47. Ma Jocelyn è lei stessa un segreto

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Bryan

Ho la testa di Jocelyn sul mio petto, le sue gambe tra le mie e soltanto un lenzuolo a coprirci. Quando mi ha invitato in casa, non pensavo che fosse per questo. Insomma, pensavo volesse starmi lontano. E invece, mi ha guardato al solito con i suoi occhi pieni di desiderio, e non sono riuscito a dirle di no.
L'unica cosa che volevo e che voglio ancora, è tenerla tra le mie braccia, perché ho sempre paura che vada via.
Non sono mai stato così legato ad una ragazza. E, posso affermarlo con certezza, Jocelyn mi è entrata dentro.
Ho baciato ogni singolo centimetro di pelle e me l'ha lasciato fare. Ho baciato la sua tristezza e il suo dolore.

È sempre un pezzo di ghiaccio in fiamme, incapace di sciogliersi.

Sono annegato un paio di volte nei suoi occhi, e mi è bastata una sola carezza da parte sua per risollevarmi.

È come se fosse il male e l'antidoto allo stesso tempo. Riesce a perforarmi l'anima soltanto con uno sguardo.
E quell'espressione che ha di solito, nasconde così tanto.
Non penso di aver mai visto una ragazza più bella di lei, e non soltanto per il suo aspetto fisico, ma per tutto.

La sua mente è meravigliosamente stupenda.

Se potessi portarla via, lo farei subito.

Fare l'amore con lei è come rinascere, ogni volta.

Ma sento di non essere abbastanza per lei. Sento che non sono ciò che desidera realmente. È come se questa notte fosse stata il test finale.

All'apparenza sembra soltanto una ragazza normale, ma è come stare con il male accanto.
Dietro a questo faccino d'angelo, si nasconde il peggio. E l'ho visto nei suoi occhi. Ho visto quanto odio prova, e quanto possa essere indifferente a certe situazioni. Nonostante ciò, continua a farmi uscire pazzo, come persona. Perché è intrigante, davvero tanto.

La guardo mentre dorme e non mi sembra vero.
Le sposto delicatamente la testa sul cuscino e la sento mugunare qualcosa.
Sorrido e mi stropiccio gli occhi, sbadigliando silenziosamente.
Mi alzo lentamente dal letto e cerco di sgattaiolare fuori dalla stanza.
Cammino in punta dei piedi lungo il corridoio che porta alla cucina.
Sto morendo di sete e mi brontola lo stomaco.
Scommetto che a loro non dispiacerà, se prenderò qualcosa da mangiare dal loro frigo.

Passo accanto alla stanza di Jocelyn e mi fermo. Non abbiamo dormito qui, bensì nella stanza degli ospiti. Perché mai? Perché non lascia che nessuno entri dentro? Cos'altro nasconde? Pensavo che avessimo finito con i segreti.

Ma Jocelyn è lei stessa un segreto.

Afferro la maniglia, convinto che sia chiusa a chiave, ma non appena si abbassa, la porta si apre.
Deglutisco e la apro lentamente, senza fare rumore.

Sono le tre del mattino e dubito che qualcuno sia sveglio, visto che la casa è immersa in un silenzio inquietante.

Chiudo lentamente la porta e cammino barcollando verso il comodino. Accendo la lampada e osservo meglio la stanza.

La sua stanza è così buia, come la sua anima.

I mobili sono neri, una parte della stanza è quasi spoglia, normale, mentre l'altra parte sembra totalmente diversa. Osservo la parete davanti a me e noto una foto.
Mi avvicino e vedo che si tratta della di mio padre, tenuta ferma da una freccetta, posizionata proprio sulla sua fronte.
Inclino la testa e con le dita sfioro la scritta che c'è sotto la foto.

"Distruggi ciò che ti ha distrutto ".

Vorrei dire di essere in grado di capire il suo odio verso mio padre. In realtà non so neanche se crederle o no. Non ho le prove e si sta comportando come una psicopatica la maggior parte del tempo. So che mio padre non è un bravo uomo, so che si occupa di affari loschi, ma è davvero un assassino? Chi me lo può garantire? Una ragazza che sostiene di averlo visto?

Distruggi ciò che ti ha distrutto || Bad Girl ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora