35. Come si fa a salvare un angelo caduto?

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Miley Cyrus - Malibu

Bryan

Sono sveglio, ma non ho voglia di aprire gli occhi.
Ho ancora sonno, e non so esattamente il motivo per il quale mi sono svegliato.
Forse è il peso che sento sul mio petto?
O i capelli che mi solleticano il viso?
Apro gli occhi e mi porto subito la mano sul viso. Odio la luce del mattino.
Mi stropiccio gli occhi e il corpo caldo accanto al mio mi ricorda ciò che è successo ieri notte.
La prima volta che mi sveglio accanto ad una ragazza nel mio appartamento; nel mio letto.
Odio scopare nel mio appartamento. Solitamente non porto nessuna, ma con lei sento che è diverso.

La mitica Jocelyn Brooks, che scappa sempre, è ancora nel mio letto, e sta dormendo.
Non so se essere sorpreso perché non è scappata via durante la notte, o essere felice perché lei sia ancora qui.
Le sposto piano la testa sul cuscino e lei fa una smorfia, arricciando il naso, ma continua a dormire.
È a pancia in giù, i capelli sono sparsi sul cuscino, mentre altre ciocche coprono la sua schiena.
Ha i capelli lunghi e morbidi, e io non ho mai amato i capelli di una ragazza.
Ma i suoi non smetterei mai di toccarli.
Ha il busto scoperto, dato che il lenzuolo la ricopre soltanto dal ventre in giù.

Mi sorreggo sull'avambraccio, e la guardo dormire.
Sembra innocua, quasi innocente, un angelo diverso da tutti gli altri.

Quando la guardo negli occhi mi trasmette tanta di quella inquietudine, che mi sembra di averla già vista da qualche parte. Lei non ha bisogno di dimostrare di essere una brava ragazza. Lei è un tipo particolare, è se stessa, e questa cosa mi piace fottutamente tanto.

Piccola Jocelyn, cosa ti è successo di tanto tremendo? Da cosa stai scappando? C'è un cuore che batte dietro a questa corazza spessa che hai addosso?

Le mie dita percorrono lentamente la sua colonna vertebrale, seguendone la curva, e le sposto lentamente le ciocche di capelli di lato.
Vorrei baciare ogni singola parte del suo corpo, vorrei essere l'unico a toccare la sua pelle, vorrei essere l'unico che le provoca piacere.

Voglio sentirla mentre grida il mio nome. Voglio che lei si abbandoni a me, non soltanto con il corpo, ma anche con l'anima.

Mi sporgo verso la sua pelle calda e il mio naso la sfiora.
Le lascio un bacio sulla spalla e la sento mugolare.
Le sposto ancora di più i capelli, ma la mia attenzione viene attirata dalla punta d'inchiostro che fuoriesce da sotto i capelli.

Ha un tatuaggio? Possibile che non l'abbia mai visto?
Sposto tutte le ciocche di capelli, per avere sotto gli occhi tutta la sua schiena scoperta.
Osservo il tatuaggio e con la punta del dito ne traccio il contorno.
Perché mi sembra di averlo già visto?

Assottiglio lo sguardo e mi rendo conto che si tratta dello stesso tatuaggio che quella squilibrata aveva a Las Vegas.
Lo stesso tatuaggio, nello stesso posto.

Non può essere lei. Lei non è capace di fare una cosa del genere.

Deglutisco e ritraggo velocemente la mano. Stringo la mascella e mi alzo di scatto dal letto, indossando i boxer.
Mi passo la mano sul viso e mi avvicino alla finestra.
Guardo fuori, ma poi il mio dannato sguardo continua a cercarla sempre.

È una fottuta calamita e non soltanto per i miei ormoni.

« Ti piace? L'ho fatto qualche anno fa. » dice, tenendo gli occhi chiusi.
Se non fosse per il suo tono deciso, penserei che stesse parlando nel sonno.
Ma no, lei è sveglia. Figuriamoci.

Mi appoggio al davanzale e incrocio le braccia al petto.
La guardo e la vedo girarsi a pancia in su, tirandosi su il lenzuolo per coprirsi.
Sorride e si alza dal letto, con il lenzuolo che le fascia il corpo, per non farsi vedere da me, e questa volta è lei a spostarsi i capelli di lato, e mentre cammina verso il bagno, mi dà la possibilità di ammirarla da dietro.

Distruggi ciò che ti ha distrutto || Bad Girl ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora