10. Lo distruggerò, a costo di autodistruggermi

45K 2.6K 292
                                    

Mi siedo sul bordo del letto e resto immobile come una statua, mentre guardo dritto verso la foto del mio nemico.
Ho sbagliato a lasciarmi trascinare in questo casino, senza fermarmi in tempo.

Come diavolo faccio a tenere Jackson e i suoi amici lontani da me?
Una volta finito qui, ho intenzione di andarmene lontano, in un altro stato, o addirittura in un altro continente.
Senza rimpianti, senza sentimenti.
Sono cresciuta come uno spirito libero, e sarà per sempre così.

Mi sento come un uccellino che ha continuamente bisogno di emigrare da un posto all'altro, mai ferma in un unico posto.

Ho intenzione di lasciarmi il passato alle spalle, e, soprattutto, mia madre e la sua nuova famiglia.
Il desiderio di vendicare papà, lentamente prende la traiettoria anche verso mia madre. 

La odio così tanto, non m'importa più niente di lei.
Dovrei essere felice che lei sia incinta, che si sia totalmente dimenticata di me e che si sia risposata con un altro uomo? Dovrei essere felice di sapere che si sia sposata subito dopo la morte di mio padre?
Dovrei essere felice di avere una sorellastra, che sembra la sorella di Paris Hilton?

Tutto ciò non fa altro che aumentare il rancore dentro di me.
Perché non riesco a perdonare, non ne sono capace e non so se lo sarò mai.

Mi alzo dal letto ed esco dalla mia stanza.
Mi avvicino a quella di Adam e busso. Aspetto e busso ancora. Se non apre entro tre secondi, sicuramente butterò giù la porta. Appoggio la fronte contro di essa e aspetto.

Quando Adam la apre, lo vedo con un occhio chiuso e uno aperto, i capelli scompigliati e le mani lungo i fianchi, come se fosse uno zombie.

« Scusa, dormivi? » chiedo, passandogli di lato, entrando dentro la sua stanza.
Mi sorprende il fatto che sia così ordinato, proprio lui. Pensavo che i maschi fossero più disordinati.

« Cos'altro dovrei fare alle tre del mattino? » chiede, stropicciandosi gli occhi.
Vado verso il suo letto e mi ci butto di sopra.

« Acendi il computer, Adam. » gli ordino e sbarra gli occhi, guardandomi come se stesse cercando di capire cosa sta succedendo.
Si siede sulla sedia davanti alla sua scrivania e accende il suo computer.
Mette un gomito sulla scrivania, e si sorregge la testa con una mano.
È decisamente stanco, e ho bisogno di lui più sveglio di così.
Mi alzo dal letto e mi avvicino a lui a passo felpato.

Mi metto dietro di lui e allungo la mano verso il viso, afferrandogli il mento, facendogli piegare la testa all'indietro.
Incontro i suoi occhi, impauriti e sorpresi, e gli sorrido.
Tolgo le mani dal suo viso e mi siedo accanto a lui.

« Ho bisogno che tu sia carico, Adam. Altrimenti ci penserò in un modo diverso a farti svegliare. Decidi tu, non mi piace usare le maniere forti. » faccio spallucce e lui alza gli occhi al cielo.

« Non mi faresti mai del male, Iris. Ti conosco troppo bene. » afferma con un sorriso, e prima che lui possa cantare vittoria, metto la mano sulla sua nuca, facendo una leggera pressione, finché non gli appiccico la faccia alla scrivania.
Premo con forza, stringendogli il collo, e mi abbasso verso di lui.

« Io non direi proprio...» gli sussurro all'orecchio e mollo la presa.
Adam mi guarda sbalordito, e quasi riesco a sentire il suo battito accelerato.
Mi dispiace averlo fatto, ma non può prenderla così alla leggera. Sono stronza a volte, me ne rendo conto. Ma non voglio che lui la prenda alla leggera. Quando ho bisogno di lui, deve aiutarmi, non importa l'orario. Abbiamo fatto un patto tutti e tre, e deve mantenere la promessa.

« Ho afferrato l'idea...» mormora e un lieve sorriso spunta sulle mie labbra.

« Devi entrare nel computer dei King. Precisamente quello che ha John nel suo ufficio. » gli dico, alzandomi dalla sedia, appoggiando i palmi della mano sulla superficie liscia della scrivania.
Adam corruga la fronte, mentre maneggia con il computer, e osservo la sua espressione concentrata e seria.
Cosa farei senza di lui? È l'unica cosa bella della mia vita, anche se non lo dimostro mai. Odio mostrare il mio affetto, proprio perché potrebbero cambiare idea su di me.

Distruggi ciò che ti ha distrutto || Bad Girl ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora