12. I tuoi baci sono micidiali

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« Che succede? » chiede Bryan accanto a me, e scuoto la testa.
Non ho voglia di parlare con lui.
Mette la macchina in moto e iniziamo ad allontanarci.
Non ne ho idea di dove stiamo andando, non ne ho idea di cosa mi aspetterà.
Voglio soltanto immischiarmi negli affari di suo padre e rovinargli l'esistenza.
Posso benissimo sopportare un viaggio con lui in macchina. Non può essere così terribile.

Bryan non mi ha più rivolto la parola e io è da un'ora che mi muovo su questo fottuto sedile, cercando una posizione comoda.
La verità è che mi sento come se stessi sulle spine.
Mi dà fastidio tutto quanto e ho voglia di dormire, ma non ci riesco.
Le fottute parole di Thomas rimbombano nella mia testa.
Perché mi rinfaccia sempre ciò che sono diventata?
Prima parla con ammirazione, e poi parla come se fossi un mostro.

« Mi vuoi dire cosa c'è? Ti muovi in continuazione, e ancora non riesci a stare ferma. » sbotta Bryan e alzo gli occhi al cielo.
Magari potrei usarlo come sacco di boxe per sfogare la mia rabbia.
Resto in silenzio e inizio a picchiettare il dito sul cruscotto.

« Jocelyn, se non mi dici cos'hai, giuro che fermo la macchina, e ti scopo sui sedili posteriori » ringhia e mi giro di scatto verso di lui.

« Passo. » dico e lo vedo sorridere.

« Beh, almeno ha funzionato. » mi sorride e faccio una smorfia.

« Sono davvero un essere così ripugnante da non fare impazzire i tuoi ormoni? » domanda maliziosamente e lo ignoro.

« Dai, vuoi dire che non ti attiro minimamente? » continua a chiedere.
Mi sta dando sui nervi.
Sono troppo tesa e non riesco a pensare a niente altro se non a vendicarmi e spaccare la faccia a Thomas.

« Chiudi la tua fottuta bocca, non sono dell'umore giusto. » dico a denti stretti e lui sospira profondamente.

« Allora perché hai accettato di venire? Mi hai detto che sei una buona compagna di viaggio...lo vedo » borbotta, infastidito, e tiro un pugno nel cruscotto.
E così la mia pazienza andò a farsi fottere.
All'improvviso la macchina si ferma bruscamente sul ciglio della strada, vicino ad una radura, e lo guardo con sospetto.

Uh, magari vuole uccidermi e nascondere il corpo?

Mi afferra le braccia, e con un movimento poco delicato, mi attira verso di lui.
Vedendo la mia mancata reazione, alza gli occhi al cielo e mi prende dalle cosce, posizionandomi sopra di lui.
Rimango a fissarlo confusa, sbalordinata. Mi guarda con un ghigno e alzo un sopracciglio.
Evidentemente non mi aspettavo una mossa così azzardata da parte sua.
Cerco di scendere e mettermi sul sedile, ma lui mi tiene ferma dai fianchi.

« Guardami, Jo. » sussurra e gli rivolgo un'occhiata sprezzante.

« Cos'hai? Sei piuttosto arrabbiata...E io voglio una compagna di viaggio carica e divertente...» mi stringe i fianchi e mi divincolo.

« La mia simpatia in questo momento ha deciso di abbandonarmi. » ribatto, guardando fuori.
Continuo a divincolarmi, e accidentalmente mi sfrego contro il cavallo dei suoi jeans, che me ne mostra subito la conseguenza.

Dio, un'erezione è l'ultimo dei miei problemi ora.

« Non muoverti, Cristo » ringhia contro il mio viso, e sussulto.
La sua voce roca e sensuale mi fa rabbrividire.

« Cazzo, odiami!» ringhio a bassa voce.

Dio, dimmi che sta cedendo almeno un po'.

Devo soltanto fare finta di niente, cercare di essere più sciolta e farsì che io possa entrargli prima in testa, fottergli la mente, e poi rovinarlo.
Mi distoglie dai miei pensieri, quando sento il suo respiro caldo sul mio collo.

Distruggi ciò che ti ha distrutto || Bad Girl ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora