30. Qualcuno qui è di cattivo umore

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« Ciao, bellezza. » Tyson mi stringe e, con un sorriso impertinente sul viso, si avvicina di più.

« Devo per forza mettermi un fottuto cartello sulla schiena con scritto "ODIO ESSERE TOCCATA".» alzo la voce e noto una scintilla di malizia nei suoi occhi.

« Ti ricordi quando Bryan ti ha difeso? » alza le sopracciglia e gli afferro il polso, stringendoglielo.

« Ti serve qualcosa, Tyson? » gli chiedo, lanciandogli sguardi di fuoco.
Lui osserva il suo polso e mi guarda, poi, con un cipiglio.
« Voglio farlo incazzare. Lui ha preso ciò che è mio, io prenderò ciò che è suo. » sogghigna e si lecca le labbra.

« Io non sono sua. Mettitelo bene in testa, perché non ho intenzione di ripeterlo ancora. » con l'altra mano stringe il mio braccio e mi rendo conto di quanto Bryan gli stia sulle scatole.
Insomma, se quel cretino non fosse andato in bagno a scoparsi la fidanzata di Tyson, ora io sarei fuori dai guai, e invece, eccomi qui, come il prossimo obiettivo di Tyson.
Non voglio essere vista come un suo punto debole, perché non lo sono.
Non c'è niente tra me e Bryan, e non voglio esser vista come la povera fanciulla che aspetta di essere salvata.
Devo ammettere, però, che lo sguardo di Tyson sia piuttosto furente. Non lo biasimo, sono compagni pure di squadra, immagino il loro odio reciproco.

Non voglio che gli altri pensino che io sia sua, perché non è così. Io non sono di nessuno, appartengo soltanto a me stessa. Però, lo ammetto, e mi fa schifo. Schifo, perché a volte è bello sapere di appartenere a qualcuno.
Bello, come quando sai che a casa ti aspetta qualcuno.
Bello, come quando sai di non pranzare da solo, ma c'è la tua persona che ti aspetta.
Bello, come quando sai che il lato destro del tuo letto non è libero, ma se ti giri, trovi lui.

Ma io ancora non ho trovato la mia persona, e anche se la trovassi, sicuramente scapperei.

Mi rendo conto di non essere capace ad aprirmi con gli altri. Mi rendo conto di non saper amare, e mi va bene così.
Al momento mi va tutto bene così.

« Io ti direi di stare attenta, sai? Perché non mi sfuggirai così facilmente. » mi lascia il braccio e lo guardo, senza battere ciglio. Mi sta minacciando? Stringo ancora il suo polso e digrigno i denti.

« Oh, sei un angioletto cattivo... Non ti dispiace se non ti riceveranno più in paradiso? » sogghigno e stringo di più, avvicinandomi al suo viso.

« Non me ne fotte niente del paradiso. Ti sembro un angelo? » ci guardiamo negli occhi e lo sento irrigidirsi, mentre la sua mascella si contrae.

« Peggio... Mi sembri un diavoletto che ha voglia di giocare. » sorrido e in un secondo sono dietro di lui, con la mano dietro la schiena, e la bocca al suo orecchio « Decido io quando giocare e con chi giocare. E tu, onestamente, non sei un giocatore resistente, e né tantomeno valido. » gli do una spinta in avanti e poi, teatralmente, mi sposto i capelli sulla spalla. Mi allontano da lui, intenta ad uscire fuori, ma lui mi tira dal braccio, indietro, e mi sbatte contro il muro con violenza, e un grido abbandona la mia bocca. Ed è già la seconda volta che mi fa male.
« Cosa hai detto? » chiede, con tono minaccioso.

« Ho detto, solo perché giochi nella squadra di basket, non significa che tu sia bravo a giocare con me. Scusa, ma ai miei occhi non vali niente. » mi blocca i polsi e sentiamo una voce da squillante farsi più vicina.
« Jocelyn, sei ancora qui? Pensavo fossi andata via. » dice, mentre il suo sguardo indaga su di noi, consapevole della posizione strana in cui ci troviamo. Dietro di lei spunta Brayelle, che appena ci vede, alza un sopracciglio e mette una mano sulla spalla di Camryn.

« Stavo andando via. » dico, dando una spinta a Tyson.
« Ti stava importunando? » domanda una terza voce, e Tyson scoppia a ridere.
« Ma cos'è, il gruppetto delle ragazze cattive? Se volete posso benissimo divertirmi con tutte e quattro. » allude, con un ghigno. Nina mi guarda e poi le faccio segno di andare via.
« Le stavi bloccando i polsi contro il muro, e sono quasi sicura che non te l'abbia chiesto lei di farlo. Quindi, cosa ti manca, Tyson? Sai quante fighe fresche ci sono là fuori? Perché non ti levi? » la schiettezza di Brayelle mi lascia spiazzata, ma allo stesso tempo mi viene da ridere. Davvero sta difendendo me?

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