanto mi sembra di far un grosso torto alla mia migliore amica.
Lily in realtà non odia Gioia, non la conosce nemmeno. Odia il fatto che ci sia un'altra accanto a Filippo.
«Mi raccomando. Non appena Leo e Filippo busseranno a questa porta, corri a nasconderti dietro al divano.»
«Gioia. Ho paura.»
«Di cosa?», chiede perplessa.
«Ho paura che le cose non funzionino. Ho paura che ci siano altre sorprese. Ho... Semplicemente paura», ammetto rabbuiandomi.
Gioia si avvicina e poggia le mani sulle mie spalle. Mi guarda fissa negli occhi ed esclama: «è normale avere paura. Guarda me e Filippo. So che non mi ama. So che è innamorato della tua amica. So che sta qui con me solo per il bene di Matteo. Quando ci siamo sposati avevo paura anche io. Avevo paura che il nostro amore non durasse. Infatti è stato così. Non voglio scoraggiarti, ma le cose accadono se devono accadere e noi non possiamo fare niente per impedirle. Non possiamo vivere pensando a domani cosa accadrà. Dobbiamo vivere l'attimo. Non sarò qui a dirti che andrà tutto per il meglio, non sono un'indovina e non voglio mentirti. Voglio solo dirti che devi goderti l'attimo e basta. Carpe diem.»
Ecco, è impossibile odiarla.
Comunque ha ragione. Non posso vivere pensando a cosa accadrà domani. Devo godermi ogni attimo del mio presente.
«Grazie, Gioia», le dico con un sorriso.

L'attesa è lunga e l'ansia aumenta. Sono così ansiosa che sono giorni ormai che ho una nausea atroce.
Lo stomaco mi gira e con essa la testa. Ho il formicolio per tutto il corpo e i brividi di freddo.
«Stai bene? Sei un po' pallida» afferma Gioia preoccupata.
«Non credo», affermo correndo in bagno.
Gioia mi segue e mi trova per terra con la testa chinata nel water. Subito si china a raccogliermi i capelli e a mantenermi la fronte.
«Credo che tu abbia preso una brutta influenza.»
«No, credo sia solo ansia.»
Cerco di rimettermi in piedi mentre Gioia cerca di aiutarmi.
Ritorniamo in cucina e attendiamo l'arrivo di Filippo con Leo.
Il suono del cellulare di Gioia ci fa sobbalzare. Si affretta ad afferrare il telefono e risponde: «pronto?»
Improvvisamente vedo il viso di lei sbiancare e lanciarmi uno sguardo di terrore.
«Arriviamo subito!»
Riaggancia. Il suo sguardo è perso nel vuoto. Si alza di scatto e va a prendere Matteo.
«Gioia? Cosa succede?»
Ma non ottengo nessuna risposta. Riprovo più volte ad attirare le sua attenzione ma è tutto inutile.
Mi avvicino a lei e la fermo per un braccio.
«Gioia, cosa diavolo sta succedendo?», chiedo preoccupata.
«Dobbiamo correre subito in ospedale... Leo, Filippo ... loro hanno... incidente», cerca di spiegarmi balbettando.
Ho già vissuto questa scena.
Mi si bloccano le gambe e sgrano gli occhi mentre la paura comincia ad impossessarsi di me.
«Gioia, dove sono ora?» le chiedo con un filo di voce mentre le parole mi muoiono in gola.
«Sono in ospedale. Uno di loro è grave. Non mi hanno detto chi.»
I suoi occhi si riempiono di lacrime. Corro ad abbracciarla cercando di farci forza l'un l'altra.

Portiamo Matteo dalla madre di Gioia e corriamo immediatamente in ospedale.
«Mio marito è qui! C'è stato un incidente e...», tenta di spiegare tra un singhiozzo e l'altro all'infermiere.
«Signora erano in due in macchina. Uno di loro non ce l'ha fatta. Ci dispiace.»
Cosa significa? Ditemi che è solo un brutto sogno. Non può essere vero. Uno di loro non ce l'ha fatta. Chi? No ti prego. Ditemi che si sbagliano.
«Cosa?!» gridiamo all'unisono.
Una sedia a rotelle contemporaneamente si avvicina a noi. Quando realizzo chi sia, le gambe cedono, la vista mi si annebbia e perdo l'equilibrio cadendo in terra.

Il Filo Rosso Che Ci Unisce Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang