3. Brutta giornata? - Brutta vita.

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Sposto la leggera coperta che ho addosso e scendo dal letto. Butto tutti i cuscini a terra e sistemo il letto, dopodiché li rimetto al loro posto, dal più grande al più piccolo.
Sì, ho almeno cinque cuscini.
Apro la porta del bagno e con il sonno ancora addosso, mi fermo davanti allo specchio. I capelli scompigliati, la treccia ormai disordinata e le occhiaie mi danno l'aria da zombie. Mi lavo la faccia con l'acqua fredda e poi mi lavo i denti.

Oggi mi sento più stonata che mai, si vede che ho dormito male.
Sciolgo i capelli e li sistemo con le dita, poi prendo il pettine e li pettino delicatamente. I capelli mi arrivano quasi al sedere e penso sia giunta l'ora di spuntarli almeno di due centimetri.
Esco dal bagno e vado dritta verso il mio armadio. Prendo una canottiera comoda e un paio di pantaloncini corti larghi.

Prendo anche l'intimo pulito e vado nuovamente in bagno a finire di prepararmi.
Lego infine i capelli in una coda alta e indosso le mie amate Nike.
In casa regna il silenzio, perciò mi dirigo verso la cucina per fare colazione.

Tiro fuori dal frigo lo yogurt, poi prendo i cornflakes e i müsli e li metto sul ripiano della cucina.
Prendo una piccola ciotola e verso lo yogurt, aggiungendo anche i cereali. Prendo le fette biscottate e ci spalmo la marmellata ai frutti di bosco. Le metto su un piatto e poi sposto tutto sulla penisola della cucina. Infine prendo anche un bicchiere di succo d'arancia e, prima di consumare la mia colazione, esco dalla cucina e vado verso la porta d'ingresso, la apro e mi abbasso per prendere il giornale. Chiudo la porta e ritorno dove ero prima, sedendomi sullo sgabello.

Mentre consumo la colazione, leggo il giornale. Ormai è diventato un rito.

" I King raggiungono sempre di più la vetta. Il figlio di John King, Bryan, è stato avvistato più volte presso la sede di King Industry. Sarà che il figlio abbia deciso finalmente di aiutare il padre con gli affari?"

Leggo questo pezzo non appena giro pagina e mi affretto a finire la mia colazione abbondante.
Mi sento carica al massimo e, mentre finisco di bere il mio succo, guardo l'immagine dell'uomo che ha ucciso mio padre.

Appallotolo il giornale e lo lancio dentro il cestino della spazzatura.
Mi alzo e prendo il mio iPod e le cuffiette, dopodiché esco fuori, chiudendo la porta silenziosamente.
Mi allontano dalla casa a passo lento e proseguo lungo il marciapiede. Infilo le cuffiette nelle orecchie e l'iPod nella tasca dei pantaloni.

Vado dall'altra parte della strada e inizio a correre lentamente. Quando corro tutti i brutti pensieri spariscono dalla mente, finché non mi sento leggera come una piuma. Aumento la velocità ed è come se la mia anima stesse volando sull'asfalto.
Raggiungo il parco, non troppo lontano da casa, e continuo la mia corsetta.

Dopo un po' mi fermo per riprendere fiato e noto alla mia destra, fra gli alberi, un ragazzo senza maglietta che sta facendo stretching.
Un grande teschio gli copre la schiena e noto come l'inchiostro sale fino al collo, e anche sulle braccia.
Decido di continuare a camminare, prendendo la strada verso casa.

Quando arrivo, sento delle voci in cucina, e deduco che i miei amici stiano facendo colazione.
Mi fiondo nella mia stanza e mi spoglio, mettendo i vestiti nel cesto dei panni sporchi, e mi faccio velocemente una doccia.
Dopo aver finito, mi vesto e mi asciugo i capelli.
Mi sento così stanca mentalmente. Vorrei poter dimenticare tutto e iniziare da zero.

Mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi. Ho davvero bisogno di dormire di più, anziché continuare a fare le ore piccole.

Arrivo a casa e sbatto violentemente la porta. Mia madre si precipita subito verso la porta, con il grembiule addosso, e mi guarda quasi con timore.

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