Distruggi ciò che ti ha distrutto || Bad Girl ||

15. Distruggersi in due sarà più bello

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Non dovrei essere sorpresa per via delle situazioni in cui finisco. Ho fatto credere a Bryan che sarei finita nel suo letto presto e lui ci è pure creduto. Mi è sembrato vulnerabile per un secondo, bramoso di avermi. Odio chi cerca di avere il controllo su di me; odio chi vuole avere il possesso del mio corpo. L'unico che mi ha fatto provare qualcosa è stato Thomas. Con lui la situazione è diversa, molto diversa. Thomas è stato il primo per me, e non soltanto per quanto riguarda il sesso. È stato il primo a vedermi diventare chi sono oggi; è stato il primo a volermi capire; è stato il primo ad aiutarmi e il primo a spronarmi a combattere per ciò che voglio.

Sto guidando e non so neanche dove diavolo sto andando. So solo di aver bisogno di andare lontana da lui.
Non mi importa niente di lui, ma sono sicura che voglia qualcosa da me.

Sono ferma al semaforo e con una mano sorreggo la testa.
Nella macchina accanto a me, c'è una coppia che si sta dando da fare. O almeno lei è quasi sopra di lui a infilargli la lingua in gola.
Un minimo di contegno, cazzo.
Il semaforo diventa verde e parto andando sempre dritto.

Do uno sguardo verso la spiaggia, ma non mi piace. Ci sono persone e non fa per me.
Dove cazzo sto andando?
Il cellulare squilla e sospiro. Vedo che si tratta di Thomas e alzo gli occhi al cielo.

« Ciao Thomas, notizie? » chiedo, con finta gentilezza.

« Iris... C'è un piccolo problemino. » mi informa e decido di accelerare, dato che un fottuto stronzo cerca di sorpassarmi.

« Ti ho detto che odio i problemi! Cosa diavolo c'è ora? » urlo e vedo che la macchina sta ancora cercando di sorpassarmi. Ma che cazzo!

« Ma dove sei? Iris, il quadro. Devi fare in modo di spedirlo al proprietario, altrimenti il soggiorno di Bryan non ha un fottuto senso, e si insospettiranno. » replica, ma non ci faccio caso, perché sto guidando come una pazza, sorpassando le altre macchine. Guardo nello specchietto retrovisore, e vedo l'altra macchina seguirmi.
Ma mica mi sta inseguendo?

« Mmh, sì. Va bene, me la vedo io
» dico, in modo distratto.

« Si può sapere che stai facendo? » chiede irritato.

« Un fottuto stronzo sta cercando di fare il furbo. » lo informo, ridendo.

« Cosa? Chi? Dove sei? » domanda a raffica e alzo gli occhi al cielo, come se potesse vedermi.

« Sto guidando, cazzo! » rido e accelero ancora di più.

« Dio santo, Iris! Non metterti a gareggiare a caso, soltanto perché sicuramente qualche macchina sta cercando di sorpassarti. » mi viene spontaneo storcere il naso dopo aver sentito la sua frase. Decisamente mi conosce troppo bene.
Stringo il volante e decido che sia meglio smetterla di giocare. Non voglio avere problemi con la polizia proprio qua.

Rallento e guido per un altro po', dopodiché decido di accostare.
Mi prendo un secondo per fare mente locale e Thomas è ancora in attesa.

« Mandami l'indirizzo del tizio, farò in modo di farglielo avere sotto il naso. » dico, scocciata.

« No, non vai a casa sua. Allora, ascoltami bene. », inizia e sono tutta orecchie « In questo momento è ad una riunione. I suoi uomini lo stanno aspettando fuori dove c'è la sua macchina, come cani da guardia. La riunione finisce tra un'ora, e i suoi uomini dovranno fare una pausa, soprattutto quando alcuni di loro andranno a scortarlo. Devi essere nei paraggi quando accade, così in quella frazione di tempo, tu devi lasciare il quadro in macchina. » spiega e ascolto attentamente.