34. Questa notte non ti lascio andare via.

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« Che cazzo ti è successo negli ultimi anni? Da quando sei così brava? » Diego si siede sul cofano della mia macchina, e la tentazione di spaccargli la faccia è tanta.
Nessuno deve toccare la mia macchina a parte me, e forse a parte Thomas.
Il mio migliore amico è rimasto appoggiato allo sportello, e guarda verso l'alto, perso nei suoi pensieri.

Starà pensando a che punizione infliggermi.

« Sono stata sempre brava.» ribatto e gli faccio segno di scendere giù.

« Non ti lasci più fregare. Come hai fatto? » aggrotta le sopracciglia e mi piazzo davanti a lui.

« Perché non è la Jocelyn che conosci, ora scendi giù dalla sua fottuta macchina, prima che ti spezzi l'osso del collo. » Diego si gira verso la voce che ha risposto al posto mio, e sorrido. Grazie, Thomas.
Perché deve conoscermi così bene? Sa benissimo che, se dovessi perdere il controllo, molto probabilmente Diego finirebbe sotto le ruote della mia macchina.
Meglio che sia Thomas a minacciarlo, giusto?

« Tu a me? Cos'è, siete tornati a fare squadra? » scende giù dal cofano e con un ghigno impertinente sul viso, si avvicina a Thomas.
Perché deve essere così stupido da provocare le persone?
La catenina che ha attaccato ai jeans sbatte contro la sua coscia ad ogni passo che fa; la lunga maglietta nera,  che non permette di intravedere i suoi muscoli, a differenza di quelli di Thomas, che sono ben messi in evidenza, ricade larga sul suo busto e non ha intenzione di togliersi quel ghigno dal viso.
Il mio migliore amico lo guarda torvo, e un sorriso strafottente si fa spazio sul suo volto.
La sua bellezza efebica è sprecata per una come Kim.
Più cerco di farmela andare bene, più la odio.
Sono sicura che non sia chi dice di essere.
Il giorno in cui la combinerà grossa, mi divertirò a trasformarla nel mio bersaglio preferito.
Se dice di avere un cervello in quella testa, allora dovrebbe fare la brava ragazza.
Mi auguro che non prenda in giro Thomas, ma soprattutto me.
Ho cercato di essere gentile con lei, non sempre, ma ci ho provato.
L'ho lasciata stare, non le ho parlato più, ma sotto la sua finta innocenza sono sicura che si nasconde qualcos'altro.
Non mi fido delle suore come lei.
A chi dovrebbe darla a bere? A questo punto però, mi chiedo quale sia il vero motivo per il quale sta insieme a noi.
Non si stanca di questa vita? È giovane, le ragazze come lei dovrebbero andare alle feste, uscire con le amiche, divertirsi.

Un tonfo contro il cofano della mia macchina mi fa sobbalzare.
Perché quando inizio a pensare non mi fermo più?
Diego ha la faccia appiccicata alla superficie fredda dell'auto, e Thomas è dietro di lui, che lo tiene dalla base del collo.

« Sì, io. E tanto per la cronaca, siamo sempre stati una squadra. Quindi, bada a come parli, Diego, o non ci penserò due volte a spaccarti  la faccia contro il cofano della macchina.» lo avverte e sono dispiaciuta per quello che la mia macchina deve subire.
Mi porto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e con la coda dell'occhio guardo il ragazzo che si avvicina a noi, probabilmente in soccorso al suo amico.

Com'è che io e Thomas siamo sempre così terribili? Menomale che lui doveva fermare me. Ora mi tocca fare la ragazza ragionevole, calma e brava.
Mi tiro indietro, e vado ad appoggiarmi alla macchina di Diego, mentre mi godo la scena.
Aspetta, non dovrei fermarlo?
E quando mai avrò di nuovo la possibilità di vedere Thomas incazzato? Almeno avrò la possibilità di rinfacciarglielo ogni volta che vorrò.

Mi accendo una sigaretta e me la porto alle labbra. Chiudo gli occhi e sorrido.
Perché cercare di sembrare una persona, che in realtà sai anche tu di non essere?
Meglio amare se stessi, pregi e difetti inclusi, anziché cambiare per le persone sbagliate.
Quando ho conosciuto Thomas sembrava un animale in agonia, sempre fuori controllo, sempre strafottente, sempre al limite della pazienza.
Reagiva, era come me.
Odio chi si lascia addomesticare.
Odio che quella gatta morta l'abbia trasformato in un cucciolo indifeso.
L'amico di Diego tira indietro Thomas per le spalle, ed ecco il mio amico che lo stende a terra con un pugno.
Li osservo e faccio un altro tiro.
Diego si rimette in piedi e Thomas resta da solo contro loro due.

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